L’ennesima Estromissione dalla RAI: Una Scelta Vergognosa e Pericolosa

Estromissione dalla RAI: Il 26 luglio 2023 è stato un giorno oscuro per la libertà di stampa e la democrazia in Italia, poiché il governo ha effettuato un'altra estromissione mostrando sempre di più la sua vera anima: fatta di soprusi, accaparramento, vendette, intolleranza alle critiche e ammiccamenti vergognosi finanche alla delinquenza organizzata.

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Estromissione dalla RAI: Il 26 luglio 2023 è stato un giorno oscuro per la libertà di stampa e la democrazia in Italia, poiché il governo ha effettuato un’altra estromissione dalla RAI, mostrando sempre di più la sua vera anima: fatta di soprusi, accaparramento, vendette, intolleranza alle critiche e ammiccamenti vergognosi finanche alla delinquenza organizzata.

Roberto Saviano, noto scrittore ed esperto sulle tematiche legate alla criminalità organizzata, ha visto il suo programma “Insider, faccia a faccia con il crimine” essere cancellato dal palinsesto di Rai Tre.

Tale decisione è stata comunicata dall’amministratore delegato di Viale Mazzini, Roberto Sergio.

La notizia ha suscitato indignazione e preoccupazione per la libertà di informazione nel paese.

Il programma cancellato anche se già pronto, e quindi pagato!

Il format ‘Insider, faccia a faccia con il crimine’ dello scrittore e giornalista napoletano sarebbe dovuto andare in onda su Rai 3 il prossimo novembre,
così Sergio:
“Una scelta aziendale, non politica, non è TeleMeloni”,
la replica di Saviano:
“Decisione chiaramente politica”,
insorge Schlein: “Poi si offendono quando dici che hanno un problema col dissenso e che non prendono sul serio il contrasto alle mafie”

Chi è l’uomo Roberto Sergio, amministratore delegato della RAI?  A quale partito fa riferimento?

Roberto Sergio è nato a Roma nel 1960 ed è laureato in Scienze politiche e Scienze delle Comunicazioni. Non un volto nuovo in Rai, tutt’altro, lavorando in azienda dal 2004, entrando in qualità di responsabile dell’area Nuovi Media.

Quali sono le esperienze lavorative precedenti di Roberto Sergio?

Roberto Sergio è stato l’amministratore delegato della RAI dal 2015 al 2016. Prima di assumere questa posizione, ha ricoperto diversi ruoli di alto livello in aziende del settore delle telecomunicazioni e dei media, tra cui Mediaset, Sky Italia e Wind Telecomunicazioni. In Mediaset ha ricoperto il ruolo di direttore generale dal 2006 al 2009, mentre in Sky Italia è stato direttore generale dal 2009 al 2011. In Wind Telecomunicazioni ha lavorato come responsabile della divisione consumer dal 2011 al 2014.

Orientamento politico

Il suo orientamento politico viene definito centrista, ma è amico personale di Pier Ferdinando Casini, che è stato suo testimone di nozze, più vicino alle posizioni conservatrici della destra che al centro.

Le giustificazioni del governo!

Il governo ha giustificato l’azione citando motivi etici ma è chiaro che dietro questa decisione vi sia una strategia più ampia che utilizza azioni giudiziarie e l’esclusione mediatica come mezzi per impedire a Saviano di lavorare e di esprimere liberamente le sue opinioni sulla delinquenza organizzata in genere.

La decisione della RAI, invece, sembra essere una chiara mossa politica e non una scelta aziendale, come affermato dall’amministratore delegato.
Questa tendenza a sopprimere la voce critica e a silenziare i dissidenti mina i principi democratici del paese e getta un’ombra sulla credibilità dell’istituzione pubblica come la RAI.

Chi è Roberto Saviano

La figura di Roberto Saviano è ben nota per il suo coraggioso impegno nella denuncia della criminalità organizzata e della corruzione.
Vive sotto scorta da anni, a causa delle minacce ricevute dai potenti clan dei Casalesi.
La sua voce è stata un faro nella lotta contro la mafia, offrendo un contributo essenziale alla società e alla democrazia.
La sua estromissione dalla RAI priva il pubblico italiano della possibilità di ascoltare il suo punto di vista critico e informativo su un tema cruciale per la sicurezza e l’integrità del paese.

L’intolleranza del governo alle critiche

L’azione del governo e della RAI nei confronti di Roberto Saviano può essere vista come un tentativo di zittire le voci dissidenti e di manipolare il dibattito pubblico.
Questa tendenza va contro i principi di una società libera e aperta, e mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche.
La democrazia prospera grazie alla diversità di opinioni e alla libertà di espressione, ma sembra che il governo sia sempre meno disposto a tollerare critiche e prospettive alternative.

L’epurazione di Saviano non è un episodio isolato.

L’epurazione di Saviano si aggiunge a una serie di azioni simili compiute dal governo, che evidenziano un pericoloso atteggiamento di chiusura e intolleranza alle critiche.
La censura mediatica mina il pluralismo e indebolisce la democrazia, e non possiamo permettere che ciò accada.

In conclusione

L’estromissione di Roberto Saviano dalla RAI è una scelta vergognosa e pericolosa.
Il governo dimostra sempre di più la sua tendenza a reprimere le voci critiche e a manipolare l’informazione a proprio vantaggio.
Questo atteggiamento mina i principi democratici e la fiducia nel sistema mediatico pubblico.
È necessario difendere la libertà di stampa e la libertà di espressione, perché solo attraverso la diversità di opinioni possiamo costruire una società più giusta, libera e aperta.
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