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Inizia l’era Inzaghi all’Inter: conferenza e presentazione ad Appiano Gentile

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MILANO – Inizia oggi la conferenza di presentazione di Inzaghi all’Inter. Dall’addio alla Lazio alla situazione finanziaria, passando per cessioni, acquisti e i primi paragoni con Conte. Ecco il contenuto della conferenza stampa.

Inizia l’era Inzaghi all’Inter: conferenza e presentazione ad Appiano Gentile

Domanda: «Dopo tanti anni alla Lazio, oggi inizia una nuova sfida. Che sensazioni prova?»
Inzaghi: «Da parte mia c’è grandissimo entusiasmo per questa nuova avventura. Ho grandissime motivazioni. So che davanti a me si prospetta un lavoro importante, ma è una bellissima sfida. Ausilio, Zhang e Marotta mi hanno dimostrato grande motivazione nel volermi. Troveremo gruppo e società forti e tantissimi tifosi che ci saranno vicini»

Domanda: «nelle ore che hanno portato all’accordo, considerando il dialogo con la Lazio e che ha lasciato casa. Che cosa ha significato per lei?»
Inzaghi: «le motivazioni che mi hanno dato la spinta per cambiare. Ho trovato persone qui che in 4-5 giorni mi hanno fatto capire di volermi a tutti i costi. È una sfida stimolante. Ci saranno difficoltà, tante squadre forti contro di noi. Ma siamo l’Inter e faremo di tutto per difendere lo Scudetto. Faccio i complimenti alla società, a mister Conte e ai ragazzi

Inzaghi: «L’Inter mi ha promesso che la squadra resterà competitiva.»

Domanda: «Come si può rinforzare in un momento come questo? Come fare un mercato per una squadra competitiva?»
Inzaghi: «Penso che in questo momento in pochi si sono mossi. Il mercato è lungo e delicato per tutte le squadre. Mi era stata prospettata la partenza di Hakimi, ma la società mi ha promesso che la squadra resterà competitiva. C’è confronto quotidiano con il direttore. Sappiamo dove intervenire. Il nostro obiettivo è difendere lo scudetto appena vinto. Fare un percorso migliore in Champions League.»

Domanda: «Come ha trovato Lukaku?»
I: «Romelu l’ho sentito diverse volte. Adesso era deluso per l’eliminazione col Belgio. È una garanzia e l’ha dimostrato sul campo. In questi due anni è stato assecondato nel migliore dei modi dai suoi compagni di squadra

Inzaghi: «Con Eriksen ho parlato prima dell’Europeo. Sono dispiaciuto, ma ora deve riposarsi. Lo aspetterò a braccia aperte»

Domanda: «Volevo chiederle di Eriksen, le ha parlato?»
I: «ho parlato con Eriksen prima che cominciasse l’Europeo. Mi è dispiaciuto tantissimo. Contavo su di lui. È un giocatore dell’Inter e la società gli ha messo a disposizione tutto. Nel frattempo è stata tempestiva a prendere Calhanoglu. Christian ora deve riposarsi. Io lo aspetterò a braccia aperte.»

Domanda: «L’Inter è stata pensata intorno alla figura di Conte. Volevo chiedere in cosa c’è continuità e in cosa c’è discontinuità?»
I: «Dovrò cercare di dare continuità ad un lavoro che si è concluso con lo Scudetto. Voglio dare competitività e continuità. Quando si cambia, solitamente i calciatori hanno grandissime motivazioni. Il mio compito è raggiungere quegli obiettivi

Domanda: «Qual è la prima caratteristica che vorrà vedere nella sua squadra?»
I: «Voglio una squadra intensa, sempre dentro la partita. Le partite sono fatte di episodi e una squadra forte è quella che reagisce all’episodio. L’intensità è la prima cosa, poi non abbattersi quando qualcosa non va per il verso giusto»

Inzaghi: «Dopo 251 partite avevo bisogno di cambiare»

Domanda: «Cosa l’ha convinta dell’Inter?»
Inzaghi: «In questi anni ci sono state richieste, ma non era ancora il momento, perché a Roma si stava lavorando bene. Dopo 251 partite era venuto il momento di cambiare. Quando c’è stata l’Inter non ci ho pensato e ho accettato subito.»

Domanda: «Come si può fare meglio in Champions League?»
Inzaghi: «Passare il girone è un obiettivo dell’Inter. Non è riuscito nelle scorse stagioni. L’ho fatta con la Lazio. E’ una competizione difficilissima. Altre squadre hanno sentito di meno i problemi finanziari, si sono rafforzate, ma noi faremo altrettanto, sapendo che sarà dispendioso giocare ogni tre giorni. Ci faremo trovare pronti.»

