L’overbooking, ovvero la vendita di un numero di posti aereo superiore a quelli effettivamente disponibili, è una pratica purtroppo frequente, seppur non illegale. Le compagnie aeree basano questa strategia su statistiche che indicano che un certo numero di passeggeri prenotati non si presenterà al volo (i cosiddetti “no-show”). Questo permette loro di massimizzare i profitti, volando a pieno carico e riducendo i posti vuoti.
Cosa succede in caso di overbooking?
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Se ti trovi in questa situazione, la compagnia aerea deve innanzitutto cercare volontari disposti a cedere il proprio posto in cambio di risarcimenti. Se decidi di accettare, hai diritto a:
- Volo alternativo gratuito: verso la tua destinazione finale, il prima possibile o in una data successiva a tua scelta.
- Compensazione pecuniaria: l’importo varia a seconda della lunghezza del volo e può arrivare fino a 600€.
- Assistenza: pasti, bevande e, se necessario, un pernottamento in hotel durante l’attesa.
È importante ricordare che:
- La compagnia è tenuta a informarti della situazione di overbooking e delle tue opzioni prima dell’imbarco. Se lo fa solo una volta a bordo, il tuo potere contrattuale aumenta e la compensazione potrebbe essere maggiore.
- Hai diritto a ricevere per iscritto tutte le informazioni relative al volo cancellato e ai tuoi diritti.
- Conserva la tua carta d’imbarco e tutti i documenti relativi al volo, ti saranno utili per presentare un eventuale reclamo.
Se la compagnia aerea non rispetta i tuoi diritti:
- Puoi presentare un reclamo direttamente alla compagnia aerea entro 7 giorni dal volo.
- Se non ottieni una risposta soddisfacente, puoi rivolgerti all’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) o allo Sportello Consumatori dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc).
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