La Juve Stabia pareggia contro il Sorrento allo Stadio Romeo Menti, conquistando un altro punto utile per la classifica, dopo quello contro il Foggia.
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el nostro editoriale su Juve Stabia – Sorrento esprimiamo il nostro pensiero sulla quattordicesima di campionato: le Vespe restano ancora in vetta e allungano di un punto sulle inseguitrici.
Punti Chiave Articolo
Gara che si divide in un primo tempo con ritmi alti per i gialloblù ed in un secondo tempo più avvincente per i rossoneri.
Le premesse e il racconto di Juve Stabia – Sorrento nel nostro editoriale
Un derby che ritorna dopo ben quattordici anni. Emozione, la parola d’ordine, in un Menti affollatissimo e coloratissimo.
Gli stabiesi hanno occupato in gran numero le scalee del Menti inneggiando la squadra del cuore per tutti i 99 minuti di gioco, recupero compreso.
IL PRIMO TEMPO
Un avvio di gara che vede la Juve Stabia fare la partita e il Sorrento, timido, che attende. Nei primi trenta minuti, Leone dal limite e, dalla destra, Candellone provano a creare qualche grattacapo alla difesa avversaria. Tante, troppe, interruzioni di gioco per i gialloblù e poche, o nulle, quelle per i rossoneri da parte di un direttore di gara che appare offuscato in alcuni tratti del match. C’è tensione in campo e fuori dal campo.
IL SECONDO TEMPO
Inizia la ripresa con Meli che dal limite calcia a rete senza fortuna. Successivamente punizione di Mignanelli deviata in corner da Del Sorbo. Bachini, sugli sviluppi di un corner dalla sinistra impegna Del Sorbo, poi ancora Candellone su cross di Mignanelli dalla sinistra sul primo palo manda fuori di testa da buonissima posizione.
Se la giocano gli uomini di Mister Pagliuca, ma il Sorrento cambia modulo e si sente più a suo agio. I rossoneri occupano per bene il campo, non attaccano con convinzione ma non lascia spazio agli avversari. Eppure tutto giocava a favore dei padroni di casa, con le sconfitte di Avellino e Benevento, con la possibilità di allungare in classifica. Ma la frenesia, questa maledetta!, prende il sopravvento. Concentrazione è quella che invoca il tecnico stabiese. Si gioca per divertirsi, a patto che il divertimento sia sinonimo di morso e impegno!
Juve Stabia: obiettivo salvezza tranquilla
Non si sa bene come si possa accettare la salvezza tranquilla come obiettivo quando, ad onore del vero, c’è una squadra che fa sognare. È un mistero ignoto.
Non si sa come si possano mantenere gli spazi sottili tra sogni e realtà. Ci si immaginano magliette sudate, scarpette consumate, prato calpestato, capelli disordinati, corse affannate. Non si sa bene come si faccia ad essere allenatori capaci di dare regole chiare e trasparenti senza un pizzico di emozione. Ehilà, Mister, siamo in vetta. Stiamo volando, seppur a bassa quota!
Si cerca di salvaguardare pezzi di realtà o di non sconfinare troppo all’aldilà? Perché è più facile, poi, dichiarare che l’unico, ripetuto, evidenziato, sottoscritto, obiettivo è sempre stata la salvezza! La piazza accoglie, lo sa, ne è consapevole. Ma è pur sempre una piazza da sconfinamenti, ritorni, contraddizioni, emozioni e sogni. Tanti sogni!
E allora come recitava Alex Britti in Lasciatemi Sognare:
Ognuno ha la sua visione del mondo che c’è
vive la sua condizione e dà il meglio di se
ma c’è qualcosa nell’aria che ancora non va
fa più danni l’ignoranza della bomba che domani scoppierà
fa piu’ danni l’ignoranza dei veleni che respira una città
Castellammare non è ignorante, conosce la realtà, ma… lasciatela sognare che male non fa!