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Balneazione, scattano i controlli: sono 23 i casi limite in Campania

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Controlli avviati dall’ARPAC sul litorale campano

Poco più di un mese fa, l’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) ha avviato i controlli per la concessione dell’approvazione di balneabilità di 330 acque lungo il litorale delle coste della Campania.

Alcuni tratti, ritenuti balneabili ad inizio 2018, registrati degli sforamenti dei limiti di legge per quanto riguarda i parametri microbiologici (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali) che determinano la balneabilità delle acque.
Dall’ARPAC hanno fatto sapere: “L’agenzia ambientale ha fornito tutte le indicazioni ai comuni interessati da questi sforamenti, affinché questi adottino le idonee misure di gestione in modo da garantire la balneabilità dei tratti di mare in questione, in vista dell’estate imminente”.
Nel primo mese di controllo, appena trascorso, Arpa Campania ha effettuato un totale di 384 campionamenti a mare. Si tratta dei cosiddetti controlli “pre-stagionali”, eseguiti immediatamente prima della stagione balneare che va ufficialmente dal primo maggio al 30 settembre. Sono risultati fuori dai limiti normativi 23 campioni (circa il 6 percento). In alcuni casi la contaminazione interessa acque già vietate alla balneazione, perché risultate di qualità “scarsa” all’ultima classificazione.
Si tratta delle acque dei tratti di costa noti come “Villaggio agricolo” a Castel Volturno, “San Giovanni a Teduccio” e “Pietrarsa” a Napoli, “Nord Foce Sarno” a Torre Annunziata e “Villa Comunale” a Castellammare di Stabia.

 


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