Maxi operazione congiunta a Napoli: Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza smantellano il clan Lo Russo, 19 arresti e sequestri per 8 milioni di euro.
Napoli: Maxi Blitz Contro il Clan Lo Russo, 19 Arresti e Sequestri Milionari
Una vasta operazione congiunta tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza ha scosso Napoli, portando all’esecuzione di numerosi provvedimenti cautelari nei confronti di individui gravemente indiziati di associazione mafiosa.L’operazione ha visto l’impegno coordinato di diverse sezioni delle forze dell’ordine, mirato a smantellare la struttura operativa del clan Lo Russo.
Diciannove Misure Cautelari Notificate
In totale, sono state notificate diciannove misure cautelari: sedici eseguite dalla Polizia e tre dai Carabinieri.
La Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza del Gip del Tribunale di Napoli, emessa su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per sedici soggetti accusati di omicidio, lesioni, esplosioni di colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico, porto e detenzione di armi, estorsioni e detenzione di sostanze stupefacenti.Questi reati sono stati commessi per agevolare il clan Lo Russo, con l’aggravante del metodo mafioso.
Indagini e Collaborazioni Interforze
L’attività investigativa, condotta dal febbraio 2021 al 2022, ha visto coinvolti gli agenti della Squadra Mobile della questura di Napoli, la sezione “Catturandi” e il Commissariato P.S.
di Scampia, con il supporto della Squadra Mobile di Perugia e dei Commissariati di P.S.di Giugliano e Anzio.
Le indagini hanno rivelato l’esistenza e l’operatività dei gruppi criminali Scognamiglio e Pecorelli, entrambi articolazioni del clan Lo Russo, che si contendevano ferocemente la leadership nei quartieri di Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella.
Episodi di Conflittualità e Allarme Sociale
La violenta rivalità tra le due fazioni ha generato un forte allarme sociale, con numerosi omicidi e le cosiddette “stese” (sparatorie in aree pubbliche).
Tra gli episodi più rilevanti:
– L’omicidio di Salvatore Milano, storico appartenente al clan Lo Russo, avvenuto il 22 aprile 2021;
– L’omicidio di Antonio Avolio, il 24 giugno 2021;
– Il ferimento di Salvatore Di Caprio, il 10 giugno 2021;
– L’aggressione del 29 marzo 2021 ai danni di dipendenti dell’Ospedale Monaldi di Napoli;
– L’estorsione al titolare di un bar del quartiere Miano nell’agosto 2021;
– Il sequestro di un arsenale di armi comuni e da guerra del clan;
– Le “stese” del 10, 16 e 17 giugno 2021, dell’8 luglio 2021 e del 9 agosto 2021.Questi eventi sono stati confermati anche grazie alla comparazione balistica effettuata dal Gabinetto di Polizia Scientifica di Napoli, che ha trovato corrispondenza tra le armi sequestrate e i bossoli rinvenuti.
Interventi dei Carabinieri e della Guardia di Finanza
Parallelamente, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Napoli Vomero hanno eseguito misure cautelari nei confronti di tre soggetti indiziati di associazione mafiosa e omicidio aggravato.
Le indagini, iniziate nel 2020, hanno rivelato legami tra gli elementi del gruppo Cifrone e le nuove leve dei gruppi emergenti Scognamiglio e Catone-Pecorelli.
Sequestri di Beni per 8 Milioni di Euro
Il Gico della Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e il Nucleo Investigativo Centrale di Roma della Polizia Penitenziaria, in collaborazione con lo Scico e la Compagnia Capodichino della Guardia di Finanza, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza nei confronti di venti soggetti indagati per estorsione, usura, riciclaggio e altri reati aggravati dal metodo mafioso.L’attività investigativa ha permesso di scoprire che un apice del sodalizio, recluso dal 2010, continuava a impartire direttive dal carcere, gestendo occultamente società e attività economiche e veicolando capitali illeciti.
Sono stati sequestrati beni per un valore di circa otto milioni di euro, tra cui immobili, terreni, complessi aziendali, veicoli e rapporti finanziari.
Conclusioni
L’operazione rappresenta un duro colpo per il clan Lo Russo, dimostrando l’efficacia della collaborazione tra le diverse forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità organizzata.La determinazione e il coordinamento tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza continuano a essere fondamentali per garantire la sicurezza e la legalità nei territori colpiti dalla presenza mafiosa.
Contesto e Implicazioni
Le operazioni come questa non solo mirano a disarticolare le organizzazioni criminali ma anche a inviare un chiaro messaggio di presenza e determinazione dello Stato nel contrasto alla mafia.
La continua pressione investigativa e giudiziaria costituisce un elemento cruciale per la disgregazione delle strutture mafiose e per il recupero della legalità in territori fortemente condizionati dalla presenza criminale.
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