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Potenziamento del Monitoraggio Sottomarino dei Campi Flegrei: Sicurezza e Prevenzione

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l monitoraggio della caldera sottomarina dei Campi Flegrei è stato potenziato con nuove tecnologie per migliorare la sicurezza e la prevenzione dei rischi vulcanici.

Potenziamento del Monitoraggio della Caldera Sottomarina dei Campi Flegrei: Un Passo Cruciale per la Sicurezza

Il monitoraggio della caldera sottomarina dei Campi Flegrei, uno dei vulcani più studiati al mondo, ha recentemente subito un significativo potenziamento.Questa caldera si estende nell’area marina del Golfo di Pozzuoli, dove è già presente la rete di monitoraggio geofisico multiparametrico “Medusa”.

L’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV-OV) ha ampliato la sua infrastruttura di ricerca con l’installazione di un nuovo osservatorio sottomarino per lo studio del degassamento idrotermale.

Nuovo Osservatorio Sottomarino: Un’Innovazione Cruciale

Il potenziamento del monitoraggio è stato possibile grazie al supporto del Dipartimento della Protezione Civile, inserendosi in un progetto più ampio volto a migliorare la sorveglianza e le indagini sulla caldera flegrea.Il nuovo osservatorio marino, installato nel Golfo di Pozzuoli presso la “Secca delle Fumose”, consente di monitorare in continuo vari parametri cruciali come la temperatura delle emissioni idrotermali, la concentrazione di anidride carbonica di origine vulcanica disciolta nell’acqua di mare e le correnti marine.

Questi dati sono fondamentali per stimare l’energia dei processi di degassamento e rilevare eventuali variazioni temporali, contribuendo a una migliore comprensione e gestione del rischio vulcanico.

Collaborazione e Implementazione Tecnologica

L’installazione è stata realizzata dal gruppo subacqueo dell’INGV, coordinato dall’Unità Funzionale di Geochimica dei Fluidi dell’INGV-OV, in collaborazione con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e altre autorità locali.Questa nuova strumentazione potenzia ulteriormente le reti multiparametriche già esistenti, migliorando la capacità di monitoraggio in un’area sottomarina con sfide logistiche significative.

Un Impegno Condiviso per la Sicurezza

Il potenziamento del monitoraggio dei Campi Flegrei si inserisce in un contesto più ampio di sicurezza e prevenzione.

In un recente incontro a Palazzo Chigi, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, insieme ai sindaci di Pozzuoli e Bacoli, Luigi Manzoni e Josi Gerardo Della Ragione, ha discusso con il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci sull’importanza di accelerare le valutazioni e completare il percorso del decreto sui Campi Flegrei.Manfredi ha dichiarato: “Servono dai 500 ai 700 milioni per mettere in sicurezza tutto.

Dobbiamo gestire l’ordinarietà affinché i cittadini possano vivere il fenomeno con la maggiore serenità possibile, procedendo con investimenti per il patrimonio e finanziamenti per le strutture private”.

La Risposta del Sindaco di Bacoli

Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha sottolineato l’importanza di convivere con il fenomeno sismico, senza incentivare lo spostamento della popolazione.Ha affermato: “Il territorio nazionale è interamente sismico.

Noi restiamo nei Campi Flegrei.Possiamo convivere in questa parte di mondo con grande responsabilità da parte dello Stato, che deve mettere in sicurezza i fabbricati e creare i presupposti per rendere resilienti i Campi Flegrei”.

Conclusione

Il potenziamento del monitoraggio della caldera sottomarina dei Campi Flegrei rappresenta un passo fondamentale verso una gestione più efficace del rischio vulcanico.

Grazie alla collaborazione tra istituzioni scientifiche e autorità locali, si punta a garantire la sicurezza e la serenità delle comunità residenti in questa area vulcanica attiva, valorizzando al contempo la resilienza del territorio.


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