Domanda: «Quando si viene qua all’Inter è l’enorme pressione. Qual è il tuo rapporto con la pressione?»
Inzaghi: «A Roma è stata una bella palestra. Ci sono pressioni per chi fa questo lavoro. Mi piacciono le sfide. Altrimenti non avrei accettato questa offerta dopo lo Scudetto. E’ una grandissima sfida per me. So che avrò l’appoggio di una società. Ci saranno difficoltà, ma dovremo essere bravi a compattarci e trarre vantaggio dalle difficoltà

Marotta: «riaprire gli stadi potrebbe incentivare le persone a vaccinarsi»

Domanda: «avete visto riscontri sulle capienze dello stadio?»
Marotta: «il dialogo è la cosa migliore. La Lega e le società si stanno tutelando per avere un rapporto con il governo perché si arrivi a un’apertura. Le condizioni sono di una nazione con milioni di vaccinati. Potrebbe essere lo spot per invogliare la gente a vaccinarsi per creare una linea preferenziale a chi è vaccinato. Si dovrebbe riaprire: non sappiamo se parziale o totale. Sarebbe un successo: immaginare di giocare senza pubblico è desolante; come Inter abbiamo visto 100 milioni in meno nella vendita dei biglietti.»

Domanda: «ci racconta cosa è successo la notte dove eri allenatore della Lazio; è vero che aveva dato la sua parola a Lotito?»
Inzaghi: «Nella vita vanno fatte delle scelte. Ho incontrato Lotito e lo ringrazierò sempre. E’ un grande presidente. Si era chiuso un ciclo. Sono stato a cena con lui, come succede in tutte le famiglie. Mi ero preso del tempo per decidere, ma il mattino ho scelto di cambiare e la prima persona che ho avvisato è stata Lotito»

Inzaghi: «Ho promesso ai tifosi che daremo il massimo»

Domanda: «Qual è il primo obiettivo?»
Inzaghi: «Il mio obiettivo è dare continuità. So che sono venuto in una squadra come l’Inter che ha dovuto cedere un giocatore fondamentale, ma so che son venuto in una squadra con grandi giocatori e tifosi. I rappresentanti della curva li ho incontrati. Vogliono vedere che diamo tutto in campo. E io ho promesso loro che sarà fatto.»

Domanda: «Calhanoglu può essere come Luis Alberto?»
Inzaghi: «Penso di sì, perché ha caratteristiche simili. E’ di qualità, quantità, bravo sui piazzati. C’era nella mia testa da tempo. E’ chiaro che Eriksen è fortissimo e importantissimo. Abbiamo deciso di puntare su Calhanoglu e ci sarà grande soddisfazione»

Domanda: «cosa mi dice su Dimarco e Perisic?»
Inzaghi: «Dimarco ha fatto molto bene a Verona. E’ cresciuto qui ed è motivo d’orgoglio. Adesso come tutti gli altri valuterò. E’ chiaro che ci puntiamo. Su Perisic, ha fatto quel ruolo lo scorso anno, è molto importante. Ha appena finito l’europeo, ora è in quarantena per covid, ma lo aspetto e farà molto bene»

Domanda: «in ottica rafforzamento squadra, c’è già qualche nome? qualcuno incedibile?»
Inzaghi: «Il mercato è in continua evoluzione. Insieme alla società stiamo vedendo di migliorare la rosa, ma cercheremo di farlo nel modo migliore. I convocati sono tutti nostri giocatori e saranno valutati da me e dal mio staff per fare una rosa competitiva»

Inzaghi: «Auguro a Lautaro, Barella e Bastoni di vincere le loro finali con le nazionali»

Domanda: «Le finali internazionali di Barella, Bastoni e Lautaro possono essere un valore aggiunto?»
Inzaghi: «Penso di sì. Già sono vincenti, perché hanno vinto lo Scudetto. In una rosa più ce ne sono meglio è. Sono contento per Barella e Bastoni e la loro finale all’Europeo. E sono contento per Lautaro, l’ho sentito e gli auguro di vincere, così come lo auguro a noi italiani

Domanda: «Sensi può essere importante?»
Inzaghi: «Penso di sì. Ho grande fiducia e stima in lui. E’ molto intelligente. Ho parlato con lui, sa della mia stima. Ha avuto tantissimi problemi e dovremmo essere bravi nell’allenarlo nel migliore dei modi. Sarà una grande risorsa.»

Si conclude qui la conferenza stampa di presentazione di Inzaghi all’Inter. Domani comincia la nuova stagione. Ancora tanti gli assenti per via degli impegni internazionali. Barella e Bastoni sono impegnati nella finale dell’Europeo con l’Italia. L’Argentina di Lautaro affronterà il Brasile nella finale della Copa America.


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