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Castellammare di Stabia

Oltre il salato: l’arte dei formaggi nella pasticceria

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Il confine tra dolce e salato, nella storia della gastronomia, è sempre stato labile. L’uso del formaggio nei dessert affonda le radici nelle tradizioni contadine di tutta Europa, dove la necessità di conservare e consumare il latte in eccesso ha stimolato l’inventiva dei pasticceri. I formaggi portano in dote alla pasticceria caratteristiche strutturali insostituibili: grassi che veicolano gli aromi, proteine che danno corpo alle creme e una naturale acidità lattica che pulisce il palato e rende i dolci meno stucchevoli. Sebbene oggi il pensiero corra immediatamente a torte moderne di ispirazione anglosassone, il patrimonio di dolci a base di formaggio è vasto e comprende pilastri della tradizione regionale italiana, francese e mitteleuropea.

L’oro bianco dell’Italia: la ricotta

La ricotta, pur essendo tecnicamente un latticino e non un formaggio vero e proprio, è la regina indiscussa della pasticceria italiana, specialmente al Sud. La sua struttura granulosa ma soffice e il suo sapore neutro la rendono una tela perfetta. In Sicilia, la ricotta di pecora, più grassa e saporita di quella vaccina, è l’anima dei Cannoli e della Cassata. Qui viene lavorata con lo zucchero fino a diventare una crema vellutata, spesso arricchita con gocce di cioccolato o canditi. A Napoli, la ricotta è il cuore della Pastiera e della Sfogliatella. Nella Pastiera, unita al grano cotto e agli aromi di fiori d’arancio, crea un ripieno umido e profumato che resiste alla cottura in forno senza seccarsi. Anche al Centro e al Nord la ricotta trova spazio in crostate semplici, torte soffici da colazione o servita al cucchiaio con miele e noci, dimostrando una versatilità che attraversa l’intera penisola.

Il grasso nobile: il mascarpone

Spostandosi verso il Nord Italia, il protagonista diventa il mascarpone. Originario della Lombardia, è un formaggio ottenuto dalla coagulazione della panna. La sua percentuale di grassi molto elevata lo rende incredibilmente ricco, cremoso e avvolgente. Il suo utilizzo più celebre è senza dubbio nel Tiramisù, dove, montato con le uova e lo zucchero, crea una crema che non necessita di cottura e che sostiene la struttura del dolce. Ma il mascarpone è utilizzato anche per arricchire creme al burro, per farcire panettoni o semplicemente servito come crema di accompagnamento per dolci da forno secchi come la sbrisolona mantovana. La sua dolcezza naturale richiede pochissimo zucchero aggiunto, permettendo di creare dessert equilibrati e voluttuosi.

L’icona internazionale: il formaggio spalmabile

Nel panorama globale, quando si parla di formaggio nei dolci, il riferimento immediato è al cream cheese o formaggio fresco spalmabile, l’ingrediente base della cheesecake. Questo dolce, sebbene abbia antenati nell’Antica Grecia, è diventato il simbolo della pasticceria americana, in particolare nella sua versione New York style. In questa preparazione, il formaggio spalmabile viene mescolato con uova, zucchero e panna acida per creare una massa densa e liscia che viene cotta lentamente in forno, spesso a bagnomaria. Il risultato è una torta dalla consistenza compatta ma scioglievole, con un gusto inconfondibile dato dalla nota acidula del formaggio che contrasta con la base croccante di biscotti. Esistono infinite varianti di questo dolce, incluse quelle senza cottura, dove il formaggio è alleggerito con panna montata e stabilizzato con gelatina, creando dessert più simili a mousse, perfetti per la stagione calda.

Tradizioni europee a confronto

Oltre all’Italia e agli Stati Uniti, l’Europa vanta una grande tradizione di torte al formaggio.

  • In Francia: Si utilizza spesso il fromage blanc, un formaggio fresco magro, per realizzare torte leggere e aeree, talvolta simili a sufflè;

  • In Germania e Austria: La Käsekuchen utilizza il Quark, un formaggio fresco a pasta molle dal sapore acidulo. Questa torta risulta spesso più alta e soffice della controparte americana, grazie all’aggiunta di albumi montati a neve nell’impasto;

  • In Spagna: Recentemente ha guadagnato fama mondiale la torta al formaggio basca, o San Sebastian cheesecake. Questa versione si distingue per essere cotta ad alta temperatura, ottenendo una superficie molto scura, quasi bruciata e caramellata, mentre il cuore rimane morbido e quasi liquido. Utilizza una miscela di formaggi freschi e panna per ottenere la sua texture unica.

Abbinamenti e possibilità creative

L’uso del formaggio nei dolci apre a possibilità di abbinamento sofisticate. La base lattica si sposa perfettamente con la frutta, in particolare quella rossa, lamponi, fragole, frutti di bosco, la cui acidità richiama quella del formaggio. Funziona altrettanto bene con elementi croccanti come frutta secca, noci, pistacchi, mandorle, o con il cioccolato, sia fondente che bianco. Inoltre, i dolci al formaggio si prestano all’uso di spezie e aromi: la vaniglia è un classico, ma anche la scorza di agrumi, la cannella, lo zenzero o persino erbe aromatiche come il timo e il basilico possono essere utilizzate per creare dessert gourmet che sorprendono il palato.

In sintesi

L’uso del formaggio nei dolci è un’arte che valorizza le proprietà uniche dei latticini: cremosità, grasso e acidità. Dalla tradizione italiana della ricotta e del mascarpone, pilastri di dolci iconici, fino al fenomeno globale della cheesecake basata sul formaggio spalmabile, ogni cultura ha declinato questo ingrediente secondo il proprio gusto. Che sia cotto o crudo, il formaggio conferisce ai dessert una complessità di sapore e una texture che zucchero e farina da soli non potrebbero mai raggiungere.

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