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Juve Stabia il D.S. Di Bari: La stagione è stata in linea con gli obiettivi societari

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l termine della stagione regolare e alla vigilia dei play off in sala stampa si è presentato Giuseppe Di Bari, D.S. della Juve Stabia, per una conferenza utile a fare un bilancio.

Queste sono state le sue parole raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione:

“Come mi è capitato anche in passato, faccio un resoconto finale. Ho voluto analizzare l’excursus dell’annata prima dei playoff. I problemi iniziali per la ristrutturazione del debito, con la società tutta, si era parlato di questo discorso. E’ ovvio che il campionato da affrontare era per la salvezza, ma tanto di guadagnato con l’arrivo dei playoff. Nonostante qualcuno abbia dichiarato che la squadra era scarsa, non mi ha mai preoccupato questa situazione. Sono abituato a fare i fatti. Si aspetta la fine per trarre delle conclusioni.”

La riduzione del tetto ingaggi

“Nel momento in cui mi è stata data questa linea, con l’amministratore Polcino abbiamo ridotto gli ingaggi più alti, puntando su giocatori di esperienza come Russo, Altobelli e tutti i ragazzi che hanno messo cuore come Scaccabarozzi, Ricci. Attraverso i giovani si è cercato di creare un capitale come con i giocatori Barosi, Maselli, ed anche con i giovani che c’erano già. Ragazzi che hanno fatto parte del settore giovanile o che i responsabili. D’Agostino dal Napoli, Silipo dal Palermo, Maggioni dal Mantova. Sempre per abbattere i costi della società. Il mio ruolo mi impone il rispetto del budget cercando di fare qualcosina in più.

A volte può accadere, a volte no. Ma soprattutto avere una gestione scrupolosa in simbiosi con l’amministratore. Gli extra budget mi sono serviti in passato per vincere. Se lo utilizzi ti deve far elevare. Si sono dette tante cose anche sugli attaccanti, come Santos, Zigoni, Pandolfi. Si è messo in discussione per quaranta giorni ma non è riuscito a dimostrare il suo valore non riuscendo a dare ciò che poteva. Per me Santos resta un grande rammarico.”

I record messi in evidenza

“L’altro record che si è messo in evidenza, perché i giocatori di solito non giocano molto, invece quest’anno sono andati oltre le loro possibilità. Meriti mio e del mio collaboratore.  C’è anche un piccolo record. Sedici giocatori di questo squadra hanno fatto goal a prescindere dalla quantità. Non sempre un attaccante è un bomber. Vorrei toccare anche il discorso degli allenatori.”

Su Colucci e gli allenatori

“Colucci ha fatto 33 punti. E’ stato scelto da me. Ma ad un certo punto si è reso ostile nei confronti dello staff tecnico e della squadra proprio in concomitanza di partite importanti. Dimissioni o esonero? Voglio chiarire. Posso semplicemente te di te che ci siamo presi delle responsabilità rispettando il club è l’allenatore uscente. Mi sono sempre comportato da uomo. Pochesci è stata una scelta condivisa con la società ma assolutamente negativa. Novellino doveva arrivare a gennaio. Posso solo esprimere parole positive nei confronti del mister dando serenità al gruppo e a farmi riprendere da un blocco mentale disputando anche i playoff.

Voglio fare i complimenti ai veri tifosi della Juve Stabia in particolare alla curva che in tutti i momenti di difficoltà ci hanno sempre supportato e li ringrazio. In questa annata mi sono reso conto che Castellammare deve vincere per mentalità. In questi giorni tutti hanno festeggiato il Napoli. Faccio i complimenti al Napoli e ai suoi tifosi. Grazie ad un mio amico, Giuntoli, abbiamo disputato due match con il Napoli. Siamo stati di buon auspicio.
La verità è solo una. Sono abituato a lavorare con i budget e con i fatti cercando di mantenere gli equilibri a livello economico. Abbiamo portato in positivo l’indice di liquidità.”

Terminata la sua analisi Giuseppe Di Bari, D.S. della Juve Stabia, ha risposto poi alle domande dei giornalisti presenti:

“Tante cose si possono dire. Polemizzare non serve a nulla. Gli extra budget servono a portare qualcosa di importante. L’obiettivo era assestare e sistemare i conti. Un lavoro certosino raggiungendo un obiettivo che non sappiamo dove ci porterà . La squadra ha delle potenzialità. Ai posteri l’ ardua sentenza.
Assolutamente è stata dura resistere. Sono abituato a lavorare con budget importanti ma anche ristrettì. Quando ho fatto l’esempio di calciatori che non hanno un grandissimo minutaggio ho cercato di lavorare sugli gli uomini che avevano voglia di fare e serenità in un contesto importante. Fare un campionato di questo genere è normale che porta sofferenza. Per carattere metto tutto dentro. Sapendo come lavoro ho tenuto duro nonostante le critiche molto forti.

