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Castellammare di Stabia

Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa: Dalle officine borboniche alla memoria delle ferrovie. Fotogallery

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Sul mare del Golfo di Napoli, in un contesto paesaggistico straordinario, tra il mare, il Vesuvio e isole all’orizzonte.

Fra il quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio e i comuni di Portici e San Giorgio a Cremano, si trova il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.

Un luogo che più che un semplice museo è un vero e proprio monumento all’industrializzazione ferroviaria italiana, alle origini della ferrovia in Italia, e alla storia tecnica e sociale che ha accompagnato il Paese.

Le origini e la sede: un contesto storico di rilievo

Le officine che oggi ospitano il museo nacquero per volontà di Ferdinando II di Borbone nel 1840, come “Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive”, nel Regno delle Due Sicilie.
Questo sito fu scelto perché adiacente alla prima linea ferroviaria italiana, la tratta Linea Napoli–Portici, inaugurata il 3 ottobre 1839.
In questo modo, Pietrarsa diventa testimonianza non solo del trasporto ferroviario, ma anche della nascita dell’industria meccanica italiana.
Il museo oggi occupa un’area di circa 36.000 metri quadrati, di cui circa 14.000 coperti.

La collezione e le esperienze di visita

La collezione del museo comprende oltre 55 rotabili storici (locomotive, carrozze, automotrici) disposti negli antichi padiglioni dell’opificio borbonico.
Il percorso museale consente un viaggio dal 1839 fino agli anni ’80 del Novecento: dalla locomotiva a vapore al diesel, dall’elettromotore agli automotori, e anche plastici e modelli ferroviari.
Un esempio significativo: la riproduzione della locomotiva Bayard, gemella della “Vesuvio” che trainò il convoglio inaugurale della linea Napoli-Portici.
Sono previste modalità di visita interattive: realtà aumentata, esperienze multimediali per vivere “in prima persona” la storia della locomotiva e del sito.

Architterura e ambiente: un museo immersivo

La sede museale è inserita in uno dei contesti paesaggistici più affascinanti della Campania: tra il mare e il Vesuvio.
Le antiche officine ottocentesche sono state restaurate e valorizzate (restauri principali tra 2014-2017) per integrarsi con gli spazi esterni, tra cui un giardino botanico (il “Giardino del Mediterraneo”) con piante provenienti da più parti del mondo.
Questa combinazione di architettura industriale d’epoca, strumenti ferroviari storici e paesaggio naturale rende la visita non solo tecnica, ma fortemente emotiva.

Un polo culturale e funzionale oltre il museo

Il Museo di Pietrarsa non è solo esposizione: è anche centro congressi, eventi, mostre, sfilate, mercatini. Gli spazi esterni (terrazza panoramica, giardino, anfiteatro) e le sale interne permettono un uso versatile.
Questa vocazione multipla lo rende un punto di riferimento per cultura, educazione, turismo industriale.

Dal 31 ottobre al 2 novembre 2025 si è tenuta la VI edizione di “Ferrovie in Miniatura”,  un appuntamento annuale con i fermodellisti che hanno esposto le loro opere nei padiglioni storici del sito.
Durante lo scorso fine settimana festivo, modelli di treni in scala di varia grandezza e plastici ferroviari sono stati ammirati in tutti gli spazi del Polo Museale della Fondazione FS.

La manifestazione, organizzata in collaborazione con la Federazione Italiana Modellisti Ferroviari, è stata arricchita da numerose iniziative che hanno coinvolto i visitatori, con workshop tematici e attività ludico-didattiche tra cui la partecipazione dei Archibugieri Trombonieri SENATORE di Cava de Tirreni.

GUARDA LA FOTOGALLERY (foto di Antonio Toscano)

 

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