Quando si ha bisogno di liquidità, la scelta tra cessione del quinto e prestito personale non può basarsi soltanto sui tassi di interesse o sugli importi disponibili.Un aspetto spesso sottovalutato, ma altrettanto determinante, riguarda le tempistiche effettive per ottenere i fondi.
La cessione del quinto, in particolare, è uno strumento molto richiesto dai pensionati INPS e dai dipendenti pubblici e privati, grazie alla possibilità di trattenere la rata direttamente dalla pensione o dallo stipendio, riducendo il rischio per l’ente erogatore.Il prestito personale, invece, offre maggiore flessibilità nell’uso della somma, ma può richiedere garanzie aggiuntive e un’analisi del merito creditizio più articolata.
Per orientarsi con consapevolezza, è quindi utile analizzare ogni fase del processo, mettendo a confronto i due strumenti e osservando come variano i tempi in funzione della documentazione, delle garanzie richieste e delle procedure amministrative.
Raccolta documenti
Il primo passo per la richiesta di un prestito o una cessione, è sempre la raccolta dei documenti.Per la cessione del quinto, oltre a documento d’identità e codice fiscale, sono necessari le ultime buste paga o il cedolino pensione, insieme al certificato del datore di lavoro o, per i pensionati INPS, all’estratto conto pensione.
Questa fase, se il richiedente ha tutto pronto, può durare tra i 2 e i 7 giorni.Tuttavia, se i documenti non sono completi o se il datore di lavoro o l’INPS impiegano più tempo per rilasciare le certificazioni, l’iter può subire rallentamenti.
Nel prestito personale, i documenti richiesti sono simili, ma per lavoratori autonomi o liberi professionisti possono essere necessari anche estratti conto o dichiarazioni dei redditi aggiornate.La raccolta può richiedere da 1 a 7 giorni, ma le piattaforme digitali consentono oggi di caricare i documenti in tempo reale, riducendo notevolmente i tempi iniziali rispetto alla cessione del quinto, che resta vincolata a procedure amministrative più standardizzate.
Istruttoria e valutazione del merito creditizio
Una volta raccolti i documenti, l’istituto finanziario procede alla verifica del merito creditizio.
Nel caso della cessione del quinto, il rischio è ridotto grazie alla trattenuta diretta sulla pensione o sullo stipendio, ma è comunque necessario controllare eventuali altre trattenute già in corso e verificare eventuali segnalazioni alla Centrale Rischi, una delle prime informazioni per la cessione del quinto ai pensionati e ai lavoratori che viene controllata.In genere, l’istruttoria richiede dai 3 ai 10 giorni, ma può allungarsi in presenza di segnalazioni o discrepanze nei documenti.
Il prestito personale, al contrario, comporta un’analisi più approfondita della situazione reddituale e patrimoniale.La banca valuta stabilità del reddito, eventuali prestiti già aperti e segnalazioni alla Centrale Rischi.
I tempi possono variare da 24 ore fino a 2 settimane, con esiti rapidi soprattutto nei prestiti online e più lunghi per procedure tradizionali o per richieste che comportano garanzie aggiuntive.In entrambe le soluzioni, la pulizia della posizione creditizia rappresenta un fattore determinante: eventuali segnalazioni o richieste di approfondimento possono ritardare significativamente l’esito della delibera.
Garanzie e polizze
Un ulteriore elemento che influenza i tempi riguarda le garanzie e le polizze.
La cessione del quinto prevede polizze obbligatorie contro il rischio vita e, per i dipendenti, talvolta anche sull’impiego.L’emissione e l’accettazione delle polizze richiedono mediamente da 1 a 7 giorni, con possibili allungamenti per visite mediche necessarie a importi elevati o per determinate fasce di età.
Il prestito personale, invece, di norma non richiede polizze obbligatorie.Tuttavia, se la banca richiede garanzie aggiuntive come fideiussioni o pegni, i tempi possono estendersi fino a 2 settimane.
Per chi non ha bisogno di garanzie, invece, il prestito personale può risultare più rapido rispetto alla cessione del quinto, soprattutto se gestito digitalmente.
Firma del contratto e adempimenti
La sottoscrizione del contratto rappresenta un passaggio chiave.Nel caso della cessione del quinto, il contratto deve essere formalizzato con la banca e notificato al datore di lavoro o all’INPS per i pensionati.
Questa fase richiede generalmente da 2 a 10 giorni e può allungarsi in base ai tempi di lavorazione degli enti coinvolti.Per il prestito personale, la firma digitale permette di completare l’iter in 1-3 giorni, mentre la firma cartacea o la presenza di garanti può estendere i tempi fino a 10 giorni.
Anche in questo caso, la maggiore flessibilità e le procedure digitali rendono i prestiti personali più rapidi in caso di profili “puliti” e senza garanzie aggiuntive.
Erogazione dei fondi
L’erogazione finale dei fondi segue il completamento di tutte le formalità.Nella cessione del quinto, l’accredito avviene generalmente entro 7-25 giorni, con situazioni complesse che possono richiedere fino a 40 giorni.
Per i prestiti personali digitali, invece, i fondi possono essere disponibili già entro 24-72 ore dall’approvazione definitiva, mentre nelle procedure tradizionali il tempo medio varia tra 3-15 giorni.Chi cerca quindi liquidità deve considerare non solo l’importo e il tasso, ma anche la propria situazione personale e le tempistiche effettive.
La cessione del quinto, particolarmente apprezzata dai pensionati INPS e dai dipendenti pubblici e privati, garantisce una maggiore sicurezza di approvazione e tassi competitivi, ma i tempi possono essere influenzati da procedure amministrative e notifiche obbligatorie.Il prestito personale, soprattutto nella versione digitale, offre iter più rapidi, ma può richiedere garanzie aggiuntive per chi presenta profili di rischio più elevato.
In entrambi i casi, preparare la documentazione in anticipo, verificare la propria posizione creditizia e utilizzare canali digitali per la firma e l’invio dei documenti, rappresenta la strategia più efficace per ridurre i tempi e accelerare l’accesso ai fondi.





