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Juve Stabia, ieri a Castel Di Sangro si aperta l’era Abate. Langella alla presentazione ha salutato Pagliuca

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L’aria frizzante di inizio stagione a Castellammare di Stabia ha accolto martedì Ignazio Abate, il nuovo allenatore della Juve Stabia, nel corso della sua presentazione ufficiale.Un momento di entusiasmo e nuove aspettative per i tifosi gialloblù ma un’occasione anche per il presidente Andrea Langella di volgere un pensiero di gratitudine a chi ha preceduto il tecnico ex Ternana chiudendone il suo corso.

Nel suo intervento, il primo tifoso delle Vespe non ha dimenticato Guido Pagliuca, l’artefice di due stagioni memorabili a Castellammare, culminate con la trionfale promozione in Serie B e la vittoria del campionato di Serie C, e ora passato alla guida dell’Empoli.Con parole cariche di affetto e stima, Langella ha espresso la sua profonda gratitudine per il lavoro svolto.

“Non possiamo non ringraziare mister Pagliuca per quanto fatto in questi due anni,” ha dichiarato il presidente, sottolineando il legame speciale che si è creato tra l’allenatore, la squadra e l’intera città. “Ha costruito una squadra solida, vincente, che ci ha regalato un sogno.

Gli auguriamo il meglio per la sua nuova avventura”.Un gesto di grande signorilità da parte della società, che ha voluto omaggiare un passato glorioso prima di proiettarsi con fiducia verso il futuro.

Il nome di Guido Pagliuca resterà per sempre legato a una delle pagine più belle della storia recente del club gialloblù.Il suo passaggio all’Empoli è stato salutato con il rispetto che si deve a un professionista che ha saputo lasciare un’impronta indelebile. È un addio sereno, con la consapevolezza reciproca di aver costruito qualcosa di grande e duraturo.

Ora, tutti gli occhi sono puntati su Ignazio Abate.L’ex terzino del Milan e della Nazionale, reduce dall’esperienza alla guida della Primavera rossonera con cui ha raggiunto una storica finale di Youth League, e da un breve passaggio alla Ternana, si presenta alla sua prima vera sfida in un campionato complesso come la Serie B.

“Arrivo con tanto entusiasmo, voglia di lavorare ed umiltà,” ha dichiarato il neo tecnico gialloblù. “L’obiettivo principale è consolidare la categoria, ma dobbiamo avere la fame e il veleno per guardare il più avanti possibile”.

Quella di Abate è una scommessa, una sfida affascinante che la Juve Stabia ha deciso di intraprendere.La sua esperienza da calciatore di altissimo livello e la sua gavetta da allenatore, improntata su un calcio propositivo e sulla valorizzazione dei giovani, promettono di portare una mentalità vincente e un approccio fresco.

Forte di una base solida, costruita con la dedizione e la passione del suo predecessore, la Juve Stabia è pronta a iniziare un nuovo capitolo della sua storia in cadetteria.Ieri il mister ha dato corso alla sua impronta dirigendo il primo allenamento con i calciatori attualmente in rosa a cui se ne aggiungeranno altri fino al completamento della rosa.

Partiti ieri alle 9:45 dallo Stadio Menti sono arrivati in mattinata a Roccaraso quartier generale delle Vespe in quel di Castel Di Sangro.Nel pomeriggio poi ci sono stati i primi test atletici per prendere confidenza con il terreno di gioco e per riattivare il fisico dopo il periodo di pausa estiva.

Oggi si andrà avanti con la seconda giornata di un lungo periodo di preparazione.

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