S
i è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione degli ultimi due acquisti della Juve Stabia, il centrocampista Alessandro Louati e l’attaccante Edgaras Dubickas. Presenti il Direttore Sportivo Matteo Lovisa e i due giocatori, che hanno risposto alle domande dei giornalisti.
Queste sono state le sue parole:
Sul bilancio del calciomercato e sul prossimo turno con il Cosenza
“Come ho anticipato all’inizio del mercato, il nostro obiettivo era di non indebolire la rosa, a meno di offerte importanti come nel caso di Folino, e di rinforzarla, cercando di inserire giocatori in linea con il nostro credo. Il nostro credo è fatto di giocatori da rilanciare, con parametri fisici e umani che possano dare un contributo alla squadra, non solo nell’immediato ma anche in ottica futura.
In questo senso, abbiamo preso Alessandro Louati dalla Pro Vercelli con un prestito con diritto di riscatto a nostro favore, quindi diventerà un giocatore della Juve Stabia per i prossimi due anni e mezzo. Abbiamo preso anche Dubickas, un giocatore che ho avuto con me qualche anno fa, in prestito in questi mesi con diritto di riscatto a fine anno sempre a favore della Juve Stabia.
Abbiamo cercato di fare il massimo, ma non sono io a dover dire se abbiamo fatto un buon lavoro, lo dirà il campo. Domenica abbiamo la gara più importante dell’anno, una gara fondamentale per il nostro campionato, contro una squadra che ha grandi valori ed è allenata bene. Mi aspetto una grande prova da parte di tutti.
Da quando sono a Castellammare non ho mai chiesto niente alla tifoseria, ma questa volta faccio un appello perché per noi domenica è una gara veramente vitale, uno spartiacque importante per il nostro campionato.
C’è stata una fase iniziale del mercato in cui abbiamo cercato di tamponare la partenza di Folino, poi una pausa centrale, soprattutto per non sbagliare le due pedine che poi ci sarebbero servite, perché Marco e Zuccon forse avevano voglia di trovare spazio e giocare di più.”
La trattativa più complessa del mercato di gennaio?
È risaputo che nel mercato di gennaio tutti i club cercano di rinforzare il reparto offensivo, e per noi non è stato facile. La difficoltà maggiore è stata trovare un attaccante che rispondesse ai nostri parametri economici e tecnici. Ci siamo riusciti solo all’ultimo giorno di mercato, e per questo voglio ringraziare il Pisa e la Feralpi Salò per la loro disponibilità. Non è facile privarsi di un giocatore che ha sempre giocato titolare nella prima parte della stagione.
Per quanto riguarda Alessandro Louati, lo seguivo da diversi anni e sono riuscito a portarlo a Castellammare solo all’ultimo momento. L’anno scorso avevo dovuto fare scelte diverse a causa di alcuni suoi problemi fisici. Avevo in piedi un’altra operazione, ma poi è sfumata. Tuttavia, un direttore sportivo deve sempre avere un piano A, un piano B e un piano C. Infatti, parlavo con il suo agente da diversi mesi e, appena si è presentata l’occasione, ho cercato di sfruttarla.
Ringrazio il Presidente per avermi dato il via libera sia all’operazione economica che tecnica, fidandosi del mio giudizio. Spero che il giocatore si riveli un buon investimento. Ha caratteristiche diverse dagli altri centrocampisti in rosa: è alto 1,90 m, ha dinamismo e penso che possa essere un punto di partenza importante per il nostro futuro.
Sabato, quando abbiamo visto la lista dei convocati, c’erano 27 calciatori. Questo dimostra la grande concorrenza nel gruppo. Ovviamente, il mister deve fare le sue scelte, e questo è uno degli argomenti che affronta con i ragazzi, inclusi quelli che magari non vengono convocati per la partita a Castellammare?
Penso che il campionato richieda grande competizione durante tutta la settimana. Facciamo un esempio: domenica abbiamo due squalificati, Floriani Mussolini e Pierobon, e Bellich è uscito un po’ malconcio. Quindi, avere una rosa ampia e competitiva è fondamentale.
