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Juve Stabia – Empoli, intrecci di cuore e velocità: il ritorno di Elia e l’ascesa di Cacciamani

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L’aria del “Romeo Menti” si prepara a un tuffo nel passato, mentre guarda con fiducia al presente. In vista della sfida contro l’Empoli, valida per la 16ª giornata, il pubblico gialloblù si appresta a vivere un pomeriggio dalle forti tinte emotive. Non ci sono solo tre punti in palio alle 15:00: c’è la possibilità di riabbracciare un volto assolutamente noto e amatissimo, quello di Salvatore Elia.

Elia: un romanzo gialloblù

L’esterno scuola Atalanta ne ha fatta di strada da quel biennio alla falde del Faito, ma il suo ricordo a Castellammare è indelebile. L’avventura di Elia con le Vespe, agli ordini di Fabio Caserta, non è stata un semplice capitolo di carriera, ma un vero e proprio romanzo di formazione.

Il suo nome è scolpito nella storia recente del club, legato a doppio filo a quel campionato di Serie C dominato e vinto. Impossibile dimenticare il gol promozione contro la Sicula Leonzio — una rete in “condominio” con Adriano Mezavilla, per la cronaca — che fece esplodere la festa gialloblù con una settimana di anticipo. Ma l’impatto di Elia è andato ben oltre il singolo episodio: è stato un biennio di strappi, assist e chilometri macinati. La sua lealtà alla maglia si è manifestata soprattutto nei momenti più bui: persino nell’amara retrocessione in piena pandemia da COVID-19, in quel disastro generale, Elia fu uno degli ultimi a gettare la spugna, onorando i colori fino all’ultimo secondo.

Cacciamani: il presente che corre veloce

Se Salvatore Elia rappresenta un passato importante e dolce, il presente ha il volto, la fame e la corsa di Alessio Cacciamani.

Piano piano, l’attuale esterno delle Vespe si sta prendendo il cuore dei tifosi oltre alla maglia da titolare. Una crescita costante, non passata inosservata agli occhi del pubblico del Menti, che in molti vedono in lui una sorta di “macchina del tempo”. Cacciamani ricorda terribilmente Elia: stessa elettricità nelle gambe, stessa capacità di accendere la partita in qualsiasi momento, trasformando un pomeriggio anonimo in una bolgia.

Un passaggio di testimone ideale

Il paragone non è azzardato. Entrambi sono esterni puri, dotati di quella progressione letale capace di tramutare la fase difensiva in offensiva in un lampo. Elia ha dimostrato quanto l’impegno e il guizzo possano scrivere la storia a Castellammare; Cacciamani sta iniziando a percorrere la stessa traccia, cercando di trasformare la sua inesauribile buona volontà in quell’incisività decisiva che ha reso grande il suo predecessore.

Oggi pomeriggio, un passato glorioso torna a calcare l’erba del Menti, mentre un presente “bello e ancora tutto da scrivere” cerca la consacrazione definitiva imparando proprio da quei passi. La sfida contro l’Empoli sarà l’occasione perfetta per tributare il giusto omaggio all’eroe di ieri e spingere con tutto il fiato in gola la promessa di oggi.

Juve Stabia TV


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