Il calendario segna l’8 dicembre. Non è una data qualunque. Non è solo la prima, vera festività che accende le luci del Natale e l’entusiasmo dei bambini. Per la gente di Castellammare di Stabia, l’Immacolata è molto di più: è identità, è tradizione viscerale, una ricorrenza sentita quasi quanto quella del Santo Patrono. È in questo clima di festa e devozione che la Juve Stabia scende in campo, cullando il sogno di impacchettare un regalo speciale da consegnare, al fischio finale, ai propri tifosi.
Una sfida da brividi
Facile a dirsi, molto più difficile a farsi. Perché se il cuore vola verso casa, le gambe dovranno correre sul prato del “Benito Stirpe”, tana dei Canarini. Il Frosinone non ha bisogno di presentazioni: è una delle corazzate del campionato, capace di esprimere un calcio spettacolare e offensivo. Per le Vespe sarà un banco di prova durissimo, ma il calcio vive di corsi e ricorsi storici, e la mente non può che tornare a quanto accaduto solo pochi mesi fa.
Il flashback: quando i ruoli si invertirono
Lo scorso campionato è stato un romanzo ricco di colpi di scena proprio in questo incrocio. All’andata, il pareggio strappato allo “Stirpe” fu il primo vero segnale della solidità della truppa allora guidata da Pagliuca: un punto d’oro contro un avversario sulla carta più quotato, che fece capire di che pasta erano fatte le Vespe.
Poi, con il volare dei fogli dal calendario, le gerarchie si ribaltarono clamorosamente. Il Frosinone, partito per dominare, si ritrovò impantanato nei bassifondi della classifica, mentre la Juve Stabia, con umiltà e consapevolezza, spiccava il volo verso le zone nobili.
Al ritorno al “Romeo Menti”, la storia si ripeté ma a parti inverse: finì ancora in parità, complice l’ennesimo episodio VAR che penalizzò i gialloblù. Quel giorno, il punto guadagnato fece tirare un sospiro di sollievo ai ciociari e lasciò l’amaro in bocca agli stabiesi: la prova lampante di come il mondo si fosse capovolto. Il resto è storia nota: la Juve Stabia arrivata a un passo dal grande sogno e il Frosinone salvo per il rotto della cuffia, complice anche il caso Brescia.
Nulla è ancora scritto
Oggi, il copione sembra essere tornato quello di un’estate fa. Il Frosinone parte con i favori del pronostico, forte della sua rosa e del fattore campo. Ma il calcio è l’unica scienza inesatta dove nulla è scritto finché non rotola il pallone.
La Juve Stabia arriva nel Lazio con quella voglia matta di stupire ancora, di ribaltare i pronostici e di dimostrare che il divario tecnico può essere colmato dal cuore e dall’organizzazione. In questo giorno di festa, il pomeriggio dello “Stirpe” promette scintille: una sfida tutta da vivere, con la speranza che l’Immacolata porti in dote non solo la tradizione, ma anche punti pesanti per la classifica.





