Un pareggio spettacolare e combattuto, un 2-2 che sa di impresa e di riscatto. La Juve Stabia ferma la capolista Monza allo stadio “Romeo Menti” nella 14 giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026, e l’uomo copertina della serata è senza dubbio Leonardo Candellone, autore della prima rete gialloblù.
Al termine della gara, l’attaccante si è presentato ai microfoni con la grinta e la lucidità di chi sa di aver compiuto una grande prestazione, ma con l’amaro in bocca per alcuni episodi arbitrali contestati.
Il gol, l’episodio del rigore e gli arbitraggi
Il gol è arrivato grazie a un’intuizione e all’abilità di Candellone di sfruttare l’errore dell’estremo difensore ospite. “Complimenti per il gol, conoscevi bene Thiam e hai saputo sfruttare il suo errore,” gli viene detto, ma l’attenzione si sposta subito sul rigore a favore del Monza, un episodio che ha lasciato perplessi molti.
Candellone ha risposto con fermezza, citando il parere di un addetto ai lavori: “L’arbitro su quell’episodio ha detto che il contatto c’è stato, però avevo già tirato. La parte inversa sarebbe stato il rigore, c’è poco da parlare.”
L’attaccante ha espresso il rammarico del gruppo per una serie di decisioni sfavorevoli:
“Gli episodi in questo momento sono sempre un po’ contro di noi, anche a Genova. Dispiace perché si possono indirizzare le partite. Se arrivi in vantaggio cambia la partita, può essere un’altra cosa il secondo tempo. Non ci siamo fatti abbattere da questo episodio, abbiamo fatto una grande partita. Contro la prima non era facile, abbiamo dimostrato che dipende tutto da noi.”
A chi gli chiede quanto sia triste rassegnarsi a questi episodi VAR contrari, Candellone risponde: “È ovvio che sbagliare è umano, però comunque sono stati tanti episodi nelle ultime settimane che ci hanno sempre penalizzato. Noi possiamo solo andare avanti e non piangerci addosso perché magari l’episodio va a sfavore.”
Le analogie con il Sassuolo e la crescita caratteriale
La partita ha richiamato alla mente il 2-2 dello scorso anno contro il Sassuolo, anch’essa squadra destinata a dominare il campionato. “Sì, è stata abbastanza simile” ha confermato Candellone “L’abbiamo giocata a viso aperto, senza aspettare. Avendo un po’ timore della prima in classifica. Ci sono molte analogie rispetto a quella partita. Monza e l’anno scorso il Sassuolo sono due squadre, due organici nettamente più forti per la serie B. Con giocatori che hanno fatto la Serie A e con tanta esperienza.”
Un’altra nota è andata all’ex compagno Dembia, portiere del Monza, con cui Candellone non si è sentito prima della gara: “Non ci siamo sentiti, perché non si sa mai. Sentirsi prima è meglio di no”, ma a cui ha rivolto un sincero augurio: “C’è grande rispetto, gli faccio un grande bocca al lupo per il campionato. Penso che loro come squadra arriveranno a giocarsela fino alla fine.”
La reazione mostrata, recuperando due volte contro la capolista, è un segnale forte:
“Diciamo che dobbiamo avere un gran senso di autostima. Anche se già c’erano segnali a Genova, rimanendo in dieci in un campo difficile. Dal lato caratteriale ci siamo. Questa è la cosa importante. Poi i punti vengono nel cammino e ce li prendiamo.”
Il “Fortino Menti” e la Prossima Sfida
In vista della prossima sfida contro il Bari, Candellone sottolinea l’importanza di mantenere alta la guardia, specialmente tra le mura amiche: “In casa abbiamo più facilità rispetto fuori casa. È anche normale, perché conosciamo il campo, l’ambiente. Dobbiamo costruire tanto dalle prestazioni in casa, perché fare punti in casa, riuscire a essere imbattuti, ci può dare quei punti che poi alla lunga pesano.”
La Juve Stabia di Candellone dimostra carattere, consapevolezza nei propri mezzi e la capacità di non farsi piegare dalle avversità, nemmeno quando gli episodi sembrano voltare le spalle. Se le Vespe manterranno questo atteggiamento, “ci possiamo togliere delle belle soddisfazioni.”





