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n’atmosfera carica di emozione ha avvolto il Salone Sistino dei Palazzi Apostolici, dove la rassegna “PAROLE APERTE”, in collaborazione con EDITOR COMMUNICATION, ha esplorato il tema del silenzio in tutte le sue sfaccettature. L’evento, tenutosi nel cuore del Vaticano, ha catturato l’attenzione del pubblico, offrendo una serata di profonda riflessione e arte.
Un’occasione speciale
La serata è stata resa ancora più significativa dalla presenza di Mons. Vincenzo Zani, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, che ha ricordato il dodicesimo anniversario dell’elezione di Papa Francesco, accompagnando il ricordo con una preghiera per la sua salute.
Il silenzio protagonista
Il vero protagonista della serata è stato il silenzio, analizzato nelle sue molteplici dimensioni: meditazione, accoglienza, riservatezza, reticenza e persino disagio. Gli interventi di relatori di alto livello hanno guidato il pubblico in un viaggio interiore. Padre Pierluigi Giroli, Rettore della Basilica di San Carlo al Corso, ha illustrato l’opera di Clemente Rebora, evidenziando il silenzio come strumento di contrasto al caos moderno.
Arte e spiritualità
Un momento culminante è stata la prima recitazione pubblica del poema “SCUOLA DI SILENZIO”, scritto dal Cardinale José Tolentino de Mendonça e interpretato dall’attore Emmanuel Casaburi, con l’accompagnamento musicale di Letizia Zilocchi. La proiezione del cortometraggio “SIGMA” del regista armeno Aram Manukyan ha ulteriormente arricchito la serata.
Riconoscimenti e risonanza mediatica
L’evento ha avuto una vasta eco sui media vaticani, grazie alla trasmissione in streaming che ha permesso a un pubblico più ampio di partecipare. Inoltre, sono stati conferiti prestigiosi riconoscimenti a Giuseppe De Rita, fondatore del CENSIS, e Marcello Zeppi, Presidente del Montecatini Film Festival, per il loro impegno nella promozione della pace.
Un successo organizzativo
Il successo della serata è stato reso possibile dall’impegno di Roberto Coppola, event manager della rassegna, che ha saputo trasformare un tema intangibile in un’esperienza memorabile. “PAROLE APERTE” continua a stupire, dimostrando la capacità di intrecciare cultura, fede e arte in modi sempre nuovi e affascinanti.
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