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a Juve Stabia ha confermato anche nella gara di campionato col Palermo di essere in grande condizione sciorinando l’ennesima ottima prestazione e confermando quanto di buono il collettivo di mister Guido Pagliuca aveva mostrato anche nelle precedenti 4 gare di campionato con un calcio sempre propositivo e mai remissivo anche al cospetto di una squadra che sembra essere tra le principali candidate al salto di categoria.Alla vigilia sembrava non doverci essere partita tra il Palermo, probabilmente la rosa meglio attrezzata di tutto il torneo di Serie B, e la Juve Stabia, matricola terribile di questo avvio di campionato.
Anche perché la classifica che tiene conto del valore di mercato delle due rose elaborata da transfermarkt.it parlava molto chiaro a favore dei rosanero: 51,53 milioni di euro per il Palermo, alle cui spalle c’è la proprietà del Manchester City, e la Juve Stabia con solo 8,63 milioni di euro.In realtà però il campo ha detto tutt’altro.
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La vittoria è andata sì ai rosanero per 1-3 ma a capo di una gara in cui la Juve Stabia si è resa molto più pericolosa del Palermo (5 palle gol nitide più il gol di Adorante al quarto d’ora della ripresa) che ha vinto alla fine sfruttando qualche ingenuità di troppo delle vespe e qualche errore da matita blu che purtroppo non ci si può permettere al cospetto di squadre come il Palermo che basano la loro forza sulle qualità individuali dei propri calciatori di livello molto più elevato della media di Serie B.
Gli errori da matita blu della Juve Stabia che hanno servito su un piatto d’argento la vittoria ai rosanero.
Mister Pagliuca alla vigilia, in sede di presentazione della gara, aveva ammonito i propri calciatori ed era stato facile profeta: “Importante non perdere palla in zone dove può essere pericoloso considerando che il Palermo ha giocatori molto veloci e dotati di grande tecnica di base”.
E così non è bastato alla Juve Stabia costruire cinque palle gol clamorose (le due occasioni di Floriani Mussolini a tu per tu con il portiere Desplanches, la traversa di Rocchetti, il diagonale a fil di palo di Adorante e il colpo di testa di Candellone con miracolo di Desplanches) per portare a casa un pareggio che già sarebbe stato stretto alle Vespe per la mole di gioco prodotta che nei primi venti minuti del secondo tempo ha assunto addirittura le sembianze di un assedio della metà campo dei rosanero.Due errori, forse anche tre, da non ripetersi, hanno vanificato tutto a conferma che la Serie B è un torneo in cui non ci si può permettere il minimo errore.
La palla persa a centrocampo da Piscopo che ha dato il via all’azione del primo gol di Segre, Baldi che si fa saltare troppo facilmente da Di Francesco nell’occasione del secondo gol, ma soprattutto l’erroraccio ancora di Piscopo che ad un quarto d’ora scarso dalla fine con la squadra protesa alla ricerca del pareggio si produce in un tentativo di dribbling nella propria area di rigore fino ad allungarsi la sfera e ad atterrare Brunori determinando in tal modo il rigore che chiude definitivamente la contesa con i rosanero.Questi peccati di ingenuità nella fase difensiva uniti alla poca concretezza sotto rete (la Juve Stabia figura dopo la quinta giornata all’ultimo posto nella classifica degli XG Expected Goals per la Serie B con un coefficiente di 1,00) hanno determinato la sconfitta assolutamente immeritata contro il Palermo.
Pagliuca ha evidenziato nella conferenza stampa post-gara anche la poca reattività dei propri attaccanti soprattutto in occasione della traversa colpita da Rocchetti con nessuno dei propri attaccanti che ha avuto l’intuizione di andare verso il pallone per un tap-in vincente che poteva subito portare le Vespe sull’1-1.
Conclusioni.
L’insegnamento che la Juve Stabia deve trarre da questa sconfitta immeritata col Palermo è che in questo campionato si deve ridurre al minimo il margine di errore perché il livello qualitativo è molto più alto di quello della Serie C e si paga dazio immediatamente come accaduto coi rosanero di mister Dionisi.Soprattutto quando si è al cospetto di corazzate come il Palermo, bisogna fare la cosiddetta “gara perfetta” e augurarsi che gli avversari non siano nella loro giornata migliore ma soprattutto ridurre al minimo i propri possibili errori.
Detto ciò, occorre evidenziare che non sempre la Juve Stabia affronterà squadre come il Palermo al top dal punto di vista delle individualità.Il campionato delle Vespe è come se iniziasse ora e, pur nella consapevolezza che in Serie B non esistono gare facili e ogni partita ha sempre un livello di difficoltà molto elevato, bisogna costruirsi mattoncino dopo mattoncino quello che è l’unico obiettivo stagionale delle Vespe che è la salvezza a partire dalla trasferta insidiosissima di Modena di sabato prossimo contro una squadra che, dopo un avvio difficile, si sta riprendendo molto bene a suon di prestazioni e di risultati.