Ogni gara, ogni minuto di questo campionato è cruciale per noi. Di conseguenza, è inevitabile che ogni giocatore a disposizione debba avere la mentalità di chi ha giocato domenica, sia da titolare che dalla panchina. Perché sia chi era in panchina che in tribuna ha la stessa importanza. Sappiamo che questo è un campionato che offre opportunità a tutti. La cosa più importante è la Juve Stabia, non è il direttore, l’allenatore o i giocatori. Questo è il principio fondamentale. Ripeto, per noi domenica è una gara veramente, secondo me, la più importante dell’anno. Non lo dico per piangere o altro, perché lo penso veramente: è uno spartiacque importante per il nostro campionato.”
Parlando sempre delle trattative, Peda è arrivato solo in prestito, è un’operazione che normalmente non fa, ci aggiunge sempre un riscatto o anche un controriscatto, è una scelta del Palermo o della Juve stabia?
Sì, nel momento in cui abbiamo venduto Folino alla Cremonese c’era un’esigenza anche tecnica e di immediatezza di portare un giocatore subito. Era da diverse settimane che parlavo con Peda, il Palermo non ha mai dato apertura sul diritto di riscatto, per cui nell’immediato abbiamo scelto di fare questo tipo di opzione, nel senso di tamponare l’uscita. Peda è un giocatore funzionale a quello che vogliamo fare, anche lui si metterà a disposizione dell’allenatore, sono sicuro che ci darà una grande mano, come del resto fatto anche da Quaranta, e per gli altri giocatori che abbiamo preso, sono ragazzi per bene, quindi sicuramente faranno del loro meglio.
Sembra che questo mercato, come altri, sia stato concepito non solo per il presente, ma anche con una visione a lungo termine. Alcune operazioni sono state effettuate in prospettiva futura, consapevoli che sarà difficile trattenere i talenti più promettenti alla fine dell’anno?
La gestione deve necessariamente bilanciare le esigenze immediate con una pianificazione a lungo termine. È fondamentale essere orientati verso risultati immediati, perché nel calcio tutto cambia rapidamente e ogni settimana siamo giudicati. Tuttavia, è altrettanto importante costruire una squadra con una visione del futuro.
Il presidente ha dimostrato di credere in questo tipo di operazioni, come dimostrano le due operazioni concluse negli ultimi giorni di mercato.
Per quanto riguarda il mercato, abbiamo lavorato per rinforzare la difesa, come si è visto anche nella partita con il Bari. La prestazione di Quaranta è stata sicuramente positiva, considerando che era la sua prima partita con la Juve Stabia. Abbiamo agito meno sul centrocampo, dove forse sono state fatte delle scelte in uscita. Questo comporta una maggiore responsabilità per Alessandro, che ora avrà più opportunità di mettersi in mostra. Questa campagna acquisti non significa aver creduto molto nei giovani?
Assolutamente sì. Anche a livello numerico la scelta è stata fatta in questa direzione. Come sapete, il nostro modulo di partenza a luglio prevedeva la difesa a 4 più 3 centrocampisti. Giocando ora con 3 difensori e spesso con 2 centrocampisti e mezzo, le scelte sono cambiate.
Tuttavia, c’è un dialogo quotidiano con il mister, quindi non c’è nessun tipo di problema. L’unica cosa che gli ho garantito è di sbagliare il meno possibile nella scelta dei ragazzi, perché chiunque entra in questo spogliatoio deve avere rispetto di chi è andato via, di chi c’è e di tutta la città di Castellammare, che penso si identifichi un po’ nel modo di ragionare dell’allenatore e della squadra.
Questo è fondamentale. Domenica ho visto gente, anche mandata in tribuna, che ha giocato o meno, sempre a disposizione. Li ringrazio perché non è scontato avere questo tipo di atteggiamento e sono sicuro che continueranno così nelle prossime settimane e mesi.