Union Berlino – Napoli (0-1): Le pagelle dei protagonisti in campo

Vi proponiamo i voti di Union Berlino - Napoli terminata finita 0-1 grazie alla rete di Raspadori dopo un'azione travolgente di Kvaratskhelia

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La gara tra lo Union Berlino e il Napoli finisce con il risultato di 0-1, al termine del match di Champions League stiliamo le nostre pagelle della gara per assegnare i voti ai componenti delle due rose che si sono dati battaglia in campo.

Il Napoli torna alla vittoria anche in Champions League dopo aver perso la gara casalinga con il Real Madrid e si porta a 6 punti in classifica del girone (+3 sul Braga).

A realizzare la rete della vittoria è stato Giacomo Raspadori che al 65′ scarica sul primo palo l’assist di Kvaratskhelia abile ad eludere la marcatura.

Senza l’infortunato Osimhen (non presente al seguito della squadra n.d.a.) il Napoli soffre un pò il dinamismo e la fisicità degli avversari che però alla lunga si spengono facendo venire fuori la maggiore qualità degli azzurri.

Queste le pagelle agli azzurri dopo Union Berlino – Napoli:

MERET, voto 6: poco sollecitato in generale, comunque lucido nelle poche uscite in cui è chiamato ad intervenire.

DIFESA

RRAHMANI, voto 7:  gioca per più di tre quarti di gara con un’ammonizione sul groppone, eppure mostra una sicurezza nei propri mezzi che non gliela fa pesare per niente. Vince tanti duelli e proprio da una sua classica preventiva eseguita bene nasce il recupero palla dei suoi a centrocampo, che consentirà poi in ultimo a Kvara di inventare la magia della serata.

NATAN, voto 7: a tratti quasi irreverente, per quanto cattivo e spettacolare insieme riesca ad essere in parecchie giocate. Come quando nel finale, con un perfetto tackle scivolato sulla linea di fondo, si esibisce nell’ennesima lettura di livello della sua serata. Cresce di partita in partita. La sensazione è che lo scouting del Napoli, dopo Kouly e Kim, abbia azzeccato pure questa. Il che è il miglior complimento che si possa fare al brasiliano in questo momento.

DI LORENZO, voto 6.5: partita ordinata e ben interpretata soprattutto in fase difensiva, pur senza particolari sussulti. In avanti lo si vede assai meno, ma sempre con la solita qualità quando ha modo di proporsi.

MARIO RUI, voto 6: una tranquilla serata di fascia, senza incidere in modo particolare ma nemmeno peccando di nulla.

CENTROCAMPO

ZIELINSKI, voto 6: rari spunti di classe buttati qua e là, nel corso di una partita che lo vede sbagliare poco ma eccellere di rado.

LOBOTKA, voto 6: finisce nell’imbuto del pressing berlinese e sbaglia più di qualche pallone assolutamente non da lui, ciononostante il suo apporto nella pulizia del gioco e nella fase di non possesso trova sempre il modo di farsi sentire.

CAJUSTE, voto 5: a Verona era stato straripante, all’Olympiastadion incolore e troppe volte impreciso.

ATTACCO

POLITANO, voto 6: Gosens lo picchia come un fabbro, ma Matteo galleggia tra i salvabili per le sue corse a perdifiato e la sua proverbiale abnegazione.

RASPADORI, voto 6.5: man of the match, anche in una gara dove soffre la fisicità dei centrali dell’Union e trova poche sponde felici. A dire il vero, a sua discolpa gli va pur riconosciuto che ha pochi palloni giocabili. Il più bello glielo serve Kvara, lui lo butta dentro e regala il successo agli azzurri. Onore al merito

KVARA, voto 8: in una condizione normale, avrebbe meritato mezzo voto in meno. L’8 è una provocazione. Alla squadra, alla bellezza perduta, a Garcia. Che stasera farebbe bene a dedicargli più di una carezza perché, senza di lui, probabilmente non l’avrebbe mai vinta. Come quando sei sul punto di sbadigliare e un’emozione improvvisa ti restituisce di nuovo linfa adrenalinica: questo è Kvara. E grazie a questo simbolo del rigetto alla mediocrità che il Napoli sbanca Berlino.

I SUBENTRATI

LINDSTROM, S.V.

OSTIGARD, S.V.

OLIVERA, voto 6: garra uruguagia sfoderata in un finale di battaglia, trama in cui Mati riesce sempre a stare tra quelli bravi, senza concedere nulla sulla sua corsia.

ELMAS, voto 5.5: da uno con la sua classe, non ti aspetti certi banali errori in appoggio, che proprio perché si tratta di uno forte non gli possono valere la sufficienza.

SIMEONE, voto 5.5: non lesina mai spirito battagliero nelle sfide più insidiose, ma perde anche lui qualche pallone di troppo piuttosto evitabile che non può valergli una valutazione totalmente positiva.

Le pagelle ai teutonici dopo Union Berlino – Napoli:

RONNOW, voto 6

Diogo LEITE, voto 5

Robin KNOCHE, voto 5.5

Danilho DOEKHI, voto 5.5

TOUSART, SV

TRIMMEL, voto 6

AARONSON, voto 5

Rani KHEDIRA, voto 6.5

Alex KRAL, voto 6

HABERER, voto 6

VOLLAND, S.V.

GOSENS, voto 6

BECKER, voto 6

FOFANA, voto 6

BEHRENS, voto 5,5

Le pagelle degli allenatori dopo Union Berlino – Napoli:

FISCHER, voto 5,5: il suo Union ha comunque il merito – anche per demerito del Napoli – di restare a galla fino all’ultima palla della partita contro un avversario di cifra tecnica assai superiore, ma la proposta di gioco resta inadeguata per la massima competizione europea per club e le fragilità palesate sono di troppa evidenza per valere un giudizio positivo.

GARCIA, voto 6: sufficienza più di fiducia che di merito. Kvara gli salva una serata che, altrimenti, si sarebbe tradotta in un soporifero pareggio a reti inviolate. Di buono c’è la seconda vittoria consecutiva in tre giorni, comunque acquisita ancora in mezzo a tante e troppe ombre. Che necessariamente devono ancora rimandare giudizi più solidi al prossimo ciclo di partite.

Il voto al direttore di gara

PELIJTO, voto 6: nessuna scelta difficile da valutare, ma tutta una serie di giudizi tutto sommato condivisibili.

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