EUROPEAN DIVE SHOW: Bologna dal 1° al 3 aprile. Presente la Guardia Costiera

Anche quest’anno la Guardia Costiera partecipa all'EUROPEAN DIVE SHOW, l’importante manifestazione europea della subacquea: Bologna dal 1° al 3 aprile.

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Anche quest’anno la Guardia Costiera partecipa all’EUROPEAN DIVE SHOW, l’importante manifestazione europea della subacquea: Bologna dal 1° al 3 aprile.

Alla più importante manifestazione europea dedicata al mondo della subacquea – giunta alla sua 28^ edizione – sono stati diversi gli eventi che hanno coinvolto le donne e gli uomini della Guardia Costiera.

All’interno del proprio stand istituzionale, per tutta la manifestazione, il personale della componente subacquea del Corpo ha incontrato i visitatori per condividere utili informazioni e consigli rivolti ad aumentare la sicurezza dei tanti appassionati della subacquea.

Ma non solo. Nel primo pomeriggio della giornata odierna, sul palco dell’Assosub ha avuto luogo l’evento denominato “La tecnologia per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente marino”, dove insieme a diversi partner, la Guardia Costiera si è confrontata sul ruolo sempre più determinante della tecnologia al servizio dell’ambiente.

In apertura, il Capo Ufficio Comunicazione del Comando generale della Guardia Costiera – il Capitano di Vascello Cosimo Nicastro – ha presentato i risultati dell’operazione Reti fantasma, una campagna ambientale avviata nel 2019 su mandato dell’allora Ministero dell’ambiente, oggi Ministero della transizione ecologica, che vede la Guardia Costiera coordinare tutte le attività che si svolgono lungo le coste del nostro Paese, finalizzate al recupero delle reti fantasma abbandonate volontariamente o accidentalmente sui fondali marini.

«Le reti fantasma» ha spiegato il Comandante Nicastro «rappresentano una vera e propria emergenza ambientale, non solo perché disperdono nell’habitat marino le micro-particelle sintetiche delle quali sono composte, ma anche perché costituiscono dei veri e propri “muri della morte” nei quali rimangono intrappolati molti pesci, anche di specie ittiche protette. Senza considerare, poi, il pericolo concreto che le stesse rappresentano per la sicurezza di sub e bagnanti. In circa tre anni di attività» ha proseguito Nicastro, «36 sono state le tonnellate di reti recuperate dai nuclei sub della Guardia Costiera, una quantità pari a circa 1 milione e 300mila bottiglie».

L’evento è poi proseguito con la presentazione del progetto BlueReporter, una nuova campagna ambientale promossa da Marevivo con il supporto della Guardia Costiera. Massimiliano Falleri, referente Divisione Sub di Marevivo, sul palco dell’Assosub ha spiegato la natura del progetto: monitorare e, laddove possibile, recuperare i rifiuti accumulati sui fondali. Attraverso l’app “Boating” di Navionics – già disponibile per i sistemi Android e iOS – sarà infatti possibile inviare a Marevivo le segnalazioni sulla presenza, la tipologia e la posizione dei rifiuti rilevati. Per farlo basterà scaricare l’app, creare un marker alle coordinate del punto di avvistamento e condividerlo con l’account dell’Associazione attraverso l’apposita funzione. Le segnalazioni ricevute andranno a costituire un database che Marevivo condividerà con la Guardia Costiera, partner del progetto, al fine di valutarne congiuntamente il possibile recupero.

«La difesa dell’ambiente marino rappresenta uno degli obiettivi primari della Guardia Costiera italiana» ha sottolineato il Comandante Nicastro. «La Campagna BlueReporter costituisce un importante, ulteriore, tassello verso la partecipazione e il coinvolgimento della società civile nell’attività di salvaguardia del nostro mare. Da oggi, grazie a Marevivo e alla tecnologia messa in campo dall’app “Boating”, abbiamo a disposizione un ulteriore strumento che ci permetterà di monitorare la salute del nostro mare e garantire, al contempo, la sicurezza della navigazione.”

La presenza di tanti operatori del settore è stata l’occasione per illustrare, la campagna Mare Pulito, che si svolgerà il prossimo 8 giugno in occasione della Giornata mondiale degli oceani. In quella data, come ormai da due anni a questa parte, centinaia di subacquei volontari, si immergeranno nelle darsene e nei porticcioli di diverse regioni costiere d’Italia, dando vita alla più importante giornata di pulizia dei fondali mai realizzata in Italia, organizzata dalla Guardia Costiera – che assicurerà una cornice di sicurezza alle operazioni – e dal progetto europeo Clean Sea LIFE, rappresentato sul palco dalla dott.ssa Eleonora De Sabata. Lo scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sostenibilità ambientale in difesa degli ecosistemi marini e costieri, ma anche di raggiungere obiettivi importanti e concreti, come la raccolta di rifiuti dal mare, basti pensare che, tra il 2020 e il 2021, di più di 20 tonnellate di rifiuti sono stati recuperati dai fondali marini di tutta l’Italia.

A conclusione dell’evento, è stato dato spazio al progetto “Il mare, tra passato e presente”, incentrato sulla valorizzazione del patrimonio archeologico sommerso nazionale, della cui tutela e protezione si occupa, tra le diverse funzioni istituzionali, la Guardia Costiera.

Nato da una collaborazione con il Parco archeologico di Ostia antica, questo progetto prevede la valorizzazione del patrimonio archeologico sommerso attraverso filmati realizzati dai nuclei sub della Guardia Costiera durante l’attività operativa e resi fruibili a tutti attraverso l’impiego della tecnologia della “Realtà virtuale”.

Gli spettatori potranno immergersi – attraverso l’utilizzo di visori a 360° – nelle profondità dei nostri mari, al fianco dei subacquei della Guardia Costiera, per ammirarne i tesori sommersi e conoscerne i dettagli storici, divulgati attraverso una voce narrante che accompagna il visitatore lungo il percorso virtuale.

Sul palco per l’occasione, il Capitano di Corvetta Giuseppe Giannone, Capo del Nucleo Sub Guardia Costiera di Napoli, che ha raccontato l’esperienza vissuta per realizzazione della prima immersione virtuale svolta presso il Parco Archeologico sommerso di Baia (Pozzuoli). Il Dott. Enrico Gallocchio, archeologo del Parco, presente all’evento, ha ringraziato – anche a nome del Direttore Fabio Pagano – la Guardia Costiera per questa importante iniziativa, utile per rendere ancora più accessibile e vicina alla collettività realtà di assoluto pregio culturale e storico, come il Parco di Baia.

Durante l’Eudi show tutti i visitatori avranno la possibilità di vivere quest’esperienza virtuale presso lo stand istituzionale della Guardia Costiera.​

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Cristina Adriana Botis / Redazione

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