Una notifica su Messenger, arrivata di prima mattina, si è trasformata in un potente segnale di speranza e orgoglio civico per Patrizia Esposito. Conosciuta da tutti come la “Vespa Regina”, Patrizia è da tempo in prima linea con la sua rubrica “Vespa Rosa” per sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno che purtroppo non conosce confini: la violenza di genere.
L’impegno di Patrizia, supportato dalla redazione di ViViCentro in quanto nostra collaboratrice, è quello di mantenere i riflettori costantemente accesi, pubblicando articoli e informazioni per gridare un fermo “No alla violenza”. Ma oggi, questo grido ha assunto una sfumatura nuova e più forte.
L’importanza di una voce maschile
Come ha sottolineato la stessa Patrizia, l’iniziativa acquista un vigore ancora maggiore quando a scendere in campo sono gli uomini. “L’idea che un uomo si fermi a riflettere sulla violenza di genere rende più forte il mio impegno di sensibilizzazione”, ha commentato Patrizia accogliendo le parole di Egidio Di Michele, un cittadino che ha voluto condividere una riflessione profonda e necessaria. Non si tratta solo di solidarietà, ma di una presa di coscienza che deve partire dall’universo maschile.
L’analisi di Egidio Di Michele: dati e cultura
Il contributo di Di Michele è un’analisi lucida e amara della realtà attuale, che parte dai numeri per arrivare al cuore del problema culturale:
“La cronaca ci fornisce ogni giorno la notizia di un femminicidio, di una violenza di genere o di maltrattamenti contro una donna” scrive Egidio. “A questo proposito ci sono statistiche drammatiche: tra queste una pubblicata di recente dall’Istat dove viene fuori che il 31,5% delle donne dai 16 ai 70 anni ha subito nel corso della propria vita qualche forma di violenza fisica e sessuale”.
Di Michele non usa mezzi termini nel definire “sconcertante” la negazione di una cultura patriarcale e padronale che “fa poco onore a noi uomini”. Punta il dito contro gli ostacoli posti ai percorsi formativi nelle scuole, fondamentali per l’educazione sentimentale e affettiva, nonostante il 72% dei genitori italiani sia favorevole a preparare i propri figli alle relazioni sane.
Oltre il 25 Novembre: una lotta quotidiana
Guardando al prossimo 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne, il messaggio lanciato da Patrizia ed Egidio è chiaro: basta celebrazioni sterili. Riprendendo uno slogan storico, l’obiettivo deve essere vivere il rispetto “tutto l’anno”.
“Si deve lottare tutti i giorni per far crescere e maturare nuove generazioni che sappiano comprendere le proprie emozioni, la propria rabbia, le tristezze, prevenendo così la violenza”, conclude Di Michele nel suo appello alle famiglie, alla scuola e alle Istituzioni, augurando “Buona strada a tutte e a tutti”.
Patrizia Esposito, con la sua Vespa Rosa, raccoglie questo augurio e lo trasforma in una missione per il 2025: continuare a percorrere le strade della consapevolezza, affinché “No alla violenza” non sia solo uno slogan, ma la realtà di domani.





