Al teatro Karol di Castellammare di Stabia, Incontro con l’autore nell’ambito della rassegna “Platealmente” a cura del giornalista Pierluigi Fiorenza.
A presentare il suo ultimo libro, un saggio di grande interesse: “Il costruttore – le cinque lezioni di de Gasperi ai politici di oggi”, sulla vita e l’opera di Alcide De Gasperi, è Antonio Polito.Pierluigi Fiorenza e la giornalista Maria Pia Nocerino hanno accolto sul palco un autore di grande spessore e talento, Antonio Polito, stabiese Doc, giornalista, scrittore di spicco, editorialista del “Corriere della Sera” e tra i più noti commentatori televisivi.
C
ome ha sottolineato il Sindaco di Castellammare Luigi Vicinanza, Polito “è un rappresentante della <meglio gioventù> stabiese, il distillato di una città che è ha dato i natali a giornalisti, magistrati, scrittori, medici, artisti, atleti di fama nazionale e internazionale”.Perché Polito ha scritto il suo ultimo libro su Alcide De Gasperi?Perché definisce il grande statista “Il costruttore”?
“Chi vuole rottamare, chi promette di asfaltare, chi minaccia di usare la ruspa.I politici dei nostri giorni amano distruggere, annunciano di voler abbattere l’edificio del passato, anche se di solito finiscono per abbattersi da soli.”
“Ci fu invece un uomo, quando l’Italia era ancora un regno ma stava per diventare una repubblica, che si propose come “costruttore”: Alcide De Gasperi.”
Alcide Amedeo Francesco De Gasperi, (Pieve Tesino, 3 aprile 1881 – Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), è stato il fondatore della Democrazia Cristiana e Presidente del Consiglio in 8 governi di coalizione, da dicembre 1945 ad agosto 1953.Uno dei protagonisti del panorama politico italiano nel XX secolo, un leader moderato il cui intervento è stato decisivo per la ripresa economica del nostro Paese e per la costruzione di un’Europa unita, sotto l’egida della pace, della solidarietà e della democrazia.Statista riservato e dignitoso, fece delle scelte fondamentali e salvò la Nazione, resistendo alle pressioni conservatrici del Vaticano e al cristianesimo radicale di alcuni esponenti della DC.
“Fin dall’inizio – ha sottolineato Polito – c’era un’altra idea di come governare l’Italia data dalla Democrazia Cristiana, ma De Gasperi resistette e fece delle azioni che i 2/3 della DC non approvavano, per esempio l’adesione dell’Italia al Patto Atlantico.”
“Erano contrari perché pensavano che l’Europa dovesse essere una terza forza cristiana diversa dal socialismo bolscevico, ma anche dall’imperialismo anglosassone.”
“Alcide De Gasperi probabilmente è stato il miglior Presidente del Consiglio che l’Italia abbia mai avuto.Sicuramente è stato il più grande riformatore della storia repubblicana.”
Accettando di collaborare con l’alleato americano e lottando strenuamente contro chi voleva rifiutare gli aiuti del Piano Marshall, De Gasperi salvò il Paese dalla fame e gli consentì di entrare nella fase della nostra storia definita “Miracolo economico”.Altre importanti riforme di De Gasperi furono quelle per promuovere lo sviluppo del Meridione:
“La Cassa del Mezzogiorno, la riforma fondiaria – una legge che dette ai contadini un milione di ettari di terra, togliendoli con espropri gratuiti ai grandi proprietari terrieri “assenteisti”- lo sgombro dei Sassi di Matera con la costruzione di nuove case popolari.
Purtroppo, sull’opera di questo grande statista che ha cambiato il volto dell’Italia oggi è quasi caduto l’oblio.
“Incredibilmente la sua gigantesca impronta sulla storia dell’Italia oggi è quasi dimenticata – ha sottolineato Polito – forse perché, coperta dallo stile dei successori che trasformarono ben presto il suo partito, la Democrazia Cristiana, e il suo metodo di governo in qualcosa di molto diverso.”
“Quasi se ci fosse stata un’opera silenziosa di damnatio memoriae, con lo scopo di rimuovere un’eredità troppo pesante.”
A settant’anni dalla morte di De Gasperi la sua visione politica e il suo operato, le sue scelte intelligenti e le sue strategie lungimiranti, riassunte in cinque lezioni nel libro di Antonio Polito, sono un modello da seguire per chi guida o si candida a guidare l’Italia.
“Il costruttore”, scritto in una prosa chiara e coinvolgente, offre inoltre la possibilità ai comuni cittadini di approfondire la conoscenza di una fase importante della storia del nostro Paese, per capire da dove veniamo e, soprattutto, dove stiamo andando.
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