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Juve Stabia, il DG Elefante traccia la rotta al Christmas Party: “Salvezza, realismo e un patto con i tifosi”

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Nel corso dell’elegante Christmas Party tenutosi presso l’Hotel Stabia, momento clou per salutare un 2025 ricco di emozioni, il Direttore Generale della Juve Stabia, Ferdinando Elefante, ha preso la parola per delineare il presente e il futuro del club. Un intervento lucido, che ha mescolato pragmatismo sportivo e visione sociale, mettendo al centro la sostenibilità del progetto gialloblù.

L’obiettivo sportivo e la stabilità societaria

Il DG ha voluto subito chiarire quale sia la bussola per la stagione in corso: la permanenza nella categoria.

“L’obiettivo primario deve essere la salvezza”, ha esordito Elefante. “Non perché la Juve Stabia non possa ambire a traguardi maggiori, ma in questo momento la crescita deve essere graduale, poiché accompagnata da un profondo cambiamento societario”.

Un passaggio fondamentale è stato dedicato alla gestione attuale: “Stiamo cercando di fare le cose nella maniera giusta, anche accogliendo il provvedimento dell’amministrazione giudiziaria. Sebbene all’inizio ci abbia sorpreso, oggi possiamo dire che ci sta portando molti benefici”. Per Elefante, la chiave è il focus sul presente, base necessaria per costruire un futuro solido su tre fronti: sportivo, economico e sociale.

Il capitolo Stadio: sicurezza e concretezza

Sollecitato sul tema delle infrastrutture, il Direttore Generale ha mostrato grande realismo, allontanando facili entusiasmi su progetti faraonici e puntando invece sulla concretezza del “Romeo Menti”: “Lo stadio attuale ci permette di esprimere il nostro potenziale, ma tutto è migliorabile. Essendo un impianto comunale, ci interfacceremo con l’Amministrazione per interventi mirati, in primis sulla sicurezza. Sento spesso parlare di un nuovo stadio, ma dobbiamo essere consapevoli di quanto sia difficile realizzarlo, anche in piazze più strutturate della nostra”.

Un appello al cuore della città

Il momento più accorato dell’intervento è stato dedicato al rapporto con la tifoseria. Elefante non ha nascosto un pizzico di amarezza nel vedere gradinate talvolta meno affollate rispetto al passato, lanciando una sfida a se stesso e al club:

“Ai tifosi chiedo di starci vicino. Mi dispiace vedere lo stadio meno popolato rispetto agli anni scorsi. Dal mio canto, farò il massimo per far innamorare di nuovo appieno i tifosi di questa realtà. Stiamo già studiando nuove iniziative per coinvolgere la città e aumentare la partecipazione ai colori gialloblù”.

Verso il 2026

L’obiettivo dichiarato è dunque quello di espandere il senso di appartenenza anche al circondario, coinvolgendo i tantissimi sostenitori che vivono fuori dai confini cittadini ma che battono per la Juve Stabia.

Il brindisi finale ha suggellato questa volontà: un club che lavora sottotraccia, con serietà, per garantire alle Vespe un 2026 di stabilità e, soprattutto, di ritrovata passione collettiva.

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