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Castellammare di Stabia

Teatro Karol: Platealmente, dal libro alla scena. Veltroni a Castellammare presenta il suo ultimo romanzo

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na serata all’insegna della cultura al Teatro Karol di Castellammare di Stabia, dove ieri sera per la rassegna “Platealmente – dal libro alla scena” si è svolto l’incontro con un autore d’eccezione, Walter Veltroni, che ha presentato il suo ultimo romanzo giallo, “Buonvino e il circo insanguinato”.

Noto politico, giornalista, scrittore e regista italiano,  nonché ex vicepresidente del Consiglio e ministro per i Beni e le attività culturali, ed ex sindaco di Roma, Veltroni oggi è editorialista per il Corriere della Sera e collaboratore della Gazzetta dello Sport.

Ad accogliere sul palco lo scrittore dalla prolifica vena narrativa il giornalista Pierluigi Fiorenza con la talentuosa attrice stabiese Federica Citarella, che ha letto alcuni passi dell’ultimo romanzo, il quinto di una serie ormai iconica, ambientata a Roma.

Tra il pubblico, con le altre autorità intervenute all’evento, il Sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Vicinanza con l’ex sindaco Salvatore Vozza, e il centrocampista della Juve Stabia Giuseppe Leone. Molti gli esponenti del mondo dell’associazionismo e della cultura.

Parlando delle motivazioni di alcune scelte, delle caratteristiche del protagonista e di altri personaggi o dell’ambientazione, l’autore ha fatto alcune osservazioni su scottanti temi sociali.

Gli spunti di riflessione partono dall’uso smodato dei Social, con conseguente isolamento tra le mura domestiche, alla deriva educativa, dalla diffusione della violenza tra i giovani alla banalizzazione del linguaggio, dallo sviluppo incontrollato dell’intelligenza artificiale ai rischi ad essa correlati.

“Il punto di passaggio è il 2007 quando arriva lo smartphone, perché diventa il regista della nostra vita. Sui Social la vita ha un codice binario: pollice su – pollice giù”. – rileva Veltroni.

“Stiamo andando verso un mondo in cui sostanzialmente non dovremo nemmeno più uscire di casa, e tutte le reti di relazioni vengono tranciate”.

Per il nostro autore, i Social trasmettono l’idea che nella vita non serve altro che mostrarsi, che non serve più studiare, impegnarsi nell’imparare un mestiere.  Veltroni rileva giustamente che nella nostra società c’è la negazione delle competenze.

Tornando al romanzo, in questo ultimo episodio della serie, Buonvino e la sua squadra devono indagare nel mondo del circo, un luogo nato per dare gioia ma che genera anche ansia, un microcosmo che riflette il malessere che attraversa la nostra società.

“Una società carica di disagi, inquietudini, violenza – basti guardare quello che è successo negli ultimi giorni “– sottolinea Veltroni.

Nel colorato tendone di un circo a Parco dei Daini a Villa Borghese, una giovane acrobata cade e muore, apparentemente per una tragica fatalità, ma Buonvino intuisce che qualcosa non va e iniziano le indagini.

Il protagonista, il Commissario Buonvino, è un personaggio che si differenzia dalla pletora di commissari che animano in genere i romanzi polizieschi.

“Ha delle caratteristiche personali abbastanza peculiari – ha affermato Veltroni – non è un investigatore con le pistole in mano, non è uno che sfonda le porte. È un personaggio malinconico e insieme divertente. È un uomo gentile e – in questi tempi di scortesia, odio, rancore – la gentilezza è trasgressiva.”

“Altro elemento che lo caratterizza sono i suoi agenti, una specie di “Magnifici 7” al contrario: chi è narcolettico, chi ci vede poco, chi è troppo robusto. Buonvino ha fiducia nel genere umano, anche verso chi sembra avere meno risorse degli altri.”

“Volevo raccontare l’inesistenza della normalità – ha commentato Veltroni – in un momento in cui si pensa che ci sia bisogno di un prototipo con cui misurare le differenze delle persone.”

“Volevo dire che non esiste né la normalità né l’anormalità, ma ognuno ha la sua specialità”: un chiaro invito alla gentilezza e all’inclusione.

Buonvino e il circo insanguinato di Walter Veltroni, edito da Marsilio, è un romanzo dalla trama avvincente e complessa che cattura l’interesse dei giallisti più esigenti.

La lucida analisi della nostra società, ci invita, inoltre, a riflettere su ciò che sta prendendo il sopravvento sulle nostre vite, per porvi rimedio, prima che si arrivi ad un punto di non ritorno.


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