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Castellammare di Stabia

Editoriale Catania – Juve Stabia: 2-0, fino a qui!

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Editoriale Juve Stabia: Dopo sedici risultati utili consecutivi, le vespe cedono al Massimino contro il Catania con nessun punto in cascina.Juve Stabia resta sempre in vetta.

Editoriale post Catania: Si fermano i gettoni in cassaforte, ma la Juve Stabia, protagonista di un Campionato di eccezione, resta prima in classifica a 55 punti, a + 6 dal Picerno che perde in casa con il Benevento, a -7 dalla capolista.

Arresto di corsa per la Juve Stabia contro il Catania che però non indietreggia di un passo: prima in vetta con ben 55 punti preziosi, frutto di un grande lavoro nel girone di andata e di ben sedici risultati utili continuativi.

Allo Stadio Massimino Cibali, sono gli etnei a farsi vedere per primi.Affamati ed assetati di punti e di gratifiche, il Catania lotta per i playoff a soli 34 punti, tredicesima in classifica, al 14’ Castellini di testa non ferma Thiam.

Pronto, invece, l’estremo difensore gialloblù che al 23’, su tiro di Costantino, con Bellich un po’ distratto, protegge la sua porta.Inutile, al 30’, il tentativo di  Andreoni dalla destra non agganciato bene da Adorante. 34’ Candellone spreca una grande occasione per il pareggio.

Juve Stabia che appare più decisa nel secondo tempo con Andreoni per Adorante, manca però l’aggancio giusto in area di rigore avversaria.Ancora le vespe, cercano disperatamente di pungere, con Leone che manda oltre la traversa.

Un nuovo episodio arbitrale darà il colpo finale: un probabile rigore al 62’ per un tocco di mano, ma il direttore non ferma la gara e tutto prosegue.C’è Buglio che cerca di concretizzare con Mosti imperfetto.  E’ il 75’ quando Castellini con la sua doppietta bloccherà il risultato della vittoria.

Juve Stabia: il ritorno delle vespe disperate

L’inverno sta finendo e quel suggestivo odore così caratteristico della primavera sta tornando, e con lei le vespe.

Solo le giovani regine, infatti, sopravvivono in inverno ed emergono in primavera per iniziare la costruzione del nido e la deposizione delle uova.La Juve Stabia è stata protagonista del girone di andata con ben 12 vittorie, 7 pareggi ed 1 sola sconfitta.

Mister Pagliuca ha ben stabilito chi doveva far parte del nido principale e il grande lavoro svolto ha dato ampia dimostrazione di morso e tenacia.La stanchezza accumulata, forse un po’ di pressione, qualche episodio a sfavore ha fatto sì che arrivasse la seconda sconfitta del Campionato.

C’è amarezza, tristezza, ma nessuno può parlare di delusione.Le vespe sono stanche e c’è bisogno di recuperare.

Come cantato da Alessandra Amoroso all’ultimo Festival di Sanremo con “Fino a qui”:

Ma ora no

E anche se lentamente cado giù

Da un grattacielo

Durante il volo

Piano dopo piano

Mi ripeto

Fino a qui tutto bene

E quante notti

Sono stata sveglia

A disegnare sul soffitto

Anche solo una stella

A sentirmi

Come Sally

Senza avere più voglia

Di fare la guerra

Non c’è guerra da fare, ma solo disperazione da mostrare, per i colori, per la maglia per la piazza.Ci hanno insegnato che perdere è negativo.

E così, di fronte a un insuccesso, stiamo male.Eppure, bisogna imparare dalla sconfitta.

Per quanto possa sembrare strano, la parola “perdere” va sempre abbinata al suo oppostovincere.Ogni volta che perdiamo, guadagniamo qualcosa: perdere implica sempre un cambiamento, una trasformazione degli eventi e di noi stessi. Non ci resta altro che attendere la prossima gara per ritrovare la nostra Juve Stabia, forte, tenace e soprattutto consapevole del suo lavoro.

Nulla gli è stato regalato, tutto è stato conquistato!


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