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Castellammare di Stabia

Amedeo Colella presso la libreria Mondadori Bookstore di Castellammare di Stabia

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Amedeo Colella, noto scrittore, storico ed umorista napoletano ha presentato presso la libreria Mondadori, in Via Santa Maria dell’Orto a Castellammare di Stabia, i suoi ultimi due libri:

  • “Napoli 365 – Tutte le cose da fare a Napoli ogni giorno dell’anno”, dove l’autore spiega l’origine di vari modi di dire, di proverbi e di parole napoletane derivate dall’arabo, dal latino, dal greco, con divertenti osservazioni.
  • “I nuovissimi Quiz di NAPOLETANITÀ” per addentrarsi nella cultura napoletana in maniera semplice e divertente.

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medeo Colella, noto come il professore della napoletanità, conduce su Canale 21 la trasmissione “Nisciuno nasce ‘mparato”, diventata un vero e proprio cult, con milioni di visualizzazioni.All’incontro, moderato dal noto giornalista stabiese Pierluigi Fiorenza, era presente con Amedeo Colella il bravo musicista ed interprete campano Gianluigi Esposito.

Insieme al maestro Esposito, formato alla scuola del grande Sergio Bruni, Amedeo Colella sta portando avanti lo spettacolo “Te voglio bene assaje” sulla storia della canzone napoletana.A Castellammare questo spettacolo sarà presentato il 13 luglio 2024 presso “l’Arena Orologio” in Via Bonito, inaugurando la rassegna estiva.

L’autore ripercorre brevemente la storia della canzone napoletana dalle sue origini, nel XIII secolo, fino alla nascita della canzone classica napoletana nel 1839.

“C’è chi fa risalire la canzone napoletana a Federico II che, oltre a fondare l’Università che prenderà il suo nome, aveva attirato a Napoli artisti e studiosi da ogni angolo dell’Europa” – ha spiegato Colella.Sull’amore di Napoli per la musica non ci sono dubbi, ha sottolineato, tanto che nel corso del Cinquecento nella città nacquero ben quattro conservatori.

“La prima canzone napoletana d’autore è “Te voglio bene assaje”, testo del poeta Raffaele Sacco, che una sera a Palazzo Pandola a Piazza del Gesù, la presentò durante una festa”.

Essa ebbe un enorme successo ed ancora oggi è una delle canzoni classiche napoletane più famose al mondo.Nel corso della serata, Amedeo Colella ha raccontato altri gustosi aneddoti, mentre il maestro Esposito ha interpretato delle belle canzoni del repertorio classico partenopeo.

L’autore ha spiegato, con notevole vis comica, il significato e l’etimologia di alcune parole napoletane di difficile comprensione.Incomprensibili ai più anche le ingiurie rivolte alle donne ne “La gatta Cenerentola”, tratta dall’omonima fiaba de “Lo cunto del li cunti” di Giambattista Basile e portata in scena dal maestro Roberto De Simone.

In sala anche la bravissima attrice e cantante stabiese Anna Spagnuolo, che negli anni ’80 ha collaborato col maestro De Simone in “La gatta Cenerentola” e in altre importanti opere teatrali.Presenti all’incontro, tra altri stabiesi noti e stimati, lo scrittore Ferdinando Martino, lo storico Giuseppe Plaitano, l’atleta olimpionica Angela Procida, l’attrice e scrittrice Camilla Scala.

Nel corso della serata, la prof.ssa Anna Di Capua ha consegnato ad Amedeo Colella un regalo da parte degli Stabiesi: la riproduzione di “Diana”, un affresco rinvenuto durante gli scavi archeologici di Stabia a Villa Arianna e ora conservato al MANN.In “Napoli 365” troverete spiegati in maniera spassosa: misteri di Napoli (come la Bella ‘Mbriana e il Munaciello), devozione popolare e superstizione, eventi storici, modi di dire e tanto altro ancora.

A conclusione dell’allegra serata di musica e cultura, Amedeo Colella ha rivolto ai presenti alcune domande su argomenti vari, tratti da “I nuovissimi Quiz di NAPOLETANITÀ”.

Mille test diversi con commenti e soluzioni, “per l’ingresso alla scuola di specializzazione in napoletanità” presso “l’Università (pezzotta) Gennarino II di Napoli”.Questi due libri di Amedeo Colella sono di gradevole lettura e consigliati a chi voglia approfondire lo studio della cultura partenopea in modo simpatico e divertente.


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