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Invasione di cavallette in terra e di meduse luminose in mare: altro?

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Mancavano e sono puntualmente arrivate anche le ultime (si spera) piaghe: Invasione di cavallette in terra e di meduse luminose in mare. Serve ancora altro per capire?

Invasione di cavallette in terra e di meduse luminose in mare: altro?

Certo che siamo proprio in gamba, non ce ne perdiamo una e da sempre lavoriamo per meritarcele. In primis: infezioni, clima, atmosfera! Ora le cavallette e le Meduse urticanti!

In premio per la nostra (in)operatività, oltre alla siccità, ai ghiacciai che spariscono, ai mari che si innalzano cancellando intere zone, agli uragani e tant’altro, ecco, fresca fresca, l’ultima piaga per la quale tanto abbiamo “lavorato”, non operando, in decenni:

l’invasione delle Cavallette in terra e delle Meduse urticanti in mare!

I no Laqualunque, sempre pronti ad andare addosso a quanti, da scienziati, lanciano i vari allarmi man mano che si presentano (o rischiano di presentarsi) dicevano:

Mancano solo le Cavallette in terra e le Meduse in mare!,

intendendo così rendere una plastica idea di quelle che, sempre e comunque, per loro, per i no Laqualunque appunto, è una chiara ed evidente esagerazione a prescindere dal contesto.

Ovviamente: Chiara ed evidente per loro perché così aveva loro detto il salumaio o il sapientone del gruppo. Mica come è per gli altri ottusangoli come gli altri che si bevono quello che dicono gli specialisti dei vari settori.

Insomma: per loro è sempre l’uno vale uno, a prescindere! Competenza, studi, esperienze? Tutte quisquiglie, tutte cose secondarie ed opinabili!

Ebbene, ora che sono arrivate anche le cavallette e le meduse che mancavano, seguite dalle zanzare tanto per non farci mancare nulla, che diranno?

Sono proprio in trepidante attesa per scoprire la nuova verità che ci racconteranno!

Intanto però noi, gli ottusangoli, mica i No Laqualunque, continuiamo a sentirci sempre più in pericolo e a rischio visto che:

  • manca l’acqua (ma diranno che xx anni, o secoli, fa c’è già stato qualcosa di simile),
  • il clima e le temperature sembrano impazzite (anche qui: ma non è la prima volta!) ed ora ecco giunta anche la piaga delle cavallette che stanno invadendo interi territori, Regioni, e non solo in Italia.

Restando in Italia, sulla terra, la Sardegna è balzata alla Cronaca per essere, in pratica, in balia delle Cavallette.

Secondo Coldiretti, che ha proposto un piano di contrasto, potrebbero diventare oltre 50 mila gli ettari infestati sull’isola.

Provando ad anticipare i no Laqualunque, è d’uopo segnalare che, di fatto, nel 2019, il flagello endemico delle cavallette si è già ripresentato dopo una lunga pausa, ma gli ettari “invasi”, allora, erano appena 2 mila: oggi, solo in Sardegna, sono già 25.000 e la Coldiretti afferma che potrebbero diventare, facilmente, anche 50.000.

Ad ora, di sicuro c’è che sciami di milioni di cavallette stanno divorando i raccolti delle campagne della provincia di Nuoro:

  • da Noragugume a Bolotana, e poi
  • Illorai,
  • Olzai,
  • Teti,
  • Sarule,
  • Sedilo,
  • fino alla confinante Barbagia di Nuoro, a Ottana, nella cui piana si trova probabilmente l’epicentro dell’invasione

Coldiretti Nuoro Ogliastra ha proposto un piano in più fasi che permetterebbe di stroncare e prevenire l’invasione entro un anno, anche con la disponibilità dei propri soci ad arare per tempo i terreni dove le locuste depongono le uova.

Se non s’interviene subito, a cominciare da un’adeguata perimetrazione, anche con l’uso di droni, da concludere entro settembre, – avverte l’organizzazione di categoria – le cavallette potrebbero dilagare su un territorio quasi doppio rispetto a quello in cui già pullulano a milioni.

Sempre la Coldiretti sottolinea che le Cavallette, essendo polifaghe, colpiscono non solo le coltivazioni in campo ma anche orti e giardini provocando una vera catastrofe biologica che sta mettendo in ginocchio centinaia di aziende ed allevamenti che in pochi giorni vedono sparire il foraggio necessario per gli alimenti costringendoli ad ulteriori spese per l’acquisto del mangime.

E non finisce qui!

Anche in mare è giunta una fastidiosa invasione: quella delle Meduse luminose

Spostandosi a est, infatti, e dando un’occhiata ai mari, le cose non sembrano andare molto meglio:

  • nelle acque del versante ionico del Salento, in Puglia, infatti, è stata rilevata la presenza delle cosiddette meduse luminose, il cui nome scientifico è Pelagia noctiluca.

Questo tipo di meduse, dotate di una particolare luminescenza che le rende visibili anche di notte, possiedono otto lunghissimi tentacoli molto sottili che posso raggiungere anche i 2 metri di lunghezza e sono altamente urticanti, anche per gli esseri umani.

Solitamente queste meduse sono tipiche dei mari caldi e dei climi tropicali: come riportano diverse testate giornalistiche, secondo alcuni esperti si tratta di un fenomeno raro ma ciclico, che sparirà in poco tempo, per altri uno dei segni inequivocabili del cambiamento climatico.

Finito qui? Ma proprio no!

Cavallette e Meduse, ma non solo!

C’è da annotare anche la diffusione di insetti alieni in Italia che causano danni per almeno un miliardo all’anno all’agricoltura con gravissimi effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico:

  • dalla cimice asiatica al batterio della Xylella,
  • dalla Popillia japonica alla Drosophila suzukii,
  • dal cinipide galligeno che ha fatto strage di castagni al punteruolo rosso che ha decimato le palme.
Il perché di queste proliferazioni ed invasioni.

Le condizioni climatiche agevolano uno sviluppo anomalo di questi esseri.

A favorirne l’invasione sono gli effetti di un 2022 che, con un inverno mite, precipitazioni praticamente dimezzate, e temperature superiori di 0,5 gradi rispetto alla media, cominciano a rendere sempre più evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici che, a livello globale, favoriscono anche il ritorno anomalo di “invasioni bibliche” in molti continenti a punteggiare siccità e clima sempre più caldo.

Che dire: staremo a vedere e a ripeterci

Io speriamo che me la cavo

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Invasione di cavallette in terra e di meduse luminose in mare: altro? /Stanislao Barretta / Redazione

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