Juventus – Napoli (0-1): I voti ai protagonisti in campo

Il Napoli vince al 90' con la Juventus bissando il successo dell'andata e i nostri voti per gli azzurri non possono che essere positivi

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Il Napoli vince al 90′ contro la Juventus bissando il successo dell’andata e i nostri voti per i protagonisti azzurri in campo non possono che essere positivi ad eccezione di Lozano che non riesce ad “entrare” in partita.

Tabellino della Gara:

Juventus (3-5-1-1): Szczesny; Gatti, Rugani, Danilo; Cuadrado, Miretti (16′ st Di Maria), Locatelli, Rabiot, Kostic (16′ st Chiesa); Soulé (21′ st Fagioli); Milik (45′ st Vlahovic).

Allenatore: Allegri

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Ndombele (23′ st Zielinski); Lozano (23′ st Elmas), Osimhen, Kvaratskhelia (41′ st Raspadori).

Allenatore: Spalletti

Arbitro: Fabbri

Marcatori: 45’+3′ st Raspadori (N)

Ammoniti: Locatelli, Rabiot, Fagioli, Di Maria (J)

Questi i voti agli azzurri dopo Juventus – Napoli:

MERET, voto 6: ordinaria amministrazione per Alex, che tiene la porta inviolata in campionato per la seconda giornata di fila e non è mai chiamato ad interventi clamorosi. Quando il caso richiede presenza, fa capire che basta la sua.

Difesa

DI LORENZO, voto 6.5: tiene bene botta contro un pur scomodo Kostic e cresce alla distanza nella ripresa, dove è maggiormente propositivo. Attento e stakanovista, come suo solito

JUAN JESUS, voto 6.5: lucido e preciso, non fa rimpiangere l’assenza di Rrahmani

KIM, voto 6.5: sbroglia sempre la matassa, anche quando è messo sotto pressione dagli avversari. Perentorio e autoritario

OLIVERA, voto 6.5: regge bene l’urto nel vis-à-vis con Cuadrado, il che già è una nota di merito non da poco. Accompagna di rado l’azione con Kvara, ma sappiamo che è una sua costante e che le migliori cose Mati le faccia vedere in fase di ripiego. Dove non sbaglia un colpo ed è sempre sul pezzo

Centrocampo

ANGUISSA, voto 6: Non è in serata di grazia, ma è sempre Frank. Una roccia, un baluardo e un polmone intelligente a tutto campo, che pure quando è a riserva è sempre un pilastro di questa squadra in ambo le fasi

LOBOTKA, voto 6.5: cervello pulsante del centrocampo azzurro, è francobollato sistematicamente, ciononostante gioca un’infinità di palloni e ne smista a dovere la quasi totalità. Subisce nettamente, da Milik, il fallo sulla cui ripartenza scaturirà il momentaneo 1-0 di Di Maria, giustamente annullato dal VAR

NDOMBELE, voto 6: impavido e sfacciato. Caratteristiche che ne rappresentano, in egual misura, i suoi maggiori pregi ed i suoi peggiori difetti. La personalità non gli manca di certo, ma probabilmente a volte si fida troppo dei suoi pur ottimi mezzi. Un errore di valutazione che lo conduce ad imprecisioni tanto banali quanto evitabili, soprattutto per uno con le sue qualità. Peccato perchè, capisse una buona volta che la giocata “semplice” non è una debolezza, staremmo forse parlando davvero di un crack nel suo ruolo. Ma forse è proprio questa una delle possibili motivazioni della sua mancata esplosione.

Attacco

LOZANO, voto 5.5: impreciso ed evanescente nei momenti topici. Non riesce quasi mai a creare superiorità numerica e, quando potrebbe rendersi pericoloso, finisce col vanificare le chances potenziali

OSIHMEN, voto 6.5: dopo un primo tempo sostanzialmente sottotono, nel quale si vede pochino, cresce assai nella ripresa, dove coglie un palo clamoroso dopo una bella girata, va vicino alla rete in un’altra circostanza ed offre tutte le proprie energie al respiro della manovra dei suoi. Non è ancora il Victor dei giorni migliori, ma il recupero pare più che avviato

KVARA, voto 6.5: sempre tanta qualità, classe e fantasia nelle sue giocate. Bravo a farsi rispettare contro il simulatore seriale a.k.a. Juan Cuadrado, a cui Kvicha fa capire di essere sveglio almeno quanto lui. Per il resto, il georgiano è il porto sicuro a cui si affidano spessissimo i propri compagni. Leader tecnico di un Napoli da Scudetto, anche quando è morso alle caviglie dai guardiani mandati in esplorazione da Allegri.

