La Juve Stabia batte 2-1 il Mantova e conquista tre punti (i primi di questa stagione tra le mura amiche) importantissimi.In conferenza stampa ha parlato l’allenatore delle Vespe Ignazio Abate.Di seguito le sue dichiarazioni raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione:
Aveva avvisato che questa sarebbe stata la partita più difficile e così è stato.Sulle penetrazioni centrali che cosa non ha funzionato?
“Sapevamo che il turno infrasettimanale è sempre difficile per tutti.
Per noi sono tre punti pesanti, la squadra ha approcciato nel modo giusto.Nel secondo tempo sono venute un po’ meno le energie.
Può sembrare facile, abbiamo fatto un primo tempo del genere è merito solo loro grazie alla loro tenacia.Appena cadi un po’ a livello mentale e fisico ci sta che escano fuori gli avversari.Ho visto passi avanti nel secondo tempo: abbiamo difeso con molto più ordine.Avevamo una squadra che fa nel palleggio la sua parte migliore.
Nel nostro lato destro avevamo la voglia di recuperare subito la palla, a sinistra stavamo soffrendo ma aveva già usato due slot.Di penetrazioni centrali ne ho viste poche, abbiamo difeso con ordine e questo è un fattore molto importante se vogliamo continuare a crescere”.
Che gol ha fatto Ruggero, ricordava Pato del Milan?
“Sono contento per i ragazzi.
Questo è un gruppo mentalizzato.Oggi mi sono piaciuti i cambi e come sono entrati.Ho visto sprazzi del vero Maistro, deve continuare a incidere e pretendere in più da sé stesso.Sono 15-20 giorni che lo vedo veramente bene.
Speriamo di recuperare Gabrielloni e Candellone, anche se non pare niente di male”.
Questo ruolo che ha confezionato per Piscopo che cosa le dà in termini tattici?
“Ci permette di poter giocare a 4, difendere a 5.Credo che sia il suo ruolo migliore.
Dentro al campo è molto bravo, ma io la ragiono per quando abbiamo la palla.E’ un ragazzo molto intelligente, quando parte da largo incide molto di più.Ha la grande qualità nell’attaccare la palla da dietro.Poi si può adattarsi in tutti i ruoli, ma penso che quella sia la sua posizione ideale.
La squadra ha fatto bene, noi dobbiamo salire di condizioni.Varnier, Correia e Gabrielloni dopo un po’ iniziano a soffrire e i cambi sono determinanti: Bellich e Pierobon sono entrati benissimo.Ora durante la sosta lavoreremo per entrare in condizione e sulla fase difensiva”.
Come analizza le due occasioni del Mantova arrivare su transizione negativa nel primo tempo?
“Si può sempre far meglio e si deve farlo.Avevo la sensazione che negli ultimi 10 minuti del primo tempo avevamo rallentato a livello mentale.
E’ uno step che dobbiamo fare perché altrimenti mi incazzo.Non dobbiamo essere superficiali, non fa parte del mio essere.
Siamo stati bravissimi a sbloccare la partita, ma potevamo fare ancora meglio.Abbiamo margine di miglioramento nella gestione della palla.Leone credo abbia fatto una grandissima partita, possiamo ricercarlo un po’ di più, ma mi porto dietro la voglia di voler gestire la palla.E’ una squadra che non ha paura e che a volte ha rischiato un poco troppo, ma fa parte del percorso e il nostro è tutto un crescendo.
Penso che questo sia il vestito ideale per le caratteristiche che abbiamo.Abbiamo vari vestiti da poter utilizzare a gara in corsa”.
Su che cosa deve migliorare?
“Non mi piace parlare tanto per parlare.
Dobbiamo analizzare le cose di tempo.Burnete ha ampi margini di miglioramento, nello sfilare un po’ di più.Per quanto riguarda la gestione del secondo tempo il filo tra il gestire la palla e il gestire per fare male è difficile.Bisogna gestire la palla ma sempre con l’idea di fare male e i ragazzi mi hanno sempre dato una buona sensazione.
L’abbiamo preparata bene, sapevamo che volevano morderci e per questo ho scelto di partire con le due punte.Devi andare a cercare la strategia in base alle caratteristiche dell’avversario.Dobbiamo mettere in campo le frecce che abbiamo”.
Questa vittoria casalinga di questa sera può essere associata ad una canzone dei Negrita: Che rumore fa la felicità?
“Non mi sono tolto un peso.Io ho il peso se la mia squadra non si allena bene.
Se facciamo le cose con voglia di migliorarci alla lunga i risultati arrivano.Questa è una categoria dove puoi non fare risultati per 3-4 partite e poi fare 3 vittorie consecutive.
Questa squadra è imbattuta avendo un’anima e un’identità, questo deve essere chiaro.Ora dobbiamo recuperare le energie fisiche e mentali perché sarà un’altra gara.Se abbiamo questo spirito aumentano sicuramente le possibilità”.
Ha visto la spinta forte della città questa sera e spera di riuscire a portare ancora più gente allo stadio?
“Me lo auguro, sogno il Menti della parte finale dello scorso campionato.Quando lo vedevo da casa era veramente emozionante e trascinante.
Abbiamo bisogno di quello.Lo vedete: le partite cambiano da un momento all’altro.
Abbiamo bisogno del nostro pubblico, che ci trascini in ogni momento.Ti porta punti.Ringrazio la curva, ma credo che possiamo avere qualche numero in più”.
Si è dato una risposta del calo mentale del primo tempo?
“Non penso ci sia stato un calo mentale.Sicuramente è venuta a mancare un po’ di energia e il Mantova è venuto fuori col suo palleggio, ma ci siamo difesi con ordine.
Quando continui a difendere basso poi è dura andare dall’altra parte.Per questo bisogna gestire palla e noi lavoriamo per questo.
Quando sei sopra di due-tre gol rallentare è una cosa inconscia.La squadra da quel punto di vista ha difeso con molto ordine”.
Leone e Maistro nella parte finale dello scorso anno sono spariti dai radar, che corde ha toccato su di loro?
“Credo di essere onesto con tutti: con Fabio ci ho parlato due volte e la seconda volta sono andato dritto e gli ho detto la verità.
Penso abbia apprezzato la mia lealtà: sono felice che sia rimasto.Trova giocatori della sua qualità non è facile in questa categoria.Lui deve ambire a fare la differenza, non a vivacchiare.Penso che sarà la continuità a fare la differenza, ma questo me lo aspetto sin dall’allenamento.
Ha tutte le qualità per diventare un leader.Per quel che riguarda Leone o gli altri, io sono così: mi aspetto tanto da tutti perché pretendo tanto da me stesso e dal mio staff.Questa è la strada giusta.Nel calcio cambia tutto molto velocemente e bisogna avere la testa aperta.
Arriveàr il momento di altri calciatori.Li aspettiamo con grande fiducia e andiamo avanti con grande fiducia”.
Il Mantova si salverà e che consiglio può dare e Possanzini?
“Davide lo stimo molto.
Non sono nessuno per dare consigli.E’ una bravissima persona, mi auguro che si riprenderà.Sono talmente giovane che devo imparare ancora tanto.Ora devo recuperare perché dovrò vedere qualche partita della Carrarese e fare una grande gara”.





