Organizzato dal Rotary Club di Castellammare di Stabia – Distretto 2101, si è svolto mercoledì 16 aprile 2025 presso la Sala Congressi della Banca Stabiese l’interessante incontro Stabia Meets Space Economy “E quindi uscimmo a riveder le stelle”.
Uno sguardo alle stelle, un’occasione per parlare di spazio e far conoscere un piccolo grande distretto aerospaziale che sta diventando una delle eccellenze internazionali, guidato dall’ ingegnere Norberto Salza di origini stabiesi.Pochi sanno che la Campania è tra le tre regioni più importanti d’Italia in materia di ricerca, sviluppo e innovazione nel settore aerospaziale.Il Rotary Club, questa grande associazione internazionale, che ha tra le sue missioni quella di fare servizio sociale di informazione e di divulgazione sul territorio, ha organizzato questo evento per informare la cittadinanza su questa bella realtà poco conosciuta e sulle opportunità che essa offre soprattutto ai giovani.All’incontro, alla presenza di un folto pubblico, hanno relazionato:
Mariafelicia De Laurentis, Astrofisica, Project Scientist dell’Evento Horizon Telescope (EHT), una dei primissimi scienziati ad aver fotografato un buco nero.
Luigi Carrino, Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania, Presidente a.r. 2005-2006 Rotary Club Ulisse 2101 Golfo di Napoli, docente universitario.
Mattia Barbarossa, Presidente Sidereus Space Dynamics, uno dei più giovani imprenditori dello Space nel mondo, di Napoli ma che opera con la sua azienda a Salerno.
Antonio Evangelista, Responsabile Ingegneria dei Sistemi, del Gruppo Space Factory, di cui è fondatore Norberto Salza , premiato con il Premio Innovazione Smau: per “Irene”, il primo microsatellite con capacità di rientro autonomo e controllato dallo spazio, recupero e riutilizzo.A moderare gli interventi Noemi Taccarelli, Presidente Commissione Immagine Pubblica Distretto Rotary 2101e il bravo Giornalista Rocco Traisci.Dopo i saluti del Presidente del Rotary Club di Castellammare di Stabia, prof.ssa Maria Carmen Matarazzo, organizzatrice di eventi di grande spessore culturale, hanno preso la parola i relatori che hanno parlato delle sfide e delle opportunità offerte dalla Space Economy.
Mariafelicia De Laurentis, professoressa di astronomia e astrofisica all’Università degli Studi di Napoli Federico II e ricercatrice INFN, col suo gruppo di ricerca è riuscita a catturare l’immagine del buco nero che è al centro della nostra galassia, usando un telescopio virtuale.Nel suo interessante intervento ha parlato delle nuove frontiere dell’astrofisica nei prossimi anni, dei progetti presenti e futuri:
“Per il futuro stiamo allargando la rete di telescopi, perché è importante avere un insieme di telescopi molto più aggiornato per avere un’immagine molto più dettagliata, l’idea è quella di andare nello spazio perché così non abbiamo troppe interferenze.Abbiamo un progetto con la Nasa che partirà nel 2030 quindi avremo un satellite spaziale che si connetterà a dei telescopi a terra e adesso stiamo lanciando una missione media per l’’ESO (European Southern Observatory).
Riusciremo a coprire una vasta area dello spazio e arrivare a definizioni molto più precise.”
Alla domanda di Noemi Taccarelli su quali opportunità ci sono per i giovani nella ricerca astro-scientifica e nelle collaborazioni internazionali, l’Astrofisica ha risposto:
“Ci sono tantissime opportunità, il punto è che molte volte queste materie non vengono pubblicizzate o scartate a priori perché sono difficili.C’è una tendenza a scoraggiare i ragazzi a studiare le materie Stem, soprattutto le ragazze.Io penso invece che queste materie possano dare grandi opportunità.Adesso è il momento giusto di studiare le materie scientifiche, soprattutto per le giovani donne.
Per Luigi Carrino, Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania e docente universitario, i fattori che hanno permesso a Napoli e alla Campania di diventare un polo d’eccellenzasono diversi:
“La Campania occupa un posto rilevante da tantissimi anni.
La prima donna che ha preso il volo nell’800 è stato da Capodichino nell’800.
La Campania è forte nell’aeronautica, è forte nello spazio.Nell’aeronautica civile lo è da tantissimi anni intorno a Leonardo (una società italiana a controllo pubblico attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza).
ma all’ombra di Leonardo si sono formate e cresciute a livello internazionale aziende campane.”
“La filiera” leonardica” in Italia in Campania e in Puglia, è la principale azienda manifatturiera, sviluppa più valore aggiunto, più esportazione, eppure i nostri politici sembrano aver deciso che l’azienda aerospaziale debba scomparire, perché questo tipo di azienda non compare nel PNRR.”
