EDITORIALE Il Napoli la vince all’ultimo respiro: Rrahmani squarcia la nube, Salernitana beffata

La nostra analisi al termine di Napoli - Salernitana terminata con il ritorno alla vittoria degli azzurri che beffano i granata

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In questo nostro editoriale vi raccontiamo di un Napoli che contro la Salernitana torna a segnare (dopo quasi 1 mese dall’ultima volta n.d.a) e torna soprattutto a vincere.

L’ultimo successo era targato 16 Dicembre 2023, quando i partenopei ebbero la meglio sul Cagliari, 2-1 allora e 2-1 ieri.

Tre punti di fondamentale importanza, quelli conquistati nel derby campano contro la Salernitana, perché servono a dare credibilità a una rincorsa all’Europa ancora molto affannosa, ma un pochino meno ripida, almeno in attesa dei risultati delle concorrenti alla Champion’s.

Editoriale: Il racconto di Napoli – Salernitana

Nel primo tempo, si vede il consueto copione degli ultimi tempi: gli azzurri dominano sì nel possesso palla, ma la conduzione è quasi sempre lenta e prevedibile.

La manovra non svolta mai e gli uomini di Parthenope sembrano come contratti e intimoriti dal periodaccio – in termini di gioco e risultati – che ormai si stanno portando dietro da troppo tempo.

Il varco non si trova e i Mazzarri boys tirano avanti a forza di passaggi di 3 metri, tutti vogliono solo palla sui piedi e la luce neanche si intravede. Il tutto a pieno vantaggio di una Salernitana rimaneggiata e tecnicamente piuttosto modesta, che si trincera come un corpo solo dietro la linea della palla e quando può non rinuncia a ripartire, pur senza sortire significativi effetti.

Le occasioni da goal così, inevitabilmente, latitano da ambo le parti. Poi, dal nulla, a stappare il match ci pensa una giocata individuale da fuoriclasse di Antonio Candreva: palla vagante al limite dell’aria, l’ex laziale la addomestica con cura, si libera di Politano e sfodera un destro mortifero sotto al sette che Gollini non può neanche pensare di prendere.

L’episodio che cambia l’inerzia della gara

Incassato il goal, il Napoli continua ad arrancare ma proprio quando la prima frazione sembra ormai destinata a chiudersi col risultato di 1-0 per la Salernitana, un episodio inverte l’inerzia: Simeone è furbo, Fazio che gli si frana addosso assai meno e il penalty è inevitabile. Politano si assume la responsabilità di calciarlo e batte Ochoa con un sinistro imprendibile. 1-1 alla sirena.

Il secondo tempo

Alla ripresa, è il Napoli a far la voce grossa nella prima parte: la manovra continua a balbettare, ma quantomeno agli azzurri sembra tornato un po’ di coraggio nell’osare in fase offensiva. Cajuste sfiora il goal, poi – superata l’ora di gioco – il Napoli sfiata e la Salernitana comincia a ricompattarsi meglio sotto palla.  C’è la sensazione, da ambo le parti, che ciascuna delle sfidanti possa trovare il guizzo giusto nella confusione generale: le squadre si allungano, i tatticismi esasperati si allentano e potrebbero far male di nuovo i cugini granata in contropiede, se solo Gollini non fosse così attento a sventare il pericolo.

Col passare dei minuti, il pareggio comincia a prendere la forma più credibile: non ci è riuscito il Napoli, nel suo momento di furia, a capitalizzare il vantaggio; non è riuscito alla Salernitana lo scippo – quando avrebbe potuto metterlo in atto –  e tutto sommato per gli uomini di Pippo Inzaghi un punto al Maradona sarebbe oro colato.

La rabbia del pubblico

Dagli spalti, il pubblico spazientito inizia a scandire con vigore il nome di De Laurentiis: colpa di un mercato di Gennaio che ancora non decolla, nel momento in cui la squadra avrebbe terribilmente bisogno di rinforzarsi. Al tempo stesso, la gente del Maradona invita i suoi ragazzi a tirare fuori gli attributi. “Meritiamo di più”. Una, due, tre, dieci, venti volte. E di dargli torto, a questi tifosi innamorati, proprio non ci si riesce.

Quando Kvara sfiora l’angolino prima e spara addosso ad Ochoa poi il pallone del possibile sorpasso, a pochi minuti dal termine, sembra davvero materializzarsi l’ennesima giornata nera.

La Salernitana inizia a fare dell’ostruzionismo all’italiana uno dei propri migliori amici e il cronometro scorre via inesorabile, ormai in procinto di condannare il Napoli all’ennesimo brodino.

Il gol vittoria

Ma proprio nel momento in cui nessuno più crede a un destino diverso, la Fortuna fa una carezza agli azzurri: Ochoa esce a kamikaze su una punizione calciata da Raspadori, si scontra con un compagno e ne ha buon gioco Rrahmani, che addomestica la sfera e la spedisce oltre la rete difesa dal portiere messicano.

Le nostre sensazioni per questa vittoria

3 punti d’oro. Indubbiamente la migliore notizia di un pomeriggio che – vittoria a parte – riconferma tutti i problemi di un Napoli che fa fatica a creare palle goal, fa fatica a segnare, fa fatica a costruire e continua ad essere la squadra che, in questo momento storico preciso, sta peggio messa in campo tra le grandi d’Italia ( e non solo).

Il risultato finale non può certamente cambiare le valutazioni fatte da svariati mesi a questa parte ma ci restituisce una speranza: che una vittoria così, presa al cardiopalma, possa ridistribuire sorriso, entusiasmo e un briciolo di serenità.

Per il gioco, ci sarà tempo. E probabilmente non basterà tutta la restante parte di stagione e non ce ne voglia Mazzarri per questo.

L’obiettivo immediato del Napoli

Il primo passo è ritornare ad essere una squadra vera, consapevole dei propri mezzi ma al tempo stesso disposta a lottare insieme ancora per un obiettivo. Che stavolta non potrà essere lo scudetto ma si chiama Champion’s League. Un obbligo morale anche per quei calciatori che forse ormai non si sentono più parte integrante del progetto Napoli ma che sono tenuti a garantire il meglio delle loro performance a una Piazza innamorata nonostante le cicatrici. E a un club che ha consentito a tutti loro un upgrade decisivo per la carriera.

Il Napoli saluta l’Italia e si appresta ad approdare in Arabia per la Supercoppa, con tutti gli sfavori del pronostico.

Editoriale: L’appello a De Laurentiis dopo Napoli – Salernitana

A De Laurentiis l’appello finale: Aurelio fai presto, le settimane incalzano e tra una quindicina di giorni si chiuderà anche il mercato.

Una delle possibili chiavi di svolta della stagione passa da lì: non perdere il treno e vai dritto su calciatori motivati e pronti per il contesto.

Le criticità, insomma, persistono.

Oggi però ci ha pensato Amin Rrahmani a fare un po’ più azzurro il cielo di Napoli.

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