Presso l’I.S.S. “M.P. Vitruvio di Castellammare di Stabia targa commemorativa in memoria di Debora D’Aniello, giovane vittima di Femminicidio

Momenti di intensa commozione presso l’I.S.S. “Vitruvio” di Castellammare alla cerimonia in ricordo di Debora D’Aniello, vittima di femminicidio

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Ad organizzare l’evento in ricordo di Debora D’Aniello, giovane vittima di femminicidio, elenchiamo Pina Scognamiglio e Claude Persico del C.I.F., Centro Italiano Femminile, di Castellammare di Stabia, in collaborazione con l’Istituto Superiore “M.P. Vitruvio”.

Il C.I.F. è un’associazione molto attiva sul territorio e in tutta Italia per la tutela dei diritti umani e della dignità della persona, in particolare contro la violenza di genere.

Chi era Debora D’Aniello

Debora, una delle tante vittime di femminicidio, era un’adolescente del nostro territorio con tante speranze e tanti sogni svaniti in una tragica estate.

Era una brava alunna diciassettenne dell’Istituto Vitruvio, uccisa dal fidanzato nel luglio del 1993 con un colpo di pistola sul monte Faito.

Una tragedia da non dimenticare, per questo in sua memoria sulla porta della Sala Docenti è stata affissa una targa, inaugurata con una cerimonia semplice ma molto significativa.

I presenti alla commemorazione

Ad accogliere gli ospiti in Sala Video, La Dirigente del Vitruvio, prof.ssa Angela Cioffi, promotrice di molteplici iniziative volte all’arricchimento umano e culturale dei suoi studenti.

Nella Sala anche gli alunni rappresentanti di classe e di istituto che, insieme alla docente dello Staff prof.ssa Giusy Agozzino, hanno atteso i convenuti.

Tra gli invitati la mamma di Debora, Antonietta Greco, il fratello, altri parenti e un gruppo di ex compagne di classe della giovane.

Alla cerimonia hanno presenziato il Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza e il Vicecomandante della capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia.

Negli interventi il rifiuto della violenza sulle donne

Durante la commemorazione, al ricordo di Debora si è accompagnato il rifiuto del femminicidio e di ogni altra forma di violenza e discriminazione di genere.

La violenza di cui le donne sono vittime, spesso non denunciata, è infatti un fenomeno preoccupante, di vaste proporzioni, ed è molto importante sensibilizzare i giovani al suo rifiuto.

Con commozione il fratello Salvatore ha ricordato Debora, una ragazza come tante, che purtroppo ha riposto la sua fiducia nella persona sbagliata.

Ha esortato poi le ragazze, in caso di violenze, a confidarsi con i familiari, perché di solito la vittima tende a tacere, a isolarsi, sbagliando.

Anche i rappresentanti d’istituto Simone Tortora, Giuseppe Vanacore e Gennaro Solimene hanno espresso il loro dissenso contro la violenza di genere.

Hanno invitato le compagne a non avere paura di parlare con i propri genitori nell’eventualità di questo problema, perché potranno sicuramente aiutarle.

Un’ex compagna di classe di Debora ha quindi recitato una bella poesia a lei dedicata dopo la sua morte, creando un clima d’intensa partecipazione emotiva.

La targa della memoria di Debora D’Aniello

Tutti i presenti, guidati dalla Dirigente, si sono poi recati davanti alla Sala Professori per l’inaugurazione della targa commemorativa alla memoria.

“Questa dedica – ha affermato la prof.ssa Angela Cioffi – è posta qui affinché Debora possa essere ricordata oltre noi, oltre il nostro tempo”.

A scoprire la targa, tra la commozione generale, la mamma della ragazza. Sull’insegna, di colore rosso, è incisa la frase:

“In memoria di Debora D’Aniello uccisa da chi diceva di amarla”.

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