Lo scenario criminale si infiamma con la fuga del boss Dario Federico, capo del clan ‘La Famiglia’.L’inchiesta svela un universo di droga, racket e armi, culminando in un maxi blitz che ha portato all’arresto di 31 individui.
La latitanza di Federico ha scatenato una caccia all’uomo, generando tensioni anche a Marina di Stabia.
T
ra affari illeciti, noleggio di charter marittimi e azioni intimidatorie, la criminalità organizzata si svela in tutta la sua pericolosa complessità .
Boss latitante, droga e racket: lo smantellamento del clan ‘La Famiglia’ nel mirino delle autoritÃ
Un nuovo capitolo di criminalità si apre con la latitanza di Dario Federico, boss di Boscoreale, al vertice del clan ‘La Famiglia’.La caccia all’uomo è scattata dopo il fallimento dell’arresto, creando un clima di tensione nella zona.
La Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno ha portato avanti un’inchiesta che ha smantellato la nuova cosca, rivelando un panorama di droga, racket e armi.Il maxi blitz dei carabinieri venerdì scorso ha portato all’arresto di 31 individui collegati al clan.
La nuova organizzazione criminale non risparmiava nemmeno località come Marina di Stabia, divenuta bersaglio di azioni intimidatorie.Il porto è stato teatro di un episodio inquietante, quando dieci motociclette di grossa cilindrata arrivarono con l’intento di seminare terrore.
Tra le attività illecite di Federico spicca il noleggio di charter marittimi.Questo affare redditizio ha spinto il clan a imporre la presenza delle loro imbarcazioni nel porto dei vip, provocando tensioni a causa dell’ipotesi di un aumento dei prezzi sui noleggi.
Il boss latitante ha trasferito segretamente i suoi affari da Boscoreale a Scafati dopo l’arresto di presunti affiliati a un gruppo mafioso collegato a Franchino Matrone nel dicembre 2021.Ha acquisito una supremazia territoriale, intervenendo per regolare competenze e gestire le tensioni con gruppi estranei.