Cosa fare in caso di scossa di terremoto? Questi i consigli del Dipartimento della Protezione Civile! Quali sono le zone italiane a più alto rischio sismico?
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Cosa fare in caso di scossa di terremoto
Prima del terremoto
- Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.
Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza - Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.
Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto - Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti.
Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso - Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti
- A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.
Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza
Durante il terremoto
- Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave perché ti può proteggere da eventuali crolli
- Riparati sotto un tavolo.
E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso - Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.
Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire - Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.
Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami - Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.
Potrebbero crollare - Stà lontano da impianti industriali e linee elettriche.
E’ possibile che si verifichino incidenti - Stà lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.
Si possono verificare onde di tsunami - Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale perché bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
- Evita di usare il telefono e l’automobile.
E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi
Dopo il terremoto
- Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te.
Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso - Non cercare di muovere persone ferite gravemente.
Potresti aggravare le loro condizioni - Esci con prudenza indossando le scarpe.
In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci - Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.
Potrebbero caderti addosso
Quali sono le zone italiane a più alto rischio sismico?
Le regioni con un maggiore rischio sismico sono: Zona 1 (rischio alto): Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Sicilia. Zona 2 (rischio medio alto): Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata. Zona 3(rischio medio basso): Lombardia, Toscana, Liguria e Piemonte.
Quali sono le regioni d’Italia senza terremoti e quindi a basso rischio sismico?
- Puglia, zona del Salento.
- Piemonte, in 797 Comuni ad esclusione della provincia di Torino.
- Veneto, zona della pianura alluvionale.
- Liguria, città Genova e provincia (con alcune eccezioni)
- Valle d’Aosta, tranne le zone del Monte Bianco e Cervino.
- Sardegna
Dove non ci sono terremoti nel mondo?
Sono quelli più lontani dalla cintura di fuoco, dunque Suriname, Uruguay e Guiana francese.
In Europa, in Paesi in cui il pericolo di un terremoto è quasi nullo sono Lituania e Bielorussia.
L’Asia, invece, che ha ampie zone a rischio elevato, è particolarmente sicura nel territorio dello Sri Lanka
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