I voti ai subentrati di Juventus – Napoli

ZIELINSKI, voto 6.5: consueta grossa qualità nel giro palla. Lucidissimo nell’azione del goal, quando aspetta di servire Elmas ( poi autore dell’assist) al momento giusto

ELMAS, voto 7: ingresso frizzante e peperino, per uno dei fiori meglio sbocciati nel giardino di Spalletti. E’ autore di un assist splendido, che è pura pennellata per il mancino al volo di Jack Raspadori

RASPADORI, voto 9: Ci vuole tanto coraggio – e forse un po’ della sana incoscienza che solo i giovani hanno – per pensare di tentare una conclusione come la sua, in quel momento della partita e col risultato ancora bloccato e in bilico. Jack, grazie al Cielo, ne ha avuta e consegna al Napoli 3 punti d’oro

RRAHMANI, S.V.

I voti ai bianconeri dopo Juventus – Napoli:

SZCZESNY, voto 6

GATTI, voto 5.5

RUGANI, voto 6

DANILO, voto 6

CUADRADO, voto 6

MIRETTI, voto 6

LOCATELLI, voto 6.5

RABIOT, voto 6

KOSTIC, voto 6.5

SOULÉ, voto 6

MILIK, voto 6

VLAHOVIC, voto 6

FAGIOLI, voto 5.5

CHIESA, voto 5.5

DI MARIA, voto 6

I voti agli allenatori di Juventus – Napoli:

ALLEGRI, voto 5: lascia ben volentieri che sia il Napoli a comandare le operazioni e punta tutto su difesa rognosa e contropiedi fulminei. Improponibile che la Juve, nel 2023, si esprima in questo modo.

LUCIANO SPALLETTI, voto 7:  non era facile, appena 5 giorni dopo l’eliminazione dalla Champion’s, andare a casa della Juve e dare segnali di vita confortanti. Invece il Napoli a Torino comanda la partita, pur privo di qualche interprete e pur in uno stato di forma complessivamente non ottimale. Luciano, di suo, tiene tutti sulla corda e dimostra personalità da vendere. Come quando, ancora sullo 0-0, getta nella mischia Raspadori per il suo giocatore più talentuoso. Jack lo premierà, con un goal destinato ad entrare nella storia dei migliori ricordi di tutti i tempi dei tifosi del Napoli. Ennesimo segno, fin troppo eloquente, di quanto la gestione della rosa sia stata ai confini con la perfezione: ogni giocatore si sente parte fondamentale del collettivo e il campo lo ha raccontato meglio di qualunque altro cronista.

Il direttore di gara

FABBRI, voto 4.5:  grave non accorgersi dell’espulsione che sarebbe stata da accordare a Gatti, per pugno gratuito ai danni di Kvara. Tipica circostanza dove si configura la condotta violenta che, da regolamento, si sanziona proprio con il cartellino rosso. Ancor più sconcertante l’accaduto perché Kvara resta a terra per quasi 2 minuti d’orologio: ciononostante, incredibilmente, nessuno dal VAR richiama l’arbitro a rivedere la propria decisione.

Fortunatamente, Aureliano dal VAR, almeno salva la frittata in occasione del goal annullato a Di Maria: il fallo di Milik su Lobotka, ad inizio azione, pareva evidente già in diretta, eppure serve il monitor di supporto per far prendere la decisione corretta all’arbitro.

Qualche giallo di troppo e qualcuno mancante, come quello che sarebbe stato da accordare a Cuadrado per manifesto ( e plurirecidivo, aggiungeremmo noi) tentativo di simulazione al 93esimo: la consolazione è che, sul ribaltamento di fronte, Jack Raspadori siglerà il goal vittoria.

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