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a Juve Stabia mette sotto il Brescia nonostante l’inferiorità numerica innescata al 15′ del primo tempo dell’espulsione di Varnier. Supremazia netta della squadra di Pagliuca che, però, non riesce a finalizzare sotto porta la mole di gioco e le occasioni create. Al Menti finisce senza reti.
PODIO
Punti Chiave Articolo
Medaglia d’oro: a Demba Thiam, tornato eroe che protegge la Juve Stabia. Gli errori delle ultime settimane avevano fatto soffrire lui ed i tifosi, non abituati a vedere il portierone stabiese in difficoltà, ma sono stati rapidamente accantonati. Ritrovata serenità, Thiam è tornato a volare tra i pali, evitando che un pareggio, che di per sé va stretto alle vespe, diventasse un’incredibile sconfitta. Gli interventi del numero 20 aprono e chiudono la gara: prima il riflesso eccezionale sulla prima rottura di Borrelli e poi il balzo a smanacciare il tocco sfortunato di Folino.
Medaglia d’argento: a Leonardo Candellone, autore di una gara di sacrificio e cuore. Dalla metà campo in su il 27 potrebbe giocare in ogni ruolo, vista la sua capacità di adattarsi a tutte le fasi di gioco ed ai momenti della gara. Non fa eccezione la partita col Brescia, in cui Leonardo, dopo l’espulsione, non si scompone e si abbassa a fare l’esterno a tutta fascia. Strappa, difende palla, rincorre gli avversari, rientra fino alla sua area per difendere: gioca a tutto campo. Con le dovute proporzioni, sacrificio e prestazione che ricordano quella di Del Piero nella semifinale di Euro 2000, con l’Olanda, dopo la rapida spulsione di Zambrotta.
Medaglia di bronzo: a Niccolò Fortini, imprendibile sulla fascia sinistra. Neanche la parentesi con la Nazionale di categoria compromette la verve del numero 29, spina nel fianco del Brescia per tutti i secondi 45 minuti. Subito vicinissimo al gol con una botta di destro di poco alta, Fortini fa ammattire le rondinelle, trovando la lucidità finale di apparecchiare la palla del vantaggio per la testa di Piscopo. L’impressione è che palla al piede riesca sempre a creare qualcosa di pericoloso.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Marco Varnier, ingenuo nell’azione del cartellino rosso. In quindici minuti Borrelli gli scappa via due volte: nella prima Thiam ci mette una pezza mentre la seconda è fatale per il difensore. Contano fino a un certo punto la presunta spinta dell’attaccante nella prima occasione e le valutazioni di var e arbitro che potevano essere diverse; evidentemente l’approccio mentale alla gara non è stato dei migliori, come conferma il suo stop mancato da cui nasce il cartellino rosso.
Medaglia d’argento: a Kevin Piscopo, poco lucido sotto porta. Dispiace per l’ottimo Kevin, ma la sorte gli affida il pallone della potenziale goduria massima, del gol nel finale ma la manda lontano dalla porta a tu per tu col portiere bresciano.
Medaglia di bronzo: a Fabio Maistro, che non trova il colpo ad effetto per accendere la luce. Gara non facile per l’ex Spal, condizionato dall’inferiorità numerica e privato di possibili soluzioni e varietà offensiva. Peccato perché insieme a Mosti, sacrificato in luogo dell’equilibrio, avrebbe potuto fare bene.