Alla vigilia della 17ª giornata di Serie BKT, la Juve Stabia si prepara a una delle trasferte più insidiose della stagione. Sabato alle ore 15:00, le Vespe scenderanno in campo al “Manuzzi – Orogel” contro un Cesena d’alta classifica.
Mister Ignazio Abate, intervenuto in conferenza stampa, ha analizzato il momento della squadra dopo l’importante vittoria contro l’Empoli, tracciando la rotta per superare il “mal di trasferta” che ha condizionato gli ultimi risultati esterni.
Il punto sull’infermeria: recuperi e assenze
Il tecnico ha rassicurato sulle condizioni generali del gruppo, nonostante qualche piccolo intoppo stagionale. Recuperi: Alcuni elementi della rosa hanno accusato sintomi influenzali in settimana, ma Abate conta di averli tutti a disposizione per la partenza. L’assente: L’unica nota dolente resta l’assenza di Gabrielloni. Il Mister ha sottolineato l’importanza dell’attaccante: “È un giocatore che ti porta status ed esperienza. È un peccato non averlo avuto a pieno regime per questo infortunio complicato, può essere il nostro vero acquisto di gennaio”.
Il tabù trasferta: il peso dei gol subiti
Analizzando i numeri, Abate ha messo a fuoco la differenza tra le prestazioni interne ed esterne. Se l’attacco produce quasi allo stesso modo (9 gol in casa, 8 fuori), è la difesa a preoccupare lontano dal Menti.
“La vera differenza è tra i gol subiti: 3 in casa e 16 fuori. Dobbiamo migliorare nella lettura dei momenti della partita e restare concentrati fino alla fine. Spesso nell’ultimo quarto d’ora abbiamo rovinato prestazioni che erano state comunque positive.”
La sfida al Cesena: “Venderemo cara la pelle”
Il Cesena è reduce da quattro vittorie consecutive tra le mura amiche e occupa le zone nobili della classifica. Per Abate, però, questo deve essere uno stimolo e non un limite: ” Hanno il quarto miglior attacco del torneo e squadra solida che concede poco. Andremo lì a caccia dei tre punti, come facciamo in ogni stadio. Non ci snatureremo. Rispettiamo il Cesena, ma abbiamo un’identità precisa e calciatori forti”. Il tecnico chiede umiltà e capacità di soffrire: “Le partite cambiano per un episodio, dobbiamo essere bravi a portare l’inerzia dalla nostra parte”.
La crescita del gruppo e le scelte tattiche
Abate ha glissato sulle scelte definitive di formazione, prendendosi ancora del tempo per valutare l’ultimo allenamento, ma si è detto estremamente soddisfatto della competitività interna.
“Non devo dare ‘pizzicotti’ a nessuno”, ha risposto scherzando a chi chiedeva delle esclusioni eccellenti dell’ultimo turno. “Faccio le scelte in base a quello che vedo in settimana. Se tutti i 22-23 della rosa mi mettono in difficoltà, il livello generale si alza. I giovani stanno crescendo e devono trovare continuità, ma la rabbia nel voler diventare protagonisti deve partire da loro”.
La Juve Stabia si presenta dunque al Manuzzi con la consapevolezza di chi ha appena battuto una big (l’Empoli) e la voglia di dimostrare che il gap tra casa e trasferta è solo un ricordo da cancellare sul campo.





