EDITORIALE – Il Napoli batte il Sassuolo ed è a punteggio pieno dopo due partite: al Maradona è 2-0 per gli azzurri

Editoriale - Alla seconda giornata di campionato, alla prima uscita stagionale allo stadio Maradona, il Napoli supera per 2 a 0 il Sassuolo

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Editoriale – Alla seconda giornata di campionato, nella sua prima uscita stagionale allo stadio Maradona, il Napoli supera per due reti a zero il Sassuolo ed è in testa a punteggio pieno con 6 punti in classifica.

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Editoriale – Alla seconda giornata di campionato, nella sua prima uscita stagionale allo stadio Maradona, il Napoli supera per due reti a zero il Sassuolo ed è in testa a punteggio pieno con 6 punti in classifica.

Rudy Garcia schiera i suoi col consueto 4-3-3, con una sorpresa importante nell’11 titolare: Kvara, a disposizione dopo aver saltato la prima col Frosinone per un fastidio muscolare, parte dalla panchina.

Al suo posto c’è Jack Raspadori, riconfermato titolare con Politano e Osihmen nel terzetto d’attacco.

A motivare l’inaspettata decisione, ci pensa Garcia nel pre-partita, riferendo che il georgiano – complice una botta rimediata nell’amichevole pre-campionato contro il Girona che gli ha fatto saltare svariati giorni di preparazione – non è ancora al top della forma e il tecnico francese, di contro, preferisce non rischiarlo.

Ritorna invece titolare in mezzo al campo Frank Anguissa, che fa sedere Cajuste e compone il terzetto di centrocampo tricolore con Lobotka e Zielinski.

Nel reparto difensivo, scelti gli stessi schierati dall’inizio a Frosinone: Meret tra i pali, Rrahmani e Juan Jesus al centro della retroguardia con capitan Di Lorenzo a destra e Olivera a sinistra.

Dunque, ancora rimandato l’esordio di Natan e nuovamente in panchina Mario Rui.

Alessio Dionisi, dal canto suo, schiera il suo Sassuolo con un altrettanto propositivo 4-3-3: Consigli in porta, linea difensiva composta da Toljan, Tressoldi, Erlic e Vina, Boloca, Maxime Lopez ed Henrique a far dar fosforo e muscoli al centrocampo ad agire alle spalle del terzetto offensivo Bajrami-Laurientè-Pinamonti.

Grande assente del match, in casa emiliana, è la stella Domenico Berardi, non al meglio della condizione fisica e protagonista di un intricato intreccio di mercato con la Juve, che comunque non è poi riuscita a strapparlo dalle grinfie del club neroverde.

Il racconto del primo tempo

Pronti via ed il Napoli sfiora subito il vantaggio dopo appena 60 secondi: splendido cross dalla destra di Di Lorenzo che pesca Raspadori ben smarcato a centro-area: il grande ex di giornata calcia benissimo di prima intenzione ma la sfera centra in pieno il primo palo difeso da Consigli.

Al quarto minuto, giallo in area per un contatto al limite tra Osihmen e Tressoldi: l’arbitro lascia proseguire ma in ogni caso il bomber nigeriano era in offside per una questione di centimetri.

La partenza del Napoli è a tutto gas: la pressione degli azzurri è costante e feroce ed il goal sembra poter letteralmente arrivare da un momento all’altro.

Di contro, il Sassuolo subisce passivamente la spinta dei padroni di casa e fa fatica anche solo a superare la linea di metacampo.

Il rigore

Al 13esimo, il Napoli coglie il frutto meritatissimo di un inizio straripante: Boloca frana su Politano in area di rigore, con l’esterno azzurro ormai in procinto di calciare.

L’arbitro Giua, che inizialmente non aveva ravvisato alcuna irregolarità, viene poi giustamente richiamato dal VAR e va a rivedere il contatto, assegnando di conseguenza il calcio di rigore a favore degli azzurri.

Sul dischetto si presenta Victor Osihmen, la cui esecuzione è semplicemente magistrale: destro sotto al sette alla destra di Consigli, che spacca la porta e spiazza l’estremo difensore neroverde che aveva battezzato l’angolo opposto.

Il Napoli è in vantaggio, al quarto d’ora del primo tempo, per una rete a zero. Incassata il goal, gli ospiti iniziano a macinare campo e a proporsi con maggiore coraggio.

Al 18esimo, è piuttosto velleitario il tentativo di Boloca, la cui conclusione da 30 metri si spegne inesorabilmente tra le braccia di Meret.

E’ comunque il primo tiro in porta degli uomini di Dionisi, che col passare dei minuti crescono, a danno di un Napoli che tira il fiato e iniziare ad accusare la fatica e il grande caldo.

Il primo Colling Break

Al 27esimo, cooling break inevitabile: al Maradona le temperature sono proibitive nonostante si giochi in notturna.

Ammonito al 29esimo Ruan per fallo su Osihmen, mentre il Napoli torna a bussare con pericolosità al 34esimo: su cross da corner stacca benissimo Anguissa, il cui colpo di testa si spegne a lato di un soffio. Un minuto più tardi, su azione in fotocopia, è il turno del Sassuolo, che crea probabilmente in questa circostanza la sua palla goal più nitida della partita: zuccata in elevazione di Ruan – lasciato colpevolmente solo a centro area – con palla fuori di pochissimo a Meret battuto.

