PNRR. Il ministro Carfagna ha riferito in Cabina di regia sulla relazione del Dipartimento per le Politiche di Coesione. #pnrr #carfagna #coesione #sud
PNRR, al Sud sta andando oltre il 40% di risorse
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Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, è intervenuta nel corso della Cabina di regia sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che è stata presieduta a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Mario Draghi.
Per il ministro Carfagna, la riunione ha rappresentato l’opportunità di illustrare la seconda relazione di monitoraggio sull’assegnazione del 40% delle risorse del Piano al Mezzogiorno, realizzata dal Dipartimento per le Politiche di Coesione.
“La scelta di attribuire al Mezzogiorno una quota certa e misurabile delle risorse del PNRR, il 40% – spiega il ministro Carfagna – rappresenta una decisione che ha qualificato fin dall’inizio il nostro mandato e che costituisce l’atto forse più significativo di lotta alle diseguaglianze che l’Italia ha visto nell’ultimo ventennio”.
Il dato principale che emerge dalla relazione è la destinazione al Sud di 86,4 miliardi di euro, cioè il 41% delle risorse complessive del PNRR e del Fondo complementare, al netto della quota non territorializzabile.
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Un dato che attesta l’efficacia delle misure messe in campo dal governo per la riduzione dei divari territoriali, uno dei principi fondamentali del Piano.
L’esito della seconda relazione – riferita ai dati registrati il 30 giugno 2022 – conferma in gran parte il risultato emerso in occasione della prima relazione (dati al 31 gennaio 2022).
Cresce però notevolmente la quota di risorse che fanno riferimento a progetti effettivamente identificati, che passa dal 28,8% al 45,1%, in linea con la progressiva attuazione del PNRR.
In totale, si contano misure in tutto o in parte attivate per 173,3 miliardi di euro.
Si tratta quindi di un’analisi più ‘solida’, che non trascura comunque la necessità di mantenere alta l’attenzione rispetto alla ‘messa a terra’ degli investimenti ancora da finalizzare.
In particolare, elementi di criticità emergono rispetto alle difficoltà strutturali dei potenziali beneficiari (le imprese, ma anche gli enti pubblici) ad assorbire le risorse destinate al Mezzogiorno, soprattutto nelle procedure a carattere competitivo gestite a livello nazionale.
È un dato che interessa in particolare alcune limitate amministrazioni, più sensibili a questo aspetto per la propria attività.
In questo senso, la relazione sottolinea la necessità di mantenere e rafforzare gli strumenti di coordinamento e di governance esistenti, con clausole e meccanismi di salvaguardia che finora hanno dimostrato la loro efficacia.
PER APPROFONDIRE
>> La seconda relazione sulla destinazione del 40% delle risorse del PNRR al Mezzogiorno, elaborata dal Dipartimento per le Politiche di Coesione
>> L’attuazione delle misure del PNRR di competenza del ministro per il Sud e la Coesione territoriale
>> Guida agli strumenti di sostegno agli enti territoriali per l’attuazione del PNRR
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