Incontro con l’autore:” Intelligenze inquietanti. Come gli algoritmi ci stanno cambiando” di Sergio Troiano

La nostra recensione sul saggio di Sergio Troiano sulle intelligenze artificiali presentato a Castellammare di Stabia

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A guidarci nella comprensione “dell’universo alieno” delle intelligenze artificiali, composto di algoritmi, chip e microprocessori, l’illuminante saggio “Intelligenze inquietanti. Come gli algoritmi ci stanno cambiando” di Sergio Troiano.

Quasi tutti i giorni sentiamo parlare di Intelligenza Artificiale con le sempre nuove e inaspettate applicazioni in vari ambiti: dalla medicina alla robotica, dai trasporti alla formazione, dall’industria allo spettacolo, con esiti impressionanti.

Questa nuova tecnologia è in grado di migliorare la vita del genere umano ma, quanti tra noi sanno realmente che cosa sia l’Intelligenza Artificiale? Quanti sono a conoscenza dei rischi ad essa correlati?

Sergio Troiano

Esperto in sviluppo locale, marketing, formazione e orientamento professionale, Sindaco di Gragnano dal 1993 al 1999, il dott. Troiano tratta un argomento complesso come quello dell’Intelligenza artificiale in modo chiaro, completo e facilmente comprensibile.

Il libro, presentato mercoledì 24 gennaio presso la Libreria Mondadori in Via S. Maria dell’orto e giovedì 25 gennaio scorso presso l’Associazione culturale “L’incrocio delle idee” in Via Gesù 29 a Castellammare di Stabia, ha suscitato notevole interesse.

Intervistato dal giornalista Pierluigi Fiorenza presso la Libreria Mondadori, Sergio Troiano, nel presentare il suo saggio, ha catalizzato l’attenzione del folto pubblico intervenuto, esponendo argomenti complessi con grande competenza e sinteticità espositiva.

ChatGPT una delle intelligenze artificiali

Oggetto dello studio è ChatGPT, una mente artificiale, la prima di una nuova famiglia di macchine, un “prototipo di gemello digitale del nostro cervello”, che conosce praticamente tutto lo scibile umano.

Una macchina talmente potente che qualcuno crede che “potrebbe diventare l’ultima grande invenzione fatta dal genere umano”.

Nella prima parte del libro l’autore descrive il funzionamento di ChatGPT, una macchina inquietante in grado di rispondere a qualsiasi tipo di quesito, e spiega perché con essa sia iniziata una nuova era:

“L’intelligenza artificiale di GPT è un’intelligenza ‘generativa’ e significa che non utilizza risposte preconfezionate e non si limita a rispondere a poche domande o a risolvere un particolare problema”.

“Il passaggio successivo – spiega l’autore – è l’Intelligenza generale, una macchina capace di fare tutto quello che l’uomo fa, passaggio previsto tra trent’anni, ma che oggi si crede possa arrivare tra appena due anni.”

 

 

Seconda parte del saggio “Intelligenze inquietanti. Come gli algoritmi ci stanno cambiando”

Nella seconda parte del saggio lo studioso ripercorre le tappe del rapido sviluppo di questa nuova tecnologia che sta rivoluzionando il mondo.

Nella terza parte troviamo Importanti riflessioni sulle conseguenze che l’uso incontrollato di queste tecnologie può comportare.

L’autore analizza l’impatto che l’I.A. può avere sugli individui, sul mondo nel lavoro, sulle diseguaglianze, sui diritti umani e sulla manipolazione del pensiero.

Le preoccupazioni maggiori sono rivolte soprattutto al futuro prossimo del mondo del lavoro, dei diritti umani e delle democrazie.

Giudizi allarmanti giungono, dagli stessi ideatori dell’A.I e di autorevoli scienziati, imprenditori e esperti in tutto il mondo, circa millecinquecento persone, che hanno firmato un appello per bloccare immediatamente le ricerche in questo campo.

Che cosa succederà o sta già succedendo nel mondo del Lavoro? Mentre ci interroghiamo su ChatGPT, “una nidiata di altri alieni intelligenti sono prossimi al parto nei laboratori di decine di università e di grandi e piccole imprese negli Usa, in Asia e in Europa. “

“Essi sono destinati a popolare il mondo e costituiranno i cervelli dei robot progettati per sostituire gli umani negli uffici, nelle fabbriche, negli ospedali, nell’assistenza degli anziani, nella gestione degli affari e in una infinità di altri campi.”

La minaccia alla privacy

L’I.A. è inoltre pericolosa perché minaccia la privacy degli individui con la raccolta di dati che possono essere usati da governi e multinazionali. Altro rischio che corriamo attraverso la raccolta dei nostri dati personali è quello del condizionamento del pensiero:

“La questione dei dati è talmente importante – ha sottolineato il dott. Troiano – che l’Unione europea già nel 2016 ha fatto un regolamento per vietarne la raccolta, però nessuno lo ha rispettato.”

“I nostri dati vanno all’asta, li sequenziano e tutti siamo classificati, apparteniamo a diverse categorie e, facendo leva sui nostri interessi, riescono a catturare l’attenzione, creare dipendenza e orientare le scelte.”

Ad acquistare i dati non solo le aziende che vogliono vendere i loro prodotti, ma anche i consulenti politici delle campagne elettorali, che sequenziandoli, individuano gli indecisi e li convincono a votare nel modo che essi desiderano.

“Oltre che in Gran Bretagna e negli Stati Uniti – ha affermato l’autore – questo è successo almeno in altri dieci paesi del mondo: in Argentina, Lituania. Ucraina, in molte nazioni africane, in parte anche in Italia.”

“Il mondo non sta cambiando, è già cambiato. Il nostro nuovo habitat è un gigantesco, trionfante universo di parole e di immagini, di segni e simboli che rendono sempre più difficile orientarsi tra ciò che è reale e ciò che è simulato o immaginario”.

Di ciò dovremo essere consapevoli e la lettura di “Intelligenze inquietanti. Come gli algoritmi ci stanno cambiando” di Sergio Troiano, è fondamentale per riflettere sui cambiamenti in atto nelle nostre vite e su come affrontarli.

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