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Toscano allenatore del Cesena avversario della Juve Stabia

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Domenico Toscano è l’allenatore del Cesena dall’estate del 2022 e avrebbe ancora un anno di contratto con la società romagnola nonostante i tanti rumors che lo accostano a più squadre.

La carriera di Toscano prima di approdare al Cesena.

Un passato da centrocampista, che lo aveva visto conquistare due promozioni in serie B (con Reggina e Cosenza) e una in C2 (col Rende), alla sua seconda stagione in panchina Domenico Toscano centra subito la vittoria del campionato di Serie D con il Cosenza (2008). Vittoria bissata con quella che l’anno dopo porta il club rossoblù in Prima Divisione.

Nel 2011 va a guidare la Ternana che conduce alla promozione in serie B. Vittoria che si aggiunge al premio “Panchina d’Oro” della Lega Pro. Va a segno al primo colpo anche al Novara di cui assume la guida tecnica nel luglio 2014,portando i piemontesi appena retrocessi all’immediato ritorno tra i cadetti. Poi il ritorno alla Ternana e le successive esperienze all’Avellino e alla Feralpisalò. Nel giugno 2019 viene chiamato dalla Reggina. Anche qui la tradizione si rinnova. Alla prima stagione conduce gli amaranto alla vittoria dal campionato di Serie C, che gli vale la quinta promozione nella sua carriera da allenatore.

La promozione con il Cesena conquistata quest’anno già da fine marzo è stata la sesta complessivamente da allenatore e la quinta dalla Serie C alla Serie B. E’ diventato quindi il tecnico con più promozioni dalla Serie C alla Serie B superando anche il precedente record detenuto da Attilio Tesser.

Come gioca il Cesena di mister Toscano.

Il Cesena, prossima avversaria della Juve Stabia in Supercoppa, gioca con un modulo tattico consolidato che è il 3-4-1-2. Un modulo che nell’idea e nell’applicazione di Toscano garantisce occupazione degli spazi in campo, difesa solida e infine velocità e sviluppo dell’azione sugli esterni e supporto all’attacco.

Toscano ama far giocare le sue squadre molto in verticale, a differenza di Possanzini, tecnico del Mantova, che predilige invece il gioco con costruzione dal basso e molto manovrato palla a terra.

I due esterni in fase di non possesso si abbassano molto, fino a riempire la linea difensiva con cinque uomini, quindi in fase passiva diventa una sorta di 5-3-2. Quando recupera palla il Cesena ama giocare immediatamente in verticale alla ricerca della prima punta, che riceve puntualmente il supporto dei due esterni, che devono dunque fare un lavoro molto importante sulle fasce, sia in copertura, sia in fase propositiva in attacco.

La formazione romagnola, quindi, cercherà di sfruttare le tracce verticali, attaccando gli spazi in profondità senza palla. Attenzione anche al giovane trequartista Berti, classe 2004 e prodotto del vivaio cesenate, che può diventare una spina nel fianco delle difese avversarie con i suoi inserimenti tra le linee.

E infine grande attenzione dovrà avere la Juve Stabia anche sui calci piazzati in cui il Cesena è molto abile a creare pericoli nell’area di rigore avversaria. Non a caso diversi gol del Cesena in questo campionato sono venuti proprio a seguito di calci piazzati.

Il modulo 3-4-1-2 di mister Toscano e lo score del Cesena.

Nel 3-4-1-2 del Cesena gli interpreti più utilizzati da mister Toscano sono i seguenti: Pisseri in porta; linea difensiva a tre composta da Pieraccini, Prestia e Silvestri ex Avellino; a centrocampo da destra a sinistra, Adamo, anche lui ex Avellino, oppure Pierozzi, Francesconi, Varone e Donnarumma; sulla trequarti Berti di supporto alle due punte che possono essere Kargbo, ex Crotone, e il giovane ma affermato bomber Sphendi.

Il Cesena ha conquistato 96 punti (eguagliato come detto il record storico del Catanzaro) con 80 gol fatti (migliore attacco della Serie C) e 19 subiti (seconda migliore difesa d’Italia).

In casa sono stati 53 i punti conquistati frutto di 46 gol fatti e solo 7 subiti.

Fuori casa invece sono stati 43 i punti con 34 gol e 12 subiti.


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