Il Napoli appare vistosamente in calo in questa fase della partita: gli azzurri preferiscono starsene ordinati e rintanati nella loro metà campo e rinunciano al pressing alto sui portatori di palla emiliani.

Il primo tempo così termina, dopo 6 minuti di recupero concessi, col risultato di 1-0 per il Napoli, con gli azzurri dominanti nei primi 20 minuti, salvo poi terminare la frazione in affanno con un Sassuolo frizzante.

Il racconto del secondo tempo

Con gli stessi 22 punti protagonisti inizia il secondo tempo ed il rientro del Napoli dagli spogliatoi pare feroce: dopo appena 1 minuto è Osihmen ad avere sulla testa la palla del possibile 2-0, ma Victor – bene innescato da un perfetto cross di Politano – non centra la porta e manda palla a lato di pochissimo.

Al 50esimo, è ancora il bomber nigeriano ad andare vicino al raddoppio quando, bene innescato da un bel rasoterra di Anguissa a seguito di percussione del camerunese, non riesce a spedire il suo destro verso la porta, distante solo pochi metri.

L’espulsione di Maxime Lopez

L’inerzia della partita si sposta interamente a favore del Napoli al 51esimo: Maxime Lopez dice evidentemente qualcosa di troppo all’arbitro Giua, che gli estrae il rosso diretto e manda così anzitempo negli spogliatoi il centrocampista francese. Sassuolo in 10 per praticamente tutto il secondo tempo, con l’aggravante di un goal da rimontare.

Il Napoli intuisce che il momento è propizio per chiudere la contesa e cerca di azzannare partita e risultato quanto prima.

Al 58esimo, in particolare, è provvidenziale l’intervento di Vina, che anticipa Di Lorenzo a centro-area già pronto al tap-in dopo invito sagace di Osihmen. Un minuto più tardi e il Napoli beneficia del secondo rigore di giornata: su cross da corner, galeotto è il braccio alzato di Erlic che respinge il colpo di testa di Rrahmani. Giua non ha dubbi ed assegna il penalty agli azzurri. Dal dischetto, a sorpresa, a presentarsi è Giacomino Raspadori, che si fa prendere dall’emozione, rallenta la corsa e calcia alto alla destra di Consigli.

Le prime sostituzioni avvengono al 62esimo: nel Sassuolo entrano Racic, Ceide e Pedersen per Boloca, Laurientè e Vina, mentre nel Napoli fa il suo esordio in stagione l’attesissimo Kvara al posto di Politano.

Il raddoppio di Capitan Di Lorenzo

Impiega appena 2 minuti dal suo ingresso in campo – il genio di Tblisi – per mettere la firma sul goal del raddoppio azzurro: è splendida infatti la sua imbucata per l’accorrente Di Lorenzo, che entra in area e trafigge Consigli con un chirurgico diagonale all’angolino. Stavolta, il 2-0, è cosa fatta.

Il Sassuolo, incassato il raddoppio e costretto a giocare in inferiorità numerica per la sciocchezza di Maxime Lopez, si rende inevitabilmente del tutto evanescente, mentre è il Napoli a controllare in scioltezza il respiro della contesa.

Al 69esimo, quarta sostituzione in casa emiliana: è Mulattieri a rilevare Pinamonti al centro dell’attacco.

Il secondo cooling break

Sessanta secondi più tardi ed è ancora cooling break, per permettere alle squadre di dissetarsi. Sassuolo che esaurisce i cambi al 76esimo: dentro Thorstvedt per Bajrami. Il Napoli ormai è padrone incontrastato della partita ma non affonda l’ulteriore colpo o almeno non lo ricerca in maniera ossessiva.

Tuttavia, ci vogliono le nocche in gran forma di Consigli a togliere dalla porta il colpo di testa di Osihmen da azione da corner: è il 77esimo.

Due minuti più tardi ed è ancora il turno di Raspadori, che ben imbucato in area da Zielinski non centra la porta.

Tripla sostituzione all’83esimo per i padroni di casa: Raspadori, Zielinski e Lobotka fanno posto a Simeone, Cajuste ed Elmas, con Garcia che opera l’ultimo cambio al 90esimo, quando Ostigard entra per Juan Jesus.

Dopo 6 minuti di recupero concessi al 90esimo, il risultato si chiude col definitivo 2-0 per il Napoli, che batte – dopo il Frosinone – pure il Sassuolo e mette in cascina 6 punti dopo le prime 2 uscite in campionato.

Le nostre conclusioni in questo editoriale su Napoli – Sassuolo

Da sottolineare, in casa Napoli, soprattutto i primi 20 minuti del primo tempo, dove s’è vista una squadra dominante in ogni zolla di terreno, con manovra fluida e molteplici trame proposte in zona offensiva.

Non avrebbe potuto reggere lo stesso ritmo per tutto il match la banda Garcia, in buona parte in ragione di un caldo asfissiante e di uno stato di forma ancora lontano dall’eccellenza in molti componenti della rosa azzurra.

Questo, forse, è l’auspicio migliore.

Se questo è il Napoli col serbatoio ancora a secco, cosa potranno realizzare Osihmen e soci quando avranno fatto il pieno?


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