Il discorso dei cassettino aperto o chiuso nel tempo servono a ben poco perché creano solo polemiche che lasciano il tempo che trovano un rammarico si.”

Il rammarico di Di Bari, D.S. della Juve Stabia:

“Matino, il difensore che purtroppo nella analisi fatta con l’allenatore non ritenga un difensore che si aspettava, Matino aveva mercato ed è passato al Potenza. Ci tenevo tanto, lo avevo seguito, ma l’allenatore non sono io. Bisogna leggere tra le righe. Quando dico è stato fatta una scelta e l’ho condivisa, l’ho condivisa.”

La scelta degli allenatori

“Però dopo sul tavolo a Gennaio avevo tre nomi e in quel momento si è fatta una scelta come Pochesci l’ho condivisa non sapendo se andasse bene o male. Abbiamo poi provveduto successivamente. La responsabilità è anche mia. Solitamente ho sempre fatto scelte diverse e ho pagato sulla mia pelle. Quest’anno sono stati più morbido.
Il cassettino che non voglio aprire porta una sorta di polemica. La scelta di Colucci di fare le dimissioni, messe sotto forma di esonero è un accordo tra le parti. Ognuno è andato per la propria strada. Quando dai le dimissioni devi rinunciare. Preferisco tenere dentro tutto ciò che è successo.
Sono concentrato sui playoff. Poi parlerò con la società.
Sul discorso di Novellino, la sua scelta è stata determinata tra Scienza e Pochesci. E’ stato scelto quest’ultimo perché Scienza era indisponibile e in quel momento si pensava servisse più un allenatore con un gioco diverso. Novellino sarebbe stata una scelta di continuità con la precedente gestione. Noi volevamo fare qualcosa di diverso. Ho condiviso con la proprietà poi la scelta di Novellino per rimediare ad un errore di volere un gioco diverso.”

Sul futuro Di Bari, D.S. della Juve Stabia:

“Io mi siederò con la proprietà dopo i playoff ed ognuno farà le proprie scelte. I punti fatti erano importanti andando al di là delle nostre capacità. L’ex tra budget è stato tirato fuori per l’attaccante dal socio Giuseppe Langella come modo di mettere a disposizione qualcosa in più. Ma noi siamo stati chiari nell’obiettivo. Certo che i tifosi vogliono vincere, tutti vogliono vincere. Ma l’extra budget non risolve la situazione. C’è tutto un lavoro che deve essere fatto per vincere. E’ il socio focoso e ci sta. Bisogna essere equilibristi, in equilibrio sui progetti iniziali. E’ vero ci sono le critiche, ma le critiche fanno parte del gioco, se vuoi fare questo lavoro.”

Sui Play Off questo è il pensiero di Di Bari D.S. Juve Stabia:

“Sono convinto che affronteremo al meglio il Cerignola grazie al lavoro straordinario del mister che ho sempre incontrato da avversario. Il discorso del mister per il futuro sarà deciso a fine dei playoff, come per me.

Con Colucci ci siamo separati consensualmente. Tutto il resto è stato già detto.
Pandolfi è uno di quei calciatori che non ha mai fatto tante partite da titolare. Sicuramente ha margini di crescita e che ha un riscatto importante, tutto gira su ciò che la società vorrà fare. Io gli darei un’altra possibilità. Ha bisogno di dare continuità al percorso fatto quest’anno. Se me lo danno gratis me lo prendo subito.
E’ normale che mi sono basato sempre sul budget. Molte situazioni non sono andate in porto. Forse qualche scelta dovevo fondarla in maniera diversa. Non si sono incastrate situazioni che volevo. Su Santos ho dei rammarichi. Lui si è voluto mettere in discussione. Potevamo salvare quel qualcosa che non sei era incastrato.
L’esperienza ti porta a vedere le cose in maniera diversa. Molti miei colleghi vivono situazioni forti con proprietà molto turbolente. Quest’anno ho cercato di essere diverso rispetto agli altri anni. Il tempo ti porta a capire tante cose. L’esperienza di Castellammare spero possa essere per me un bagaglio per il futuro.”

I consigli di Di Bari sul futuro della Juve Stabia

“Ad oggi se si vuole puntare a vincere la Juve Stabia deve cambiare qualcosa, deve avere una forza diversa. Mantenere la società in serie C non è facile e va fatto un plauso alla società. Bisogna capire quale saranno gli obiettivi della società. La credibilità cambia in base a quella che è la tua forza.”


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