Adriano Mezavilla, ex centrocampista della Juve Stabia, è stato ospite d’eccezione della trasmissione “Il pungiglione stabiese”, in onda ogni lunedì sui canali social di Vivicentro.it.
Le sue dichiarazioni, raccolte e sintetizzate dalla redazione di Vivicentro.it, hanno offerto uno spaccato emozionante sul suo legame con i colori gialloblù e un’attenta analisi sull’attuale momento della squadra.
Emozioni a distanza: “Pelle d’oca a sentire i cori”
Mezavilla ha raccontato le sensazioni provate seguendo a distanza le gesta della sua ex squadra: “In tre giorni sono morto di infarto perché ero in Brasile lontano (ride), l’ho sentita per radio la partita, mi sono venuti in mente tutti i ricordi di quando ero lì a Castellammare, è stata una esplosione di adrenalina e di emozioni, sentivo in sottofondo i cori dei tifosi e mi è venuta la pelle d’oca.” Un’emozione che lo ha riportato ai tempi del “Menti”: “Con il Verona c’era una marea di gente e non capivo da dove fossero entrati tutti!”
Il cuore come arma vincente
Secondo Mezavilla, l’attuale successo della Juve Stabia risiede nella dedizione e nel “cuore” che i giocatori stanno mettendo in campo: “Penso che la cosa più importante è che stanno mettendo il cuore che fa superare tutti gli ostacoli, stanno prendendo delle soddisfazioni e ci devono credere perché quando giochi così c’è un’altra marcia, io lo so perché lo facevo in campo, quel qualcosa in più è il cuore, nessuno ti può tenere testa.”
L’ex centrocampista ha anche parlato della gestione della tensione pre-partita: “Una volta che fischia l’arbitro la tensione va via, non è una cosa gestibile, ci sarà sempre ansia, è normale, ce l’abbiamo tutti, io ho giocato una Semifinale con il Pisa per andare in A, c’è la tensione fino a che non si fischia l’inizio.” Ha poi elogiato le qualità della rosa: “C’è la qualità dei giocatori, l’entusiasmo, sanno a memoria cosa fare, mettono qualcosina in più anche a livello tecnico, ci sono giocatori anche di prospettiva e sopperiscono alla mancanza di prestanza fisica.”
Un legame indissolubile con la maglia
Mezavilla ha sottolineato il forte legame che lui e altri ex calciatori sentono ancora per la maglia gialloblù: “Io e Giorgio rappresentiamo anche il resto dei calciatori che hanno dato tutto per questa maglia.” Riguardo al confronto con l’attuale centrocampo, ammette: “Ho visto poche volte giocare la Juve Stabia, non so dire bene se assomiglio a Buglio.”
La corsa alla Serie A: “La differenza la farà il campo”
Sulla possibilità di salire in Serie A, Mezavilla è cauto ma fiducioso: “La Juve Stabia ha le stesse possibilità di tutte per salire in A, quindi il 25% di possibilità, la differenza la farà il campo e chi avrà più fame e cuore.” Ha poi evidenziato l’importanza della prossima partita casalinga: “La prima partita a Castellammare è molto importante, è il primo tempo di una finale importante, si direziona molto di questa semifinale, deve metterci il cuore, per tutti: staff e tifosi.”





