Studentesse americane violentate a Firenze: Carabiniere condannato, collega rinviato a giudizio

Studentesse americane violentate a Firenze: Carabiniere condannato, collega rinviato a giudizio Condanna a 4 anni...

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Studentesse americane violentate a Firenze: Carabiniere condannato, collega rinviato a giudizio

Condanna a 4 anni e 8 mesi per l’ex appuntato dei carabinieri, Marco Camuffo, accusato di violenza sessuale aggravata per aver abusato di una studentessa americana di 21 anni. Questa la decisione del giudice del tribunale di Firenze, Fabio Frangini, al termine dell’udienza preliminare che si è svolta oggi, giovedì 11 ottobre. Per lui la pm Ornella Galeotti aveva chiesto 5 anni e 8 mesi.  Il suo collega di pattuglia, P. Costa è stato invece rinviato a giudizio con le identiche accuse nei confronti di un’altra giovanissima studentessa americana. Per lui il processo inizierà il 10 maggio 2019.
I fatti risalirebbero alla notte fra il 6 e il 7 settembre 2017. I due carabinieri erano stati inviati alla discoteca Flo al piazzale Michelangelo per sedare un litigio e lì avevano incontrato le due amiche straniere, appena arrivate in Italia per un corso di studi, e si erano offerti di accompagnarle a casa sull’auto di servizio. Al portone, invece di salutarle, erano entrati con loro e ciascuno dei due si era appartato con una delle ragazze, forse convinti di averle incantate con il fascino della divisa. Ma pochi minuti dopo essere entrate in casa le due studentesse chiamarono disperate la loro tutor denunciando di essere state violentate. Lo scorso 12 maggio i due carabinieri erano stati destituiti dall’Arma.
Marco Camuffo, difeso dagli avvocati Cristina Menichetti e Filippo Viggiano, aveva chiesto di essere giudicato in abbreviato, rito che prevede automaticamente lo sconto di un terzo della pena. La pm aveva chiesto poi il rinvio a giudizio di Pietro Costa, difeso dagli avvocati Andrea Gallori e Giorgio Carta. L’udienza davanti al giudice Fabio Frangini, iniziata questa mattina, aveva visto gli interventi delle parti civili e delle difese. Marco Camuffo è stato presente in aula e ha fatto una dichiarazione spontanea. Ha detto che non era stata sua, ma del collega, la decisione di accompagnare a casa con l’auto di servizio le due studentesse conosciute alla discoteca Flo in piazzale Michelangelo. Aggiungendo che la ragazza con cui poi ebbe un rapporto sessuale sulle scale del palazzo in cui abitava con l’amica non aveva detto no ai suoi approcci. La ragazza, invece, ha spiegato sin dal primo momento che era spaventata, considerato anche che l’uomo aveva la pistola.

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