10.5 C
Castellammare di Stabia

Castellammare, la controffensiva di Di Maio: “Nessun passo indietro, sia il Prefetto a giudicarmi”

LEGGI ANCHE

Il clima politico a Palazzo Farnese si fa incandescente. Dopo essere stato estromesso dalla maggioranza dal sindaco Luigi Vicinanza per presunte ombre legate a contesti criminali, il consigliere Nino di Maio rompe il silenzio. E lo fa con una nota di fuoco in cui non solo difende la propria integrità, ma lancia una sfida istituzionale senza precedenti: invocare l’arrivo di una Commissione d’Accesso per fare chiarezza.

Una vita spesa per il sociale e il lavoro

Di Maio respinge al mittente ogni accusa, facendo scudo con la propria biografia. Il consigliere tratteggia il suo profilo non come quello di un politico di professione, ma come un uomo da sempre in prima linea nelle battaglie sindacali e nel supporto alle fasce deboli. Il suo impegno nel quartiere Scanzano viene descritto come un baluardo contro la devianza giovanile: decenni dedicati a strappare ragazzi alla malavita attraverso l’educazione e l’aggregazione. Secondo l’esponente politico, il suo curriculum morale e le sue azioni passate sono la smentita più forte a qualsiasi illazione.

L’attacco ai “moralizzatori” e lo strappo con il Sindaco

La reazione alla decisione del Primo Cittadino è di totale incredulità. Di Maio definisce l’allontanamento basato su “sospetti” come un atto ingiustificato, sottolineando un doppiopesismo inaccettabile. Nel suo affondo, non risparmia stoccate velenose rivolte sia ai colleghi di assise che a figure esterne.

Denuncia l’ipocrisia di chi oggi sale in cattedra per dare lezioni di legalità, pur avendo – a suo dire – “scheletri nell’armadio” ben più pesanti.

Ribadisce l’assenza totale di indagini a carico suo o del figlio, invocando quel garantismo che, a suo avviso, viene sventolato solo quando fa comodo.

La provocazione istituzionale: “Chiamate gli ispettori”

Il passaggio politicamente più rilevante è il rifiuto categorico delle dimissioni. Di Maio non intende lasciare lo scranno, rivendicando la legittimità della sua elezione. Per uscire dall’angolo, lancia una provocazione che suona come una sfida al vertice dell’amministrazione:

“Se il Sindaco teme davvero condizionamenti, abbia il coraggio di chiedere l’intervento del Prefetto.”

La richiesta è chiara: nominare una Commissione d’Accesso agli atti. Secondo Di Maio, solo un organo terzo, slegato dalle logiche di palazzo e dotato di reale autorità, ha il titolo per stabilire se la sua presenza in aula rappresenti un pericolo per l’Ente.

“Chi ha la coscienza pulita non teme le verifiche”, è il concetto che chiude il suo intervento, rimettendo la palla nel campo dell’amministrazione.

[wpse_comment_form]

Juve Stabia – Bari, Vivarini: “Punto importante. Bello vedere giocare i gialloblù. Complimenti ad Abate”

Il tecnico biancorosso dopo lo 0-0 con la Juve Stabia: "Non prendere gol è stato un segnale importante, intraviste grandi potenzialità offensive che svilupperemo"

Ti potrebbe interessare