Ci mancava il Bus dell’odio!

Con il disarmante slogan “I bambini sono maschi e le bambine sono femmine. La natura...

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Con il disarmante slogan “I bambini sono maschi e le bambine sono femmine. La natura non si sceglie” alcune associazioni integraliste cattoliche (i più noti e attivi sono CitizenGO, Family day e Generazione Famiglia) hanno annunciato che un autobus arancione girerà l’Italia propagandando un modello sociale e familiare stereotipato, che confonde la fisiologia, cioè l’essere “maschi” o “femmine”, con le sovrastrutture culturali che si sono stratificate attorno al genere, dettando ruoli definiti, immutabili e gerarchici, negando la libera scelta e legittimando violenze e sopraffazioni a partire dalla presunta “naturalità” dell’appartenenza sessuale. Ovviamente, per costoro nulla può esistere al fuori da un rigido binarismo di genere: le differenze vanno annullate. Questa, è noto, costituisce la radice di ogni fascismo.
La pervasiva azione di questi gruppi è arrivata a pretendere di compilare liste di proscrizione delle scuole in cui sia stato programmato o in cui sia previsto un intervento didattico e pedagogico volto a favorire l’estirpazione dei pregiudizi di genere e delle inaccettabili forme di discriminazione e disprezzo aventi ad oggetto omosessuali e transessuali.

Per il 29 Settembre hanno programmato di attraversare, a bordo del loro “bus arancione”, la città di Napoli, ultima tappa di un tour che culminerà in una manifestazione a Roma. Si tratta di un’iniziativa di respiro europeo. A Madrid, il sindaco ha vietato agli esponenti del movimento che osteggia la fantomatica “teoria del gender” di affiggere manifesti dal contenuto chiaramente transomofobico, e di tenere comizi, su sollecitazione delle associazioni LGBT. Anche in Italia le stesse associazioni hanno chiesto ai sindaci delle città prescelte come tappe della delirante “catechizzazione” (Firenze, Milano, Brescia, Bologna, Bari, Napoli e Roma) di negare loro ogni spazio di agibilità.
Noi lavoratori della Scuola in lotta, esprimendo la la volontà di impegnarci nella promozione di una cultura del rispetto, della perequazione dei diritti e dell’istituzionalizzazione di tutte le declinazioni dell’amore e della vita, chiediamo alle nostre istituzioni che alle pseudoargomentazioni di questi seminatori d’odio non sia concessa alcuna legittimità e che la loro triste ed intollerante propaganda venga dichiarata non gradita nella Napoli della gioiosa diversità e della ribelle libertà.
Il 29 settembre una nostra delegazione chiederà di essere ricevuta dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale di Napoli per chiedere una parola chiara in difesa della libertà di insegnamento e dell’educazione al rispetto delle differenze.
Dalle 17.30, poi, si terra in Piazza del Gesù un presidio-volantinaggio di controinformazione.
Liberi di conoscere, liberi di essere!

Questo l’evento Facebook:

https://www.facebook.com/events/536408286718317

COBAS NAPOLI
CPS (Coordinamento Precari della Scuola) NAPOLI
Lavoratori della scuola in lotta contro la 107

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