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Adnkronos) – "La chirurgia robotica è la scelta migliore per trattare il cancro al rene in fase iniziale, e conservare il rene per masse fino a 7 cm allunga la vita del paziente rispetto a una chirurgia radicale.La tecnica da utilizzare in questi casi è la chirurgia mini-invasiva robotica, che rispetto alla laparoscopia, altra tecnica mini-invasiva, ha dei vantaggi in termini di precisione del movimento chirurgico e di ingradimento dell'immagine.
Inoltre, rappresenta la prima interfaccia tecnologica tra la mano del chirurgo e il paziente.Immaginate come questa interfaccia possa essere implementata in futuro con la miniaturizzazione e con nuove tecnologie per rendere l'atto chirurgico ancora più efficace".
Lo ha detto Andrea Minervini, professore ordinario di Urologia presso il Dipartimento di Medicina e Clinica Università degli Studi di Firenze e direttore della Sod di Urologia e Andrologia presso l'azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze, intervenendo – oggi a Roma – all'evento dedicato all'edizione 2025 della campagna 'Fianco a fianco.Uniti contro il carcinoma renale', promossa da Msd con il patrocinio della Società italiana di urologia (Siu) e dell'associazione di pazienti Anture. "C'è una grande differenza tra un tumore del rene in fase iniziale e in fase avanzata.
Distinguiamo fondamentalmente tre fasi del tumore del rene", illustra Minervini.La prima è il "tumore localizzato all'interno del rene che, come ogni organo, ha la sua capsula.
I tumori che nascono all'interno del rene possono essere confinati all'interno della capsula.Quando il tumore fuoriesce dalla capsula si parla" invece "di tumore localmente avanzato.
Il tumore intracapsulare e il tumore localmente avanzato sono tutti e due passibili di terapia chirurgica per asportare completamente la malattia".Si arriva poi al tumore del rene avanzato, un "tumore metastatico, già diffuso in organi vicini o a distanza.
Le sedi più frequenti di metastasi sono polmone, ossa, fegato, surrene, che è una piccola ghiandola localizzata sopra il rene, e il rene controlaterale.La terapia chirurgica del tumore localizzato è una terapia che si basa fondamentalmente su un cardine principale, quello che è la conservazione del rene, indicata fino a tumori di 7 cm, quindi le dimensioni sono importanti". Per l'esperto, la campagna 'Fianco a fianco' promossa da Msd "rappresenta un'iniziativa fondamentale per ampliare le conoscenze dell'opinione pubblica su questa patologia, perché è dimostrato che un paziente consapevole è un paziente che riceverà le terapie migliori". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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