T
erzo pareggio consecutivo per la Juve Stabia, che sbatte sulla Carrarese di Calabro, con cui la sfida si chiude a reti bianche.Più vicini i gialloblù alla vittoria, sfiorata con il solito Adorante ma sulla cui strada verso la rete c’era un Bleve in versione superman.
PODIO
Punti Chiave Articolo
Medaglia d’oro: ancora ad Andrea Adorante, fulcro e punto di riferimento di tutta la Juve Stabia.
Anche in una gara sporca, l’ex Triestina si costruisce praticamente da solo tre nitide occasioni da gol.Per due volte Bleve si supera per dirgli di no mentre nel finale, dopo il dribbling di tacco del numero 9, la sua rasoiata esce di pochissimo con Bleve ormai battuto.
Medaglia d’argento: a Cristian Pierobon, ormai elemento cardine del centrocampo.
Il rientro, interessante anche a Carrara, di Leone non intacca la posizione del numero 10, democratico nell’alternare quantità e qualità.Emblema della sua gara, il dribbling (anche per lui di tacco) con cui si libera sulla fascia sinistra nei pressi del centrocampo, portando poi palla fino all’area carrarese per poi smistarla bene.
Uno strappo che la dice lunga sulla fiducia dell’ex Verona.
Medaglia di bronzo: a Marco Varnier, sempre impeccabile ed elegante in marcatura.Quando il fisico e la condizione lo supportano, il 24 potrebbe tenere lezioni di difesa per come è in grado di gestire gli attaccanti avversari.
Con lui l’assetto arretrato guadagna di sicurezza e stabilità ma, purtroppo, il timore di qualche acciacco è sempre dietro l’angolo.Da gestire e preservare come una cabrio d’epoca, che regala grandi soddisfazioni ma la cui manutenzione deve essere sempre puntuale.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Federico Zuccon, che entra in un momento delicato della gara con un po’ troppa indecisione.
Da lui ci si aspetta tanto perché ha già esperienza in Serie B, proviene dal vivaio eccellente dell’Atalanta e ha anche trascorso con gli azzurrini; per questo la sua gestione di palla non convince, tanto da perdere nel finale il sanguinoso pallone che regala alla Carrarese il pericoloso angolo sul quale si chiude la gara.
Medaglia d’argento: a Davide Buglio, capitano inevitabilmente in affanno.Non ha praticamente mai tirato il fiato e si vede.
Non manca la consueta generosità senza però la lucidità tipica dell’ex Siena.Sostituito anzitempo anche a causa dell’ammonizione.
Medaglia di bronzo: a Leonardo Candellone, che entra con spirito ma senza incidere sulla gara.
Per quanto dia il meglio in termini di aiuto alla squadra e generosità, il 27 è un attaccante e a volte rischiamo di dimenticarlo.Deve puntare alla porta avversaria e stare a lei (e ad Adorante) più vicino.