La cura per il cancro potrebbe funzionare contro il Covid 19

Il covid non rallenta. L’Ue ha lanciato l’appello: in un terzo dei Paesi sono aumentati...

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Il covid non rallenta. L’Ue ha lanciato l’appello: in un terzo dei Paesi sono aumentati i ricoveri, ma la distribuzione dei vaccini in Italia diminuisce ancora, dopo i ritardi già verificatisi a gennaio. La situazione è allarmante, tuttavia in Italia, gli ultimi studi hanno portato una notizia positiva per i malati di cancro. 

I pazienti trattati con immunoterapia non dovranno sospendere o rimandare le cure a causa del covid, perché proprio quei trattamenti li proteggerebbero anche dal virus. A fare questa scoperta sono stati due studi italiani. Uno, condotto sui pazienti in cura per melanoma alla Città della Salute e della Scienza di Torino e all’Istituto europeo di oncologia di Milano, che ha coinvolto 169 pazienti, è stato pubblicato su “Seminars in Oncology”. L’altro, su “Therapeutic Advances in Medical Oncology”, è stato effettuato su 54 persone seguite in cinque centri di riferimento nazionali per il carcinoma squamocellulare. 

La direttrice della Struttura complessa di Oncologia medica dei melanomi, Paola Queirolo, ha coordinato le ricerche, che la comunità scientifica attendeva con ansia perché svolta in una delle zone più colpite dal covid: la Lombardia. Riguardo allo studio pubblicato, ha spiegato: 

Anche procedendo in maniera rapida e senza analisi statistiche approfondite, abbiamo osservato chiaramente che nei pazienti con melanoma in trattamento adiuvante o con malattia metastatica trattati con immunoterapia, l’incidenza dell’infezione da virus Sars-Cov-2 è stata inferiore rispetto a quella rilevata in un campione di riferimento di persone coetanee non in cura”.

Solo uno dei 169 pazienti in cura è risultato positivo al covid e asintomatico, gli altri, pur avendo melanoma al terzo e quarto stadio, non hanno mai contratto il virus. Sono stati utilizzati i farmaci immunoterapici nivolumab, pembrolizumab e ipilimumab. 

L’immunoterapia per gli altri

Lo studio è significativo anche per chi fortunatamente non ha nessun tumore, perché sottolinea un fattore importante nella contrazione del covid: avere difese immunitarie alte. Data la conoscenza ancora scarsa che abbiamo del virus e delle sue varianti, che si moltiplicano ogni giorno, i medici stanno allertando la popolazione da mesi per il rafforzamento delle proprie difese immunitarie, che – seppur non bloccano il virus, almeno creano una barriera difensiva contro di esso. 

La risposta a come aumentare le difese immunitarie dipende dall’assunzione giornaliera di vitamine, mediante un’alimentazione sana, variata, integrata ove necessario, senza tralasciare il riposo e l’esercizio fisico: stile di vita sano e vaccinazioni. Se l’ultimo fattore è incontrollabile, perché non stabiliamo quando usufruire della vaccinazione, ma solo se farla; il secondo è più controllabile. 

Dieta sana ed attività fisica sono due leitmotiv dei medici, ma negli ultimi anni è sorta anche la consapevolezza dell’utilità di rimedi fitoterapici alternativi, integratori alimentari specifici, come quello a base di geranio africano, con proprietà immunomodulanti antibatteriche che rafforza l’immunità innata del soggetto. 

Non esiste una cura perfetta contro il covid, ma possiamo prenderci cura per primi di noi stessi per aiutare la battaglia.

Fonte foto x3 su Pixabay

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