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Castellammare di Stabia

Ignazio Abate: Dall’alba De Laurentiis al tramonto di Berlusconi, oggi alla guida della Juve Stabia

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Un intreccio di destini nel calcio italiano.La carriera dell’attuale tecnico della Juve Stabia, Ignazio Abate, si snoda attraverso due ere iconiche del mondo pallonaro italiano: quella della rinascita del Napoli con Aurelio De Laurentiis e quella degli ultimi fasti del Milan di Silvio Berlusconi.Un percorso che oggi lo porta a Castellammare di Stabia con l’ambizione di costruire un nuovo capitolo di successo.Sembra quasi la trama di un film ma è la pura realtà di una carriera vissuta ad alti livelli.

Correva la stagione 2004-2005 e un giovane Ignazio Abate, promettente talento del settore giovanile del Milan, veniva mandato a “farsi le ossa” in un San Paolo ribollente di passione.Era il primo Napoli dell’era De Laurentiis, una società appena rinata dalle ceneri del fallimento e ripartita dalla Serie C1 con il nome di Napoli Soccer.Un’annata travagliata, iniziata sotto la guida di Gian Piero Ventura e conclusasi con Edy Reja in panchina.Quel Napoli, pur forte, pagò una partenza ad handicap e nonostante una grande rimonta vide svanire il sogno della promozione immediata nella cocente finale play-off contro i rivali dell’Avellino.

A decidere quella sfida fu un uomo che in Irpinia è ancora oggi una leggenda, Raffaele Biancolino, il cui nome a Castellammare evoca invece ricordi meno dolci.Per il giovane Abate fu un’esperienza formativa, intensa, conclusasi con una beffa atroce che però fu il preludio alla gloriosa risalita del club partenopeo fino ai vertici del calcio italiano ed europeo, con le Coppe Italia vinte da Mazzarri e Benitez e lo storico scudetto dell’era Spalletti e Conte.Se quelli furono i primi, incerti passi della gestione De Laurentiis, gli anni successivi per Abate coincisero con gli ultimi scintillanti trofei di un’altra presidenza che ha segnato un’epoca: quella di Silvio Berlusconi al Milan.Il “Cavaliere di Arcore”, insieme al fido Adriano Galliani, ha scritto pagine indelebili della storia rossonera, costruendo cicli vincenti e indimenticabili.

Dal Milan degli olandesi di Sacchi, a quello invincibile di Capello, fino alla squadra stellare di Ancelotti, capace di dominare in Italia, in Europa e nel mondo.Ignazio Abate ha vissuto l’ultima fase di questa epopea, quella in cui il “Diavolo” riuscì a conquistare lo Scudetto nella stagione 2010-2011 e la Supercoppa Italiana nel 2011.Furono gli ultimi acuti di una gestione leggendaria, prima di un lento declino che si rispecchiava, quasi in contemporanea, nella fine del ciclo vincente dell’Inter di Massimo Moratti.Abate fu protagonista di quegli anni, testimone diretto del crepuscolo di un’era d’oro per il calcio milanese e italiano.

Oggi, la carriera di Ignazio Abate apre un nuovo, stimolante capitolo.Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo e aver intrapreso con successo la carriera di allenatore nelle giovanili del Milan, è stato scelto per guidare la Juve Stabia.Una piazza reduce da una stagione trionfale, una vera e propria “favola” culminata con l’accesso ai play off promozione in A.Abate ha avuto la fortuna di crescere sotto l’egida di due Presidenti, De Laurentiis e Berlusconi, che non hanno solo costruito grandi squadre ma hanno saputo dare lustro all’intero movimento calcistico nazionale.

Storie incredibili già scritte ma ora per Abate è il momento di scriverne di nuove.Il Presidente delle Vespe, Andrea Langella, ha dimostrato ambizione e passione, riportando entusiasmo a Castellammare.La speranza della tifoseria gialloblù è che l’esperienza e la mentalità vincente maturate da Abate in contesti così prestigiosi possano essere il motore per consolidare la Juve Stabia da “favola” a meravigliosa realtà del calcio italiano.

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