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Castellammare di Stabia

Presentato allo “Stabile Santa Filomena” il libro “Castellamare di Stabia: memorie e identità di una città”

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resso lo Stabile Santa Filomena, in Via Sarnelli a Castellammare, ieri sera è stato presentato l’interessante testo “Castellamare di Stabia: memorie e identità di una città” di Giuseppe Plaitano.

Un incontro con l’autore entusiasmante per i tanti appassionati di storia locale di tutte le età, che sono accorsi numerosi all’evento culturale organizzato da “Achille Basile – Le Ali della Lettura”.

Sul palco a dialogare con Plaitano, la Presidentessa dell’Associazione, Carmen Matarazzo, che con le sue argute domande è riuscita a stimolare le importanti riflessioni dell’autore, catalizzando l’attenzione del pubblico in sala.

Una delle considerazioni è che Castellammare è stata ed è una fucina di talenti, molti di essi misconosciuti, che meriterebbero un giusto riconoscimento, come un busto nel Viale degli Artisti in Villa Comunale o una strada a loro dedicata.

Tra essi anche alcune figure femminili, non ancora adeguatamente valorizzate, come l’attrice stabiese Luisella Viviani, la sorella del grande drammaturgo e attore Raffaele.

Un’altra riflessione emersa è sullo scarso raccordo tra gli intellettuali stabiesi, che lavorano in isolamento, quasi “marcando il territorio”. Poi l’autore ha raccontato interessanti notizie storiche, aneddoti e curiosità su Castellammare, legati alle sue più recenti ricerche.

Giuseppe Plaitano, appassionato studioso di storia locale, ha curato diverse mostre e pubblicato svariati articoli su Castellammare ed è coautore con Angelo Acampora di altri due libri: “San Catello: un mistero nel Medioevo” e “Errico Gaeta – Il dominatore dei verdi”.

Il bravo ricercatore stabiese nel 2016 ha creato l’Archivio digitale “Giuseppe Plaitano” nel quale ha raccolto negli anni moltissime testimonianze storiche sulla città, con lo scopo di renderle fruibili a tutti quelli che vogliano avvicinarsi alla storia locale, in maniera semplice ed immediata.

L’Archivio Plaitano è stato riconosciuto “di interesse storico particolarmente importante” dal Ministero per i Beni e le Attività culturali ed è consultabile sul sito www.archivioplaitano.it.

In continuo aggiornamento, con la sua ricca raccolta di immagini – foto, negativi, diapositive – l’archivio è un punto di riferimento per quanti vogliano conoscere la storia di Castellammare (o Castellamare di Stabia, con una sola “m”, com’era chiamata fino al 1912).

Giuseppe Plaitano cura, inoltre, un sito Facebook molto seguito, che aggiorna quotidianamente con le nuove scoperte man mano effettuate.

Il libro stampato ha però un suo fascino particolare, non richiede supporti elettronici o batterie, è un amico che puoi portare ovunque e, nell’era digitale, il suo acquisto continua ad essere preferito a quello di un e-book. Non poteva quindi mancare la divulgazione di queste ricerche in una versione cartacea.

E se Plaitano non ci aveva ancora pensato, c’è chi l’ha fatto per lui: “C’è stato un amico, il poeta e studioso Michele Schiavone, che mi ha dato l’input per la scrittura di questo libro. – ha sottolineato Plaitano – È stata fatta l’operazione inversa di quella che si fa normalmente dal libro a internet.”

Qui invece la pubblicazione è passata dalla rete alla carta stampata, per la gioia dei numerosi bibliofili stabiesi.

“Castellamare di Stabia: memorie e identità di una città” è la raccolta di una parte dei numerosi articoli pubblicati nell’Archivio digitale Plaitano – circa il 30% – corredati da molte belle immagini, per approfondire quando e dove si vuole la conoscenza della millenaria storia della nostra città.

Il libro, di facile consultazione, è diviso in varie sezioni: La Stabia che fu, Stabiesi celebri, Arti e mestieri, E tiempe mije, I giornali di Stabia, Stampe, I Cantieri e raccoglie notizie, curiosità, aneddoti di una città ricca di fascino e di storia.

Come non restare incantati dalle bellissime foto che accompagnano i vari capitoli dell’opera, luoghi della memoria cari a tutti gli Stabiesi? Come non essere colpiti dai volti dei tanti che hanno dato lustro alla nostra Castellammare e dalle interessanti notizie che li accompagnano?

Sfogliando il libro “Castellamare di Stabia: memorie e identità di una città” i ricordi prendono forma e colori, suoni, profumi, sensazioni di altre età sembrano erompere dalle pagine, restituendoci un mondo passato ma ancora vivo nel cuore di molti Stabiesi.


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