“Questa regione ha dato un contributo fondamentale con le Università “Federico II”, “Vanvitelli” e gli altri Atenei campani, con il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali), con il più grande investimento italiano mai fatto per avere un centro con strutture di test e ricercatori che possono competere con il mondo.”
“In Campania, in Puglia non c’è la grande impresa dello Spazio, però primeggiamo nello spazio.Un consorzio di imprese come la Space Factory di Norberto Salza studia, sviluppa, sperimenta e presenta al mondo soluzioni per lo spazio che sono di straordinaria importanza.”
Nel suo articolato intervento, il prof.Luigi Carrino ha trattato alti interessanti temi, come la fuga (che per lui dovrebbe chiamarsi cacciata) dei cervelli, le difficoltà che incontrano le donne ingegnere o scienziate a fare carriera per la scarsa attenzione agli ostacoli che impediscono la parità di genere, la privatizzazione dello spazio interstellare, la legislazione in materia aerospaziale che, invece di aiutare, penalizza le Startup.
Mattia Barbarossa, Presidente di Sidereus Space Dynamics, azienda che si distingue per l’innovazione tecnologica e la brevettazione di nuovi razzi, ha affermato che la principale sfida è quella di sviluppare tecnologie che siano in grado di rendere più semplice l’accesso all’orbita terrestre e allo spazio vicino.
“Lo spazio non è un luogo da visitare, è un ambiente in cui muoversi, in cui svilupparsi, in cui l’umanità e tutte le attività che ha associato diventeranno inevitabilmente quotidiane ed è il luogo dove tutti noi, la prima generazione, probabilmente, vedrà la colonizzazione dello spazio, del primo insediamento stabile dell’umanità nello spazio, ed è qualcosa di straordinario.”
Per Antonio Evangelista, Responsabile dell’Ingegneria dei Sistemi del Gruppo Space Factory:
“La Space Factory rappresenta una delle infrastrutture più avanzate per l’integrazione tecnica dei satelliti in Italia.Siamo in un paradigma in cui i privati stanno entrando nello spazio.
Questo non è necessariamente un male, in quanto privatizzazione vuol dire anche competizione, canalizzazione di questi processi ed è importante cogliere l’opportunità di questa uno spazio democratizzato nel senso di facilitare l’accesso allo spazio, una parte la fanno i lanciatori del team di Barbarossa, l’altra parte lo devono fare delle piattaforme che devono essere economiche, recuperabili, riutilizzabili.”
“Lo spazio – ha continuato il dott.Evangelista – è un campo di prova per cercare nuove sostanze in medicina, una ricerca che non sarebbe possibile a terra.
Ci permette di andare a produrre farmaci più puri rispetto alla controparte, questo riduce l’insorgenza di effetti collaterali e i tempi di somministrazione.”
“Le tecnologie che sviluppiamo in quest’ambito sono essenzialmente di laboratorio: esperimenti sulle cellule e sugli organismi, reazioni non riproducibili a terra e che, una volta sintetizzate, possono essere riprodotte., test clinici legati all’osteoporosi, in quanto è noto che nello spazio si hanno problemi legati alla perdita di tessuto osseo.”
Nella seconda parte della serata, si è svolta la premiazione con la consegna delle targhe a personalità del territorio, offerte dal gruppo Space Factory.Ad essere premiati:
Antonella Capasso, Presidente del Garden Club Stabiae per l’attività di promozione della cultura e dell’innovazione con le scuole medie superiori;
Elena Cavaliere, Dirigente del Liceo Scientifico”Francesco Severi” di Castellammare di Stabia, per l’organizzazione dello Space Village e per la creazione del primo Young Space Hub;
Michele Cioffi, Responsabile Ricerca&Innovazione del Gruppo Space;
Marilena Filosa De Rosa, Past President Garden Club Stabiae, per aver avviato l’attività di sensibilizzazione sul territorio alla cultura spaziale;
Antonio Salza, già Responsabile Alenia Spazio Napoli, per il contributo alla crescita delle attività spaziali in Campania.I Saluti della Presidente del Rotary Club di Castellammare Maria Carmen Matarazzo e del Direttore della Banca Stabiese e “Rotariano” Maurizio Santoro hanno concluso un incontro culturale interessante e ricco di spunti di riflessione.Sarà la presente generazione a colonizzare lo spazio?
Quali saranno le prossime scoperte nello spazio?Il richiamo nel titolo del seminario dell’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, è alla luce, al desiderio di rinascita, in un momento grigio della nostra storia.Dopo questo interessante incontro organizzato dal Rotary Club di Castellammare di Stabia – Distretto 2101, guarderemo le stelle – e lo spazio interstellare – anche con un occhio diverso: non solo come un simbolo di speranza ma anche come uno spazio concreto di sviluppo, innovazione e opportunità.





