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atteo Lovisa, direttore sportivo della Juve Stabia, è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show” che va in onda ogni giovedì sera alle 20:30 sui canali social di ViViCentro Network ma che questa settimana è andata in onda eccezionalmente di mercoledì.Le dichiarazioni di Lovisa, sull’attuale momento della Juve Stabia, sono state raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione:
La partita con il Brescia e il campionato fin qui disputato
“Come l’anno scorso, penso che un quadro completo della situazione lo avremo a fine giornata.
In questo caso, con la prima di ritorno, perché prima di gennaio si chiude la ventesima giornata.Abbiamo giocato in casa col Frosinone e poi col Brescia, una gara non facile, in Serie B.
Siamo rimasti in dieci subito, ma penso che la squadra abbia fatto la solita partita.Sapevamo che gli episodi a volte fanno la differenza e possono farti vincere o perdere una partita.
Un errore individuale o un’azione avversaria possono ribaltare l’esito.Quindi, sappiamo che anche a Cittadella, dove ci aspetta una partita fondamentale, i punti faranno la differenza. “
Si aspettava la promozione lo scorso campionato?
“Penso che la squadra stia facendo un ottimo lavoro, sinceramente.
Negli ultimi campionati ho avuto la fortuna di condividere questo percorso e ho visto i progressi.Quando siamo arrivati, la squadra era piuttosto datata e c’era bisogno di un rinnovamento.
Abbiamo cercato di cambiare mentalità, portando giovani con progetti pluriennali.In Serie C è più facile farlo, i costi sono più contenuti.
In Serie B, invece, bisogna investire di più sui cartellini. È un percorso più lungo, ma mi sento sempre più parte di questo progetto.
Dopo tre sessioni di mercato, la squadra sta prendendo forma.Speriamo di fare un buon campionato e di vedere la Juve Stabia sempre più competitiva.
Gennaio sarà fondamentale, come lo è stato l’anno scorso con gli arrivi di Pierobon, Mosti e Adorante.
Quest’anno l’obiettivo è la salvezza, ma vogliamo costruire una squadra solida.Mi piace l’approccio della società: non ci lasciamo influenzare eccessivamente dai risultati.
Sappiamo che possiamo vincere e perdere con chiunque, ma l’importante è reagire subito e concentrarsi sulla partita successiva.Questo è fondamentale per crescere.
Parlando dei giovani, come Fortini, vedo un grande potenziale.
Sta lavorando sodo sia a livello mentale che tecnico. È importante investire sui giovani e aiutarli a crescere.”
E’ vero che il mercato non si ferma mai.Un direttore sportivo è sempre al lavoro, anche nei mesi che precedono le sessioni ufficiali?
“A gennaio, l’attività si intensifica, anche se spesso si parla di scambi alla pari o di rinforzi mirati.
Nel nostro caso, l’obiettivo è quello di migliorare la rosa della Juve Stabia, senza stravolgerla.Abbiamo già una rosa ampia e alcuni giovani potrebbero chiedere di giocare con più continuità.
A gennaio cercheremo di intervenire sul mercato per rafforzare la squadra sotto l’aspetto tecnico e fisico, ma senza stravolgere gli equilibri.Vogliamo portare a Castellammare giocatori che abbiano un grande potenziale e che siano motivati a mettersi in gioco.
Cerchiamo profili che possano dare un contributo importante sia dal punto di vista tecnico che emotivo.La nostra piazza richiede giocatori che sentano la maglia e che siano disposti a dare il massimo per i nostri colori.
Non vogliamo giocatori che siano qui solo di passaggio, ma che vogliano crescere insieme a noi.”
In maniera ufficiale c’è già una piccola lista da parte Sua?
“Ovviamente non posso rivelare dei nomi, ma posso dirvi che stiamo già valutando alcune opzioni in vista del mercato di gennaio.Abbiamo una lista di potenziali acquisti, nel caso si presentassero delle opportunità. È un po’ come preparare la lista dei desideri a Natale, solo che in questo caso si parla di giocatori!
Scherzi a parte, è importante essere pronti a cogliere al volo le occasioni, senza però sforare il budget.Stiamo cercando giocatori che possano dare un contributo importante alla squadra e che si integrino nel nostro progetto. È un lavoro che richiede tempo e passione.
So bene che i tifosi sono sempre curiosi e vogliono sapere chi arriverà, ma dobbiamo essere pazienti e valutare attentamente ogni situazione.In fondo, i risultati sono quelli che contano.
Possiamo vincere e perdere, ma l’importante è dare sempre il massimo.Non mi faccio condizionare dalle pressioni esterne e continuo a lavorare con serenità, cercando di migliorare sempre di più.”
È evidente che c’è un grande affiatamento tra i giocatori.
I nuovi acquisti si sono inseriti benissimo nel gruppo.Lei ha sempre detto di dare molta importanza all’aspetto umano di un calciatore.
Ma come fa a capire se un giocatore ha le caratteristiche giuste per integrarsi in una squadra?Certamente, le qualità tecniche sono importanti, ma lei riesce a valutare anche l’aspetto psicologico e relazionale dei giocatori. È un lavoro complesso, ma i risultati si vedono.
“Mi fa piacere che si noti questo aspetto.
Non si tratta solo di un lavoro tecnico, di raccogliere dati e informazioni sui giocatori.Cerco di capire come una persona si comporta anche fuori dal campo, soprattutto nei momenti difficili.
Un giocatore può essere bravo tecnicamente, ma se ha un atteggiamento negativo nello spogliatoio diventa un problema.Per questo motivo, prendere decisioni coraggiose fa parte del mio lavoro. È più facile fare la squadra a parole che sul campo.
Io cerco di valutare i giocatori in base alle loro caratteristiche umane e tecniche, senza fare distinzioni di età.Ovviamente, posso sbagliare, ma cerco sempre di prendere decisioni ponderate, considerando diversi fattori. È come preparare una partita: ci sono tanti aspetti da valutare e bisogna cercare di prendere le decisioni migliori per la squadra.”
Ci sono calciatori della Juve Stabia su cui qualcuno ha messo gli occhi addosso?
“Sicuramente abbiamo calciatori giovani che stanno giocando bene per cui tanti operatori di mercato e società hanno notato.
Non smantelleremo la squadra perché ci serve mantenere l’equilibrio creato.A gennaio è diverso rispetto all’estate dove hai tempo per amalgamare i nuovi arrivati.
Vediamo Maistro ad esempio che ha dovuto impiegare del tempo per entrare negli schemi del mister.”
Vorremmo capire meglio le Sue strategie per il mercato di gennaio.Quali sono le principali aree su cui intendete intervenire?
Difesa, centrocampo, attacco?
“Un dato che emerso in queste prime giornate che facciamo difficoltà a realizzare gol.Il Mister sta lavorando su questo aspetto e ci stiamo confrontando.
L’attacco sarà il settore dove se riusciamo faremo qualcosa sicuramente.Le altre operazioni sono dettate dalla volontà di qualche calciatore di trovare maggiore spazio, dalle occasioni del mercato, insomma sono tanti i fattori da prendere in considerazione.
Tutto nel rispetto della rosa attuale che ha dato e sta dando ancora tanto. È chiaro che il mercato invernale è fatto di opportunità.”
Quale è stata la differenza più significativa che ha riscontrato nel passare dalla Serie C alla Serie B?A livello di rapporti, di aspettative, di complessità delle trattative?
“Il mercato di serie C è diverso per budget, operatori di mercato attivi, presidenti e società in generale.
In serie B si apre un mondo diverso, sono importanti i rapporti che si vengono a creare.Più campionati di alto livello fai, più acquisisci punti e credito.
Anche la storia della società aiuta: se sei un direttore di una società che ha fatto campionati di medio bassa classifica può anche accadere che non ti rispondo neanche al telefono.”
Ci sono calciatori che non ha preso e che poi si è rivelato un errore
“Di calciatori ce ne sono, non mi viene in mente un nome preciso.Sono tutte situazioni dettate dal momento, ad esempio Fortini è venuto quest’anno magari se lo avessi cercato l’anno successivo non avrebbe accettato l’offerta.
Un rammarico potrebbe essere di non aver preso prima Folorunsho per portarlo a Pordenone.Gli errori li commetto anch’io è il destino di tutti noi.”
Vorremmo tornare all’acquisto di Adorante dello scorso gennaio.
Come è nata questa trattativa? È stata pianificata già in estate o si è concretizzata solo a gennaio?Quali sono state le sfide maggiori da affrontare per portare a termine questo trasferimento?
“È interessante notare come il momento della stagione influenzi la complessità delle trattative.
Quando una squadra è in testa alla classifica, come era il caso della Juve Stabia lo scorso anno, è più facile portare a termine operazioni importanti.I giocatori, infatti, sono più tentati da destinazioni dove possono giocare per obiettivi di vertice.
Poi ci sono i rapporti di fiducia che si vengono a creare come ad esempio con Candellone.
Per concludere, vorrei sottolineare l’importanza di scegliere giocatori che si identifichino con la maglia e con i valori della Juve Stabia. È fondamentale che i nuovi arrivati si integrino rapidamente nel gruppo e diano il loro contributo alla causa.”
Su Leone
“Ribadisco quello detto in estate non ci saranno problemi a rinnovare il contratto di Leone.Sono sicuro che non andrà via a parametro zero perché è un calciatore serio e sa quanto la Juve Stabia gli ha dato in termini di crescita professionale.
Stesso discorso lo faccio anche per Candellone con il quale c’è anche un rapporto personale che dura da anni.”
E’ passato il periodo nero di Thiam?
“Il ruolo del portiere è fondamentale. È normale e può succedete che commetta degli errori ma l’importante è come reagisce.Sono sicuro che Thiam supererà questo momento, perché ha grandi qualità e una grande passione.
A volte, però, l’emotività può giocare brutti scherzi e lo spinge a voler fare troppo.Dobbiamo aiutarlo a gestire la pressione e a credere nelle sue capacità.”
Ci ha colpito molto discorso di Thiam dopo la partita, quando ha detto di voler giocare per la squadra e per la città che sente sua.
Questo dimostra un grande senso di appartenenza e un forte legame con il gruppo.
“È proprio questo spirito di squadra che abbiamo cercato di costruire e che ci contraddistingue.Inoltre, il fatto che si senta così legato a Castellammare è un valore aggiunto.
I ragazzi si sono integrati benissimo nella comunità e sono tutti gente del nord.Ci siamo accorti di questo quando abbiamo guardato la lista di richieste di accredito per la gara con il Cittadella che è di gran lunga superiore a le partite casalinghe.
Credo che questo clima positivo sia fondamentale per la crescita della squadra e per raggiungere gli obiettivi prefissati.”
La gara con il Cittadella come la vede?
“Mi aspetto un Cittadella che farà la gara della vita perché la stanno caricando tanto per cui se non ci faremo trovare pronti sarà una gara complicata se invece ribatteremo colpo su colpo potremmo fare una